Il denaro non riposa mai

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 30/12/2019 11:16

L’ultima frontiera degli emarginati del listino, poggia sconsolatamente sulla condizione di presunto eccesso conseguita dagli indici azionari. Vediamo se la statistica è dalla loro parte.

È natale tutto l’anno. Per la 34esima volta, nel 2019, lo S&P500 consegue un nuovo massimo storico, spingendosi ad una diecina di punti dal target a 3250 punti enunciato nel nostro Outlook di metà anno (pagina 160); e portando ad un soffio dal 30% il guadagno regalato agli investitori in questo indimenticabile 2019.

Nuovo massimo storico anche per il nostro Stoxx600, fresco reduce dal superamento di una resistenza che per tutta la seconda metà di questo decennio ha contenuto l’indice paneuropeo. Sembra di rivedere la Wall Street del 2013...
Ma le copertine di oggi sono dedicate al Nasdaq. L’indice una volta definito “tecnologico” (etichetta ora inappropriata, vista la composizione settoriale di Times Square) si è spinto ieri oltre quota 9.000 punti. Si comincia a stimare quando il Composite raggiungerà la prestigiosa quintupla cifra.

Il Dow Jones Industrial si spinse oltre i 10.000 punti poco più di vent’anni fa; ma soltanto all’inizio di questo decennio spiccherà il volo in via definitiva.
Impressionante la successione messa a segna dal Nasdaq di recente: ben 11 sedute positive consecutive.
Il denaro non riposa mai. Nel Rapporto Giornaliero di oggi ci soffermiamo sulle conseguenze storiche di una simile stringa.

L’ultima frontiera degli emarginati del listino, poggia sconsolatamente sulla condizione di presunto eccesso conseguita dagli indici azionari. Vedremo se la statistica è dalla loro parte.
A proposito di statistica. Quest’anno lo S&P500 ha conseguito mediamente una performance del +0,106% al giorno.

Sembra un’inezia, ma si tratta del triplo rispetto al saldo medio giornaliero (+0,0346%) conseguito dal 1950 ad oggi. Anche in questo caso, è legittimo chiedersi se una simile generosità, anticipi spiacevoli fenomeni di mean reverting.

L’esame rigorosamente oggettivo fornisce risposte degne di nota, in attesa di fornire una mappatura dettagliata in sede di 2020 Yearly Outlook, di prossima pubblicazione.

A cura di Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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