Msci Italy: che sia la volta buona…

Giovanni Maiani Giovanni Maiani - 11/12/2020 09:07

Non è un segreto per nessuno, il mercato azionario italiano arranca dal minimo relativo realizzato durante il mese di marzo 2009, mentre l’indice       Msci World free mette a segno una serie di nuovi massimi storici.

Il movimento realizzato durante gli ultimi 10 mesi rappresenta un primo, anche se pure sempre timido, segnale di ottimismo per il futuro.

In effetti, prima di tutto, il minimo relativo accusato durante lo scorso mese di febbraio è avvenuto in corrispondenza di 175.6 e, pertanto, poco al di sotto del precedente doppio minimo di 181.1/186.4. Abbiamo quindi il test di un supporto, quasi statico, che ha favorito una fase di recupero.

L’ampio rialzo avvenuto durante lo scorso mese di novembre sta proiettando l’indice Msci Italy verso l’importante ostacolo individuato a 290 circa; livello interessato dal passaggio della resistenza dinamica ricavata congiungendo alcuni dei massimi discendenti che hanno dimostrato tutta la debolezza della Piazza del bel paese.

Sotto al grafico ho inserito le curve +DI e –DI a 6 omettendo, volontariamente, l’Adx; anche perché si possono utilizzare senza. Tale curve stanno generando un segnale rialzista.

Faccio una breve parentesi: mi era stato chiesto durante la mia ultima docenza (come ogni volta...) l’ampiezza temporale “ideale” di un indicatore, vedi l’Rsi a 14 o a 10 per esempio. Ho risposto che, ovviamente, non esiste un periodo “magico”, ma esistono periodi utili al proprio studio. In questo caso, essendo un grafico mensile, mi interessava ottenere un’indicazione a 6 mesi. Avrei potuto utilizzare 12 mesi in questo caso, ma 14 non avrebbe avuto senso in quanto 14 mesi non è riconducibile e nulla, visto che non immediatamente confrontabile con altri dati statistici.

Oggi nessuna strategia operativa, ma un articolo molto soft e, speriamo, di speranza (la ripetizione è voluta).

L’ultima candela è in via di completamento e potrebbe, il condizionale è d’obbligo, prolungarsi ulteriormente verso l’alto e, quindi, oltrepassare la soglia individuata poco sopra di 290.

Il 2020 è caratterizzato, e sarà ricordato, per la pandemia del Covid19 e, perché no, per un tentativo di fuga dalla fase laterale che sta imbarazzando l’Italia a livello internazionale.

Concludo questo post con questo messaggio di positività.

Il mercato azionario italiano è molto sottile, male diversificato e mostra tutte le sue vulnerabilità, ma può fare di meglio.



Cordialmente,

Articolo a cura di Giovanni Maiani

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