Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 23/01/2023 09:14

Gli osservatori, questa settimana, dovranno monitorare attentamente alcuni specifici dati macro, primi fra tutti quelli riguardanti i PMI Purchasing Managers Index delle varie nazioni. Infatti, anche a causa dell’inflazione, la paura più grande è quella dell’arrivo di una nuova recessione. Paura che potrebbe essere affrontata proprio attraverso l’analisi delle cifre. 

 

Lunedì: si parte con l’Europa

Il primo dato macro della settimana è quello riguardante l’Europa, con la fiducia di gennaio dei consumatori. Parallelamente, dall’altra parte dell’oceano, arriveranno i numeri del leading indicator di dicembre negli States. Ma anche per l’Italia ci saranno interessanti novità, tra queste anche la fiducia di consumatori e imprese di gennaio. 

 

Martedì: il gran giorno dei PMI 

Il secondo giorno della settimana vedrà come protagonisti i numeri (dato provvisorio) del Purchasing Managers Index di gennaio, ovvero le rilevazioni che permettono di avere il polso sull’attività produttiva di un Paese. Ad essere coinvolta nell’evento sarà, oltre al Giappone (PMI manifatturiero) anche l’eurozona e gli USA, entrambi con i PMI manifatturiero, composito e dei servizi. Guardando alle singole realtà europee, invece, sono da segnalare l’indice GFK di Berlino e la fiducia imprese di Parigi, il primo riferito a febbraio, la seconda a gennaio. Per gli USA, invece, saranno in arrivo anche i numeri dell’indice Fed di Richmond. 

 

Mercoledì: prezzi alla produzione 

I prezzi alla produzione di Londra e Madrid (dicembre) potrebbero essere considerati l’evento clou della giornata. Anticipati dal leading indicator giapponese di novembre, saranno seguiti, invece, dall’Indice IFO tedesco di dicembre. Washington, invece, conoscerà i dati settimanali delle richieste di mutui e delle scorte di petrolio. 

 

Giovedì: notizie per l’Italia

La giornata parte con la pubblicazione dei dati spagnoli sul tasso di disoccupazione del quarto trimestre ma, successivamente, sarà Roma ad essere al centro della scena. Infatti conoscerà lo stato delle fiducia di imprese e consumatori a gennaio. Ci saranno poi i vari dati macro in arrivo dagli USA, per la precisione: ordini beni durevoli e dato provvisorio su scorte all’ingrosso (entrambi i dati riferiti a dicembre), PIL quarto trimestre (dato provvisorio), vendita case nuove e indice CFNAI (dicembre) e dati settimanali su richieste sussidi di disoccupazione e stoccaggi gas. 

 

Venerdì: occhio all’Europa

La settimana si chiuderà con le rilevazioni di alcune nazioni europee su prezzi import di dicembre (Germania), fiducia consumatori di gennaio (Francia) e dato provvisorio del PIL quarto trimestre (Spagna). Anche l’Italia potrà conoscere alcuni numeri importanti, in particolare quelli del fatturato all’industria di novembre. Per l’eurozona. Infine, sarà il giorno del dato M3 di dicembre. Lunga, invece, la lista dei dati macro made in USA: vendite case in corso, spese e redditi personali (tutti e tre i dati sono riferiti a dicembre) e, a chiudere, la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan. 

 

Di Rossana Prezioso

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