Certificati Turbo 24: 7 punti di forza da sfruttare sui mercati attuali

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 25/03/2022 15:34

A un mese dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina i mercati provano a reagire, seppur in un clima di oggettiva incertezza legato alle evoluzioni del conflitto e alle ricadute sull’economia internazionale delle sanzioni applicate dal blocco occidentale alla Russia. Dai minimi del 7 marzo scorso per gli indici europei e da quelli del 24 febbraio per quelli del 24 febbraio per gli indici USA, il recupero è stato importante, con le quotazioni che negli ultimi giorni si sono riportate sopra o in prossimità dei valori pre-guerra. Di certo il primo trimestre del 2022 è stato all’insegna della volatilità. Indici a parte, conferma in tal senso viene anche dall’esplosione dei prezzi delle materie prime o i forti movimenti registrati su alcune coppie valutarie. In questo contesto, ecco spiegato il crescente interesse e uso dei Certificati Turbo da parte di trader e investitori italiani. A favorirne l’utilizzo la loro poliedricità e dinamicità nelle risposte operative dei risparmiatori. “Che sia per trading tattico di breve, per copertura del portafoglio o per costruire strategie di spread trading, i Turbo 24 sono effettivamente strumenti perfetti per l’attuale contesto di mercato” ci spiega Fabio De Cillis, Head of Italy di IG.

I 7 punti di forza dei Certificati Turbo 24

Parlando con il manager del broker londinese, leader mondiale nei CFD e da qualche anno emittente di Certificati Turbo 24 negoziati quel mercato MTF Spectrum, abbiamo provato a fotografare la versatilità di questo strumento a leva dinamica individuando i 7 principali punti di forza dei Certificati Turbo 24. Eccoli di seguito:

Fare trading h24

Può sembrare banale ma la possibilità di poter accedere ai mercati 24ore su 24 in un periodo come questo è davvero determinante. Nel bene o nel male, ogni ora può emergere una dichiarazione o un fatto capace di influenzare in modo significativo l’umore del mercato. Avere la possibilità di coprirsi o sfruttare a leva la volatilità con strategie di trading long o short diventa un elemento determinante per il successo di un trader e la performance del suo portafoglio.

Livello Knock Out solo a mercato aperto

Legato alla possibilità di fare trading H24 vi è un altro oggettivo punto di forza dei Certificati Turbo 24: il livello Knock Out viene rilevato solo negli orari di negoziazione del sottostante. Se ad esempio Wall Street è chiusa e le contrattazioni delle azioni Amazon sono sospese, il Certificato non smetterà d’esistere qualora sugli altri mercati le quotazioni del titolo dell’e-commerce dovessero trovarsi sotto il prezzo di KO. L’investitore non perderà il suo capitale. Questo avverrà ovviamente se il prezzo di Amazon dovesse essere sotto il livello di Knock Out con l’apertura di Wall Street. Ma se al suono della campanella le quotazioni della società di Seattle avessero recuperato tale soglia di prezzo, ecco che il trader avrebbe modo di proseguire indenne nella sua strategia. Scostamenti così marcati di prezzo tra pre-market e apertura sono rari, in periodi come questi non sono tuttavia da escludere. La notte dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca i mercati hanno segnato minimi mai più rivisti da allora.

Prodotti a rischio limitato

I trader di successo impostano il loro piano di trading partendo da quanto sono disposti a perdere sul singolo trade. Da quello vanno a calcolare i livelli di ingresso, stop e target. I più disciplinati gettano le basi del loro successo, quelli meno disciplinati tendono invece a modificare dopo l’ingresso le soglie di stop e target. Spesso il target viene anticipato, così come lo stop viene allargato. Questo porta a un rimescolamento del rapporto rischio/rendimento che nel lungo periodo non è sostenibile. Con i Certificati Turbo 24 trader e investitori sanno fin da principio la cifra massima che andranno a perdere: la quota di capitale investita. Questo nello scenario peggiore, ossia qualora il sottostante vada a toccare il livello di Knock Out. L’investitore dinamico può stoppare l’operazione prima che il sottostante tocchi il livello KO, incassando una perdita sul capitale ma non totale. Essendo dotati di leva finanziaria, le perdite (come i guadagni) fatte registrare dal sottostante sono moltiplicate. Non si corre tuttavia il rischio di andare in margin call, cosa che invece potrebbe accadere con i Future. Non vi è la necessità di reintegrare il conto per sopperire a perdite inattese, non vi è il rischio che lo stop non sia stato preso a causa di un salto di prezzo.

Spread contenuti

Lo spread è un costo molto importante. Più il differenziale denaro-lettera è ampio più la profittabilità del trader viene impattata nel lungo periodo. Uno spread ampio vuol dire nel concreto minor possibilità di errore, un rapporto rischio/rendimento modificato proprio per tener conto di questo costo all’interno di tutte le strategie operative. Il tema è molto caldo: con la volatilità legata al conflitto, lo spread sui Future più liquidi è aumentato tantissimo, spingendosi anche a 4 punti sull’indice tedesco Dax40. I Turbo 24 hanno mantenuto invariati gli spread e questo rappresenta una leva non banale per favorire la profittabilità di lungo periodo di un trader. Specie se si aggiunge poi che per ogni trade superiore a 100€ non si pagano commissioni.

Leva finanziaria

I Turbo 24 Certificate sono strumenti dotati di una leva finanziaria dinamica, ossia che varia a seconda della vicinanza o distanza del sottostante dal livello di Knock Out. Oltre a non esporre gli investitori al compounding effect come accade invece con i Certificati a leva Fissa, i Certificati Turbo 24 permettono in questo modo di essere dinamici e flessibili nelle proprie scelte. I trader con un orizzonte temporale più breve presumibilmente selezioneranno leve più spinte per ottimizzare i guadagni dei movimenti intraday, quelli con orizzonte temporali più estesi opteranno per leve più contenute.

Copertura portafoglio

La parte di capitale riservata al trading è solitamente marginale rispetto alla composizione del portafoglio di un risparmiatore. Materie prime fisiche, investimenti in fondi e nel Real Estate, titoli di Stato e obbligazioni, così come le azioni sono le voci che tipicamente caratterizzano l’asset allocation degli investitori. Alcuni investimenti hanno logiche di lungo periodo, con logiche pluriennali che vanno oltre le fasi momentanee di volatilità. Questo non vuol dire tuttavia essere disposti a lasciare sul terreno le performance maturate in precedenza. I Certificati Turbo 24 consentono di proteggere il portafoglio principale andando a comprare Certificati Short. I differenti livelli di leva, legati alla vicinanza o distanza dal livello di Knock Out selezionato, permettono di strutturare al meglio la copertura anche in termini di costo. Esborso che va visto come un’assicurazione: se i prezzi continuano a salire guadagno sul portafoglio principale (ma perdo con i Certificati Turbo), se i valori di Borsa dei sottostanti coperti scendono perdo sull’asset principale ma guadagno un importo analogo con la crescita dei prezzi dei Certificati Short. In caso di copertura totale della posizione principale, l’investitore si trova nella posizione in cui il suo portafoglio non ha perso valore. Peraltro i guadagni che una volta capitalizzati chiudendo la posizione sui Certificati Turbo 24 possono essere a loro volta re-investiti nel portafoglio principale di lungo periodo.

Diverse asset class

La copertura di portafoglio è sicuramente un’accortezza capace di far crescere negli anni in modo evidente il ritorno dei propri investimenti. L’aspetto fondamentale è tuttavia aver la possibilità di poter contare su diversi strumenti, inteso come asset class. Lo stesso ovviamente vale anche per la comune attività di trading, sia intraday che multiday. In questo senso, la gamma di Certificati Turbo 24 attualmente a disposizione degli investitori e trader italiani è interessante. Tra i sottostanti presenti troviamo i più importanti indici di Borsa mondiali, una ricca selezione di valute e materie prime, così come le più recenti azioni. Qui la gamma spazia dalle azioni USA più conosciute ed apprezzate dai risparmiatori italiani a quelle del mercato domestico, passando per le Blue Chips tedesche, francesi e spagnole. Un mix che facilita sia le strategie di copertura ad hoc che la volontà di operare sul tema più volatile del momento al fine di guadagnarne nel breve.

 

 

 

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