I mercati azionari ostentano una calma olimpionica

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 02/09/2025 11:13

In cento giorni il VIX cede oltre 35 punti: terza maggiore compressione di volatilità della storia. Wall Street nel frattempo realizza il 20esimo record di quest'anno, esaltando una minoranza di investitori e deprimendone irrimediabilmente la maggioranza.

Guerre commerciali, una earnings season temutissima, l’inflazione che rialza la testa, il simposio di Jackson Hole ed il tentativo di siluramento del governatore Lisa Cook: tutti eventi che avrebbero potuto scatenare una fiammata di volatilità, in un mese dai volumi sottili.

Ed invece anche agosto si è chiuso in rialzo, con gli operatori che hanno ostentato una calma olimpionica, nonostante la triste fama di un mese mai positivo nel primo anno di un ciclo elettorale da secondo mandato (sei su sei negativi dal Dopoguerra ad oggi!). Lo S&P500 ha terminato in rialzo del 2.24%, ed ora guadagna più del 30% dal minimo dell’8 aprile. Nel 2025 la performance raggiunge ora il +10.2%, nonostante il quasi bear market di inizio primavera, e in dodici mesi il progresso raggiunge il 17.5%.

I dati macro confortano. Il CESI degli Stati Uniti si attesta in solida posizione favorevole, grazie ad un flusso di release ben superiori alle aspettative della vigilia. La spesa per consumi al netto dell’inflazione è cresciuta dello 0.3%, con un’inflazione PCE core in linea con le attese. Le probabilità di taglio dei tassi questo mese restano ancorate all’85%: la pausa inaugurata dalla Fed a dicembre, sta dunque per concludersi felicemente.
Un rialzo nei mesi compresi fra maggio ed agosto risulta fenomeno raro storicamente: da inizio secolo si rilevano i precedenti del 2003 e del 2009, decisamente beneauguranti, mentre di recente il setup temporale si è manifestato più di frequente. In tutti i casi, la sequenza temporale appare destinata a favorire l’ulteriore crescita delle quotazioni, con lo S&P500 salito fino alla fine dell’anno nell'80% degli episodi precedenti, mettendo a segno una performance mediana del +7.74%.

Le opinioni come sempre a questo punto divergono. I rialzisti segnalano il persistente scetticismo della maggioranza degli investitori, con gli Orsi che tuttora prevalgono nel sondaggio di AAII; con il taglio dei tassi che fornirà ulteriore benzina al rialzo dei mercati. I ribassisti puntano il dito contro i dazi doganali ed il risveglio dell’inflazione, che potrebbe cagionare un doloroso pentimento da parte della Fed nei mesi a venire, con l’obbligo di fare macchina indietro tutta nel 2026.
Tutti osservano con trepidazione - e molti con malcelato disprezzo - la stabilità delle quotazioni, con la volatilità (VIX) ai minimi termini nonostante le presunte minacce esogene. Sullo sfondo, una stagionalità ancora impegnativa nel mese che si inaugura oggi. Di questo parliamo dettagliatamente nel Rapporto Giornaliero.

Gaetano Evangelista - https://www.ageitalia.net

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