VixVxvRatio: il termometro nascosto della volatilità del mercato

Bruno Nappini Bruno Nappini - 01/07/2025 09:29

Nel mondo degli investimenti, la volatilità è spesso definita come il “termometro” dell’incertezza e del rischio. Ma come possiamo misurare con precisione non solo quanto il mercato è agitato, ma anche quando questa agitazione è più intensa?

Il VVRatio nasce proprio con questo scopo: confrontare la volatilità implicita attesa a breve termine (VIX) con quella a medio termine (VXV), offrendo una lente privilegiata per interpretare il sentiment degli investitori. In questo articolo scopriremo come funziona questo indicatore, cosa ci racconta e perché può diventare una bussola fondamentale per chi vuole navigare con consapevolezza tra le onde dei mercati finanziari.

 

Immagina di avere tra le mani un sismografo dei mercati finanziari, capace di captare in anticipo le scosse emotive degli investitori. Questo è, in estrema sintesi, il ruolo del VVRatio, un indicatore che mette a confronto la volatilità percepita a breve termine con quella a medio termine, offrendo una lettura profonda del sentiment di mercato.

 

Il cuore del VVRatio: VIX e VXV

 

Per capire il VVRatio bisogna partire dai suoi ingredienti principali: il VIX e il VXV. Il VIX è spesso chiamato “indice della paura” e misura la volatilità attesa sull’S&P 500 per i prossimi 30 giorni. Il VXV, invece, guarda un po’ più lontano, stimando la volatilità per i prossimi tre mesi. Il VVRatio nasce proprio dal rapporto tra questi due valori:

VVRatio = VIX / VXV

Cosa ci racconta il VVRatio?
Quando il VVRatio supera il valore di 1, significa che la volatilità attesa nel breve termine è più alta di quella a medio termine. È come se gli operatori fossero improvvisamente preoccupati per qualcosa che potrebbe accadere a breve, tanto da essere disposti a pagare di più per proteggersi subito, piuttosto che nel futuro più lontano. Questo squilibrio è spesso il segnale di un mercato in tensione, dove la paura si fa sentire con forza.

Al contrario, quando il VVRatio scende sotto 1, il mercato vive una fase di relativa calma: la volatilità attesa a breve è più bassa di quella a medio termine. In questi momenti, gli investitori sembrano più sereni, convinti che eventuali turbolenze siano destinate ad arrivare solo più avanti.

 

Osservando questo grafico, sembra quasi di assistere al battito cardiaco del mercato: la linea nera del VVRatio pulsa sotto il grafico dell’S&P 500, raccontando in tempo reale le emozioni degli investitori.

VixVxvRatio: il termometro nascosto della volatilità del mercato

 

 

La soglia nera orizzontale posta a quota 1,00 è il confine tra due mondi. Quando il VVRatio sale sopra questa linea, è come se il mercato lanciasse un allarme: la paura a breve termine prende il sopravvento, la tensione cresce e gli operatori si affrettano a proteggersi da possibili scossoni imminenti. Questi picchi, ben visibili nel 2022 e ancora di più tra fine 2024 e inizio 2025, coincidono spesso con improvvise discese dei prezzi o con fasi di grande incertezza. In quei momenti, la volatilità attesa per il prossimo mese (VIX) supera quella a tre mesi (VXV): il mercato guarda con apprensione al futuro immediato.

Ma la storia non finisce qui. Quando il VVRatio scivola sotto 1,00, il grafico ci racconta di un mercato più rilassato, quasi compiaciuto. La volatilità a breve è inferiore rispetto a quella a medio termine: gli investitori si sentono al sicuro, almeno per ora. Tuttavia, questa calma apparente può essere ingannevole. Periodi prolungati sotto la soglia di 1, come quelli osservati nel 2023 e nella prima metà del 2024, spesso precedono un ritorno improvviso della volatilità, proprio quando nessuno se lo aspetta.

Infine, il livello più basso, intorno a 0,87, rappresenta i momenti di massima tranquillità, quasi di indifferenza verso i rischi immediati. È qui che il mercato sembra addormentarsi, ma chi conosce la storia della volatilità sa che proprio da questi livelli possono partire le sorprese più improvvise.

In sintesi, il VVRatio in questo grafico si comporta come un sensore emotivo: segnala i picchi di paura, le fasi di calma e i momenti in cui il mercato è più vulnerabile. Saperlo leggere significa avere una marcia in più per interpretare il sentiment collettivo e anticipare i possibili cambi di scenario, proprio come un buon navigatore che osserva il cielo per capire se sta arrivando la tempesta o se può godersi ancora un po’ di bonaccia.

 

Bruno Nappini by http://www.sunnymoney.it

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Opinione sui mercati

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.