Supports and resistances

Per “stare sui mercati” ci sono due strade: affidarsi a ciò che dicono i grafici o stare in preda delle news dei notiziari online che cercano di spiegare il motivo di cosa sta accadendo

La fase di lateralità di medio termine che ha contraddistinto il #Petrolio nelle ultime settimane potrebbe essere conclusa con la rottura (finalmente!) della zona di resistenza $110.

FTSEMIB: Il Ftsemib si sta prodigando in un buon recupero ma attenzione perché le resistenze chiave a 25mila punti stanno arrivando e stiamo entrando in ipercomprato. Il rischio di un pull back, tenuto conto anche del gap odierno è dietro l’angolo.

La campagna ribassista di Unicredit inizia nel 2007, dunque dura da 16 anni; in particolare la rottura del supporto storico a quota 94,375 euro circa ha decretato l’inevitabile declino a cui abbiamo assistito.

Valore da monitorare è quello della resistenza ad oggi posta a 9,82 euro, prezzo oltre il quale potrebbero aprirsi ampi spazi tali da dar vita potenzialmente anche ad una corposa ripresa del titolo.

Il Presidente della FED Powell non esiterà ad aumentare i tassi fino a quando l'inflazione non scenderà!

Panoramica sul Ftse Mib a cura di Alessandro Aldrovandi

Su grafico giornaliero e quindi di breve periodo, il titolo è caratterizzato da un trend negativo come indicato dall’indicatore MACD che, come puoi vedere nella foto sopra, presenta la linea verde al di sotto della rossa.

La situazione sui mercati è complessa.

Oggi, finalmente, c’è stata una fortissima “rottura” verso il basso. Se non farà “scherzi da prete”, non si sa mai, il target è un possibile re-test di 128 dove si trova un importante SUPPORTO di MEDIO periodo.

La coppia euro/dollaro sta attraversando un periodo di ribasso dal 7 luglio del 2008, cioè da ben 13/14 anni. Approfondiamo questo aspetto e cerchiamo di capire la direzione effettiva della tendenza.

“Long sopra 125 con obiettivi 142/5 e 175, poi 205 e 235/70. Negativo invece il mancato superamento di 120/5 e sotto 95 con obiettivi rispettivi 95 e 75, quindi 60 e 45/38”.

Il derivato italiano sta attraversando una fase molto negativa. Atteso un rimbalzo nelle prossime sedute

Ancora volatilità a Wall Street, tutti gli indici USA trascinati al ribasso dal Nasdaq  che chiude a -4%.

Il future trader ed uno dei maggiori esperti di analisi volumetrica in Italia ritiene probabile un'ulteriore discesa dei mercati magari dopo un rimbalzo dai supporti di medio periodo.

Come fa notare Sante Pellegrino, trader indipendente, quello che stiamo vivendo adesso è un momento molto particolare per i mercati internazionale. Soprattutto per i listini statunitensi che, tra Nasdaq, S&P 500 e Dow Jones hanno superato alcuni livelli importantissimi.

La tenuta (almeno per il momento) della soglia di supporto tecnico e psicologica a 23.000 punti sta favorendo sul Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza giugno, un tentativo di inversione al rialzo, benchè ancora molto timido.

 La "Volatilità" è la padrona dei mercati del 2022 ma non sempre è bidirezionale! Ieri 26 Aprile 2022 crollo sotto i 13000 punti di Nasdaq sfiorati i 12800 punti che sono i nuovi minimi aggiornati del 2022.

Il derivato italiano sta attraversando una fase molto negativa. Atteso un rimbalzo nelle prossime sedute

L'inflazione colpisce ancora e porta volatilità a Wall Street, -2% il Nasdaq!