Governo Draghi: arriva DPCM con i nuovi divieti. Cosa cambia

23/02/2021 13:30

Governo Draghi: arriva DPCM con i nuovi divieti. Cosa cambia

In seguito ala fiducia ottenuta da parte delle Camere del Senato e dei Deputati, avvenuta nei giorni scorsi, è stato finalmente formato il nuovo Governo italiano, il quale sarà capitanato questa volta da una figura di spicco per l’economia italiana, Mario Draghi, ex banchiere della Banca Centrale Europea. 

Non sorprende che immediatamente dopo la nomina di Draghi, il Governo si sia messo prontamente a lavoro al fine di elaborare una nuova strategia e delle nuove misure non solo per quanto riguarda i nuovi sostegni economici in favore delle famiglie italiane e di tutti quei lavoratori ed imprenditori italiani che risultano essere stati maggiormente colpiti dalla crisi economica e dalle restrizioni introdotte al fine di evitare un aumento di contagi da Coronavirus

Infatti, oltre ai nuovi aiuti che andranno a costituire il tanto atteso Decreto Ristori Quinqus, il Governo italiano ha lavorato in questi giorni per l’introduzione di un nuovo DPCM in cui sono stati ripresi alcuni punti già approvati dall’ex premier italiano, Giuseppe Conte, in materia di restrizioni e divieti aventi l’obiettivo di ridurre il rischio di contagi da Coronavirus. 

Tra gli aspetti fondamentali del nuovo DPCM, vi è la decisione di avviare la proroga del divieto di spostamento tra le Regioni italiane fino al 27 marzo, incluse anche quelle che si trovano in fascia gialla e che dunque hanno un tasso di contagi da Coronavirus abbastanza basso, così come tante altre misure volte a limitare la circolazione dei cittadini italiani anche nel proprio Comune, in determinate condizioni. 

Ecco quindi tutti i dettagli in merito al nuovo DPCM, quali sono i nuovi divieti e le nuove misure da rispettare, quali Regioni riguarda in particolar modo e cosa cambia rispetto al decreto precedente. 

Cosa cambia con il nuovo DPCM del Governo Draghi

È stato approvato lunedì 22 febbraio, da parte del Consiglio dei Ministri , in seguito alla proposta avanzata da parte del Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il nuovo decreto-legge attraverso cui saranno introdotte ulteriori disposizioni urgenti in merito alle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Infatti, in seguito al nuovo DPCM, è stata disposta la proroga fino al 27 marzo 2021 per quanto riguarda il divieto di spostamenti tra le varie Regioni italiane e Province Autonome. 

Le uniche eccezioni a questo divieto saranno, come di consueto, comprovate esigenze lavorative o motivazioni di salute o necessità, così come anche il rientro presso la propria residenza, abitazione o domicilio. 

Attraverso il nuovo DPCM sono state approvate nuove disposizioni relative alla possibilità di spostamento a seconda della propria Regione di residenza, sulla base della colore di appartenenza. 

Inoltre, sono state fornite ulteriori indicazioni anche per quanto riguarda la possibilità di andare nelle seconde case e per le visite a parenti o amici presso altre abitazioni private diverse dalla propria.

La strategia del Governo Draghi per il DPCM

Con il primo decreto-legge introdotto dal Governo Draghi, sta iniziando lentamente a delinearsi la strategia politica del nuovo premier in merito alle misure e al piano volto a combattere l’ondata di contagi da Coronavirus.

In questo senso, la strategia attuata con il primo DPCM del 22 febbraio, la strada intrapresa dal nuovo premier italiano sembrerebbe essere quella della continuità rispetto alle politiche messe in atto dal suo predecessore, Giuseppe Conte. 

L’obiettivo di Draghi è chiaro, con i nuovi divieti di spostamento e di visita presso abitazioni private di amici e parenti, l’intento sarà anche in questo caso quello di mantenere prudenza, al fine di evitare una terza ondata di contagi che metterebbe ulteriormente a rischio le condizioni economiche del nostro paese.

Infatti la linea del Governo era stata già preannunciata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha affermato la sua preoccupazione sostenendo che ora non è ancora il momento delle riaperture, bensì del massimo rigore e di non abbassare la guardia

Gli spostamenti tra Regioni e Comuni

Tra le novità introdotte con il nuovo DPCM che ha portato ad un prolungamento fino al 27 marzo 2021 dei divieti di spostamento tra diverse Regioni e Provincie autonome, vi sono tutta una serie di disposizioni specifiche in merito agli spostamenti concessi e vietati per ogni Regione, che si dividono sulla base del colore, il quale, come sappiamo, potrà essere giallo, arancione o rosso, a seconda dell’andamento dei contagi nella Regione. 

Innanzitutto, il nuovo DPCM dispone il divieto per i cittadini che vivono in tutte le Regioni proclamate zona rossa, spostarsi verso delle abitazioni e case private diverse dalla propria. 

Per quanto riguarda invece le Regioni dichiarate zona arancione, in questo caso, lo spostamento dei cittadini è concesso esclusivamente tra le ore 5 e le ore 22, soltanto all’interno del proprio Comune di residenza. 

Mentre in merito alle persone che risiedono nelle Regioni che appartengono alla categoria di zone gialle, gli spostamenti saranno sempre concessi rispettando la fascia oraria tra le ore 5 e le ore 22, all’interno della Regione. 

Per chi intende spostarsi in auto, è bene sapere che i nuclei familiari potranno viaggiare in auto insieme, senza alcun tipo di limitazione; mentre i non conviventi potranno stare in auto massimo in tre persone, di cui due adulti e un minore di 14 anni, senza però occupare il sedile accanto al guidatore, ed indossando sempre la mascherina. 

Quali sono le eccezioni ai divieti di spostamento

In tutti questi casi, occorre specificare che il Governo Draghi ha previsto alcune eccezioni per quanto riguarda il divieto di spostamento sia tra Regioni, che riguarderà non solo le Regioni della zona rossa ma anche zona arancione e gialla, fino al 27 marzo almeno, ma anche lo spostamento tra Comuni, il quale è vietato sia nella zona arancione che in quella rossa.

Infatti, come è avvenuto finora, il Governo italiano ammette la possibilità di spostarsi tra Regioni e Comuni, diversi da quello proprio di residenza, esclusivamente se si verificano specifiche situazioni di emergenza. 

È il caso di comprovate esigenze lavorative, che richiedono quindi la presenza di un cittadino in un luogo di lavoro situato in un altro Comune o in un’altra Regione, diversa da quella propria di residenza. 

Sono ammesse tra le eccezione per i divieti di spostamento anche situazioni di necessità, come quella di assistenza ad una persona non autosufficiente, così come anche motivazioni legate a problematiche di salute. 

Inoltre, in tutti i casi è sempre consentito ed ammesso uno spostamento tra Comuni e Regioni, diversi da quelli di residenza, nei casi di rientro presso la propria residenza, il proprio domicilio o la propria abitazione. 

Sono che consentiti gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni, nel caso di genitori separati che vivono in Regioni o in Comuni diversi.

Per quanto riguarda le zone arancioni, per i Comuni la cui popolazione risulta non essere superiore ai 5.000 abitanti, sono ammessi gli spostamenti anche tra Comuni diversi, con la condizione che si resti entro i 30 chilometri dai confini.

In tutti questi casi, al fine di superare i confini regionali ed anche comunali (per zona arancione e rossa), è necessario avere con se il modulo di autocertificazione e tutta la documentazione necessaria affinché venga dimostrata l’effettiva necessità dello spostamento. 

Le visite presso altre abitazioni 

Secondo quanto previsto dal nuovo DPCM, le visite presso un’abitazione diversa dalla propria non sono concesse in alcun modo per andare a trovare parenti o amici, per quanto riguarda quei cittadini che risiedo in una Regione classificata come zona rossa. 

Tale possibilità è invece concessa per gli abitanti delle zone gialle e arancioni, rispettando tuttavia alcune regole e limitazioni. 

Per quanto riguarda la zona arancione, è consentita una visita a parenti o amici, soltanto una volta al giorno, massimo due persone, ad eccezione di figli minori di 14 anni, purché si resti nei confini comunali e si rispetti la fascia oraria dalle 5 alle 22.

Invece per i cittadini delle zone in fascia gialla, potranno far visita ad amici e parenti in massimo due persone, oltre alla presenza di figli minori di 14 anni, rispettando l’orario dalle 5 alle 22, pur restando Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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