Reddito di cittadinanza e ISEE: devo dichiararlo?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 17/12/2021 15:28

Quando i cittadini intendono accedere al sostegno legato al reddito di cittadinanza sono effettivamente tenuti a rispettare una serie di requisiti e di condizioni ritenuti obbligatori, secondo quanto espresso all’interno della relativa normativa.

Tra i vari passaggi che sono tenuti a seguire i componenti del nucleo familiare intenzionato ad ottenere il RdC o la PdC, vi sono anche quello di trasmettere unitamente alla richiesta di accesso, anche una serie di documenti fondamentali.

Tra questi, è prevista anche la trasmissione di un apposito modulo volto alla dichiarazione del valore ISEE del proprio nucleo familiare, il quale svolge un ruolo essenziale ai fini del riconoscimento di tale sostegno.

Vediamo, quindi, quali sono i casi in cui è necessario dichiarare il proprio ISEE al fine di accedere al beneficio del reddito di cittadinanza e quando occorre inviare il proprio ISEE aggiornato, nel momento in cui si verificano delle variazioni all’interno del nucleo titolare del sostegno del RdC.

ISEE e reddito di cittadinanza: quali sono gli obblighi per i cittadini

Per comprendere al meglio il rapporto che sussiste tra la dichiarazione ISEE ed il reddito di cittadinanza, è fondamentale approfondire anche come funziona e qual è il ruolo di questo indicatore della situazione economica del nucleo familiare.

Effettivamente, come espresso dalla normativa di riferimento, ovvero il decreto-legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito con modificazioni dalla Legge n. 26 del 28 marzo 2019, è possibile identificare una serie di obblighi che dovranno essere necessariamente rispettati da parte dei cittadini che intendono accedere al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza.

Tra questi, vi è innanzitutto l’obbligo di presentare al momento della domanda anche il proprio valore ISEE, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente.

È proprio sulla base di questo valore che è possibile non soltanto comprendere se il richiedente è effettivamente in possesso di tutti i requisiti richiesti, ma attraverso l’indicatore ISEE, l’Istituto INPS potrà anche calcolare gli importi che saranno accreditati sull’apposita carta reddito di cittadinanza.

ISEE: cos’è e come funziona questo indicatore?

Secondo quanto riportato da anche dallo stesso portale del CAF ACLI, l’ISEE rappresenta un indicatore della situazione economica equivalente, andando a costituire uno strumento di fondamentale importante per l’accesso a specifiche prestazioni sociali, bonus ed agevolazioni.

In tal senso, occorre anche sottolineare che questo indicatore permette di misurare il livello economico complessivo che contraddistingue il nucleo familiare, in quanto va a considerare tutte le componenti di ricchezza che possono essere attribuite alla medesima famiglia.

Effettivamente, il valore ISEE viene calcolato prendendo come riferimento tutte quelle informazioni e quei dati che sono stati forniti all’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).

In ultimo, è necessario anche precisare che si possono riconoscere differenti tipologie di ISEE, ciascuna delle quali prevede diverse modalità di calcolo, al fine di permettere all’utente di richiedere determinate agevolazioni.

Tuttavia, per quanto concerne la richiesta del reddito di cittadinanza, in questo caso, il nucleo familiare che intende accedere al sostegno è tenuto alla trasmissione del cosiddetto ISEE ordinario.

Come fare richiesta per ottenere all’attestazione ISEE

È chiaro quindi che potranno avvalersi dell’importante strumento rappresentato dall’ISEE tutti quei cittadini che risiedono effettivamente in Italia e che hanno il desiderio di richiedere prestazioni sociali, bonus e agevolazioni statali.

Per ottenere la certificazione del valore ISEE, è necessario che vengano indicati all’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica, i dati legati ai membri che compongono il nucleo, ma anche i riferimenti della casa di abitazione e le voci di patrimonio mobiliare, patrimonio immobiliare e del reddito.

Dunque, per poter procedere al calcolo del valore ISEE sarà necessario presentare il documento legato alla DSU autonomamente mediante il portale telematico dell’INPS oppure rivolgendosi alla sede CAF ACLI.

Perché è importante dichiarare il corretto ISEE quando si percepisce il reddito di cittadinanza

Per qualsiasi cittadino richiedente intenzionato ad accedere al beneficio del reddito di cittadinanza o che già usufruisce del sostegno del RdC ma che è stato coinvolto da una variazione del proprio nucleo, è fondamentale provvedere anche alla trasmissione della propria certificazione ISEE.

Infatti, occorre anche ricordare che la determinazione ed il calcolo degli importi del reddito di cittadinanza viene effettuata da parte dell’INPS, a seguito delle dovute verifiche, prendendo come riferimento i valori emersi dalla dichiarazione ISEE.

Inoltre, è necessario anche evidenziare che il valore ISEE del nucleo svolge anche un’ulteriore funzione da filtro in merito all’accesso a tale sostegno. Effettivamente, potranno provvedere alla richiesta per accedere al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza, esclusivamente quei richiedenti il cui indicatore ISEE familiare risulta essere inferiore al limite fissato a 9.360 euro.

Come aggiornare il valore ISEE quando si è titolari del reddito di cittadinanza

Dunque, sulla base di quanto sottolineato in precedenza, occorre anche precisare che, nel caso in cui si verifichino delle variazioni della composizione legata al nucleo familiare, il richiedente sarà tenuto all’aggiornamento anche del valore ISEE.

In questo senso, sarà necessario prendere come riferimento quei redditi che si riferiscono al periodo di tempo più ravvicinato, durante il quale si è presentata tale variazione.

A questo proposito, l’ISEE corrente in questione che sarà trasmesso in relazione alla variazione delle informazioni trasmesse al momento della domanda, avrà una validità pari a due mesi. Per tale motivo, dovrà poi essere rinnovato periodicamente così da poter garantire la continuità nell’erogazione delle mensilità relative al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza.

 

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