Tecnologia con Airbag per il 2026

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 10/12/2025 11:26

Il Phoenix Memory Airbag Step Down di Santander scritto su quattro big tech paga un premio mensile dello 0,94% dotato di effetto memoria.

Il 2025 che ormai volge al termine si è rivelato un anno cruciale per il comparto tecnologico, nell’ambito del quale la rincorsa all’intelligenza artificiale e all’innovazione hardware sta ridisegnando gerarchie e aspettative. In questo scenario, Nvidia continua a emergere come leader di fatto nella produzione di GPU e chip per AI, grazie a un’offerta altamente richiesta dalle grandi aziende tecnologiche e una domanda globale in costante crescita. Accanto a lei, Advanced Micro Devices (AMD) sta accelerando con decisione, spingendo sul fronte dei semiconduttori ad alte prestazioni per data center e rafforzando il confronto competitivo con il suo principale rivale. Sul versante software e piattaforme digitali, Meta (che di recente ha annunciato un parziale disimpegno dal progetto del metaverso) continua ad investire in modo massiccio nello sviluppo e nella distribuzione dell’intelligenza artificiale all’interno dei propri servizi, con l’obiettivo di consolidare monetizzazione e engagement in un ecosistema social che resta tra i più influenti al mondo. Più cauta ma non meno strategica è la traiettoria di Apple, che continua a fare leva sulla forza del suo hardware premium e sulla crescente incidenza dei servizi, lavorando al contempo per integrare l’AI nel cuore della sua user experience. Il risultato è un settore in piena trasformazione, dove innovazione continua e volatilità di mercato convivono, creando un contesto ricco di opportunità ma anche di sfide per gli investitori.

Proprio in questo contesto si inserisce la nuova proposta del Santander, forte del recente debutto sul secondario di Borsa Italiana, il Phoenix Memory Airbag Step Down (ISIN: IT0006772195) scritto su un basket composto appunto da Apple, Meta, Nvidia e AMD, che combina l’effetto airbag con un posizionamento conservativo delle barriere (poste al 55% dei valori di riferimento iniziali), al fine di offrire protezione e rendimento. La struttura prevede il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto al 55% dei valori di riferimento iniziali), pari allo 0,95% (11,4% p.a.) a cadenza mensile fino alla scadenza del 4 dicembre 2028 (durata massima dello strumento pari a poco meno di tre anni). Al fine di contenere il drawdown nel caso di eventuali ribassi dei sottostanti, il prodotto è dotato di effetto airbag, che consente di ridurre significativamente la performance negativa del prodotto nel caso in cui uno dei titoli scendesse al di sotto della barriera capitale, conferendo al certificato una maggiore tenuta del prezzo durante la sua vita: nei certificati dotati di tale effetto la performance negativa verrà infatti calcolata a partire proprio dalla barriera, per una significativa riduzione delle perdite. Sul fronte autocall, il certificato potrà rimborsare anticipatamente il suo valore nominale, pari a 1.000 euro, a partire dalla data di osservazione del 28 maggio 2026 e per le successive date a cadenza mensile, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi valori di riferimento iniziali, con il trigger autocall che decresce poi dell’1% ogni mese fino ad arrivare al 71% dell’ultima data di valutazione prima della scadenza.

Il prodotto è attualmente esposto sul segmento Cert-X di Borsa Italiana ad un prezzo lettera prossimo alla parità, per un rendimento potenziale a scadenza pari al 11,1% annualizzato circa ed una performance negativa ammortizzata grazie all’effetto airbag in caso di evento barriera (ad un -70% del worst of Apple corrisponde un -46% circa, senza considerare gli eventuali premi incassati).

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Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it


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