Intervista esclusiva a John Bollinger creatore delle Bollinger Bands, ampiamente integrate nella maggior parte dei software di Borsa. Relatore in conferenze finanziarie internazionali, autore, presidente di Bollinger Capital Management, società di gestione di investimenti in California, Bollinger (nella foto) terrà una lezione venerdì 17 maggio collegandosi con l'evento finale di YouFinance a Rimini.
Come le è venuta l'idea delle Bande?
«All'inizio degli anni Ottanta ero un trader di opzioni e uno dei primi utenti di computer. Cercavo un modo per automatizzare l'impostazione dell'ampiezza di canali di trading, per rimuovere le emozioni da quel processo. Un giorno ho copiato una formula per la volatilità in un foglio di calcolo e ho visto che cambiava nel tempo. Si trattava di una svolta, perché all'epoca la volatilità degli investimenti era considerata fissa. Ho subito pensato che la volatilità potesse essere la chiave per creare bande di trading adattive».
Cosa sono le Bande di Bollinger e perché sono così ampiamente utilizzate?
«Perché rispondono alla domanda: i prezzi sono alti o bassi, su base relativa? Per definizione il prezzo è alto nella fascia superiore mentre è basso nella fascia inferiore. Questa definizione è incredibilmente preziosa nel riconoscimento di modelli e nello sviluppo di sistemi. Ho poi sviluppato gli indicatori %b e BandWidth, da utilizzare insieme alle Bande di Bollinger, e i trader usano anche altri indicatori per la conferma».
Se le Bande di Bollinger esistono da così tanti anni e i mercati si sono evoluti, funzionano ancora?
«Funzionano ancora oggi come in passato, perché si basano su principi fondamentali dei mercati: le caratteristiche di base di offerta e domanda e la psicologia umana, che non cambiano. Le Bande di Bollinger sono strumenti, non un sistema automatico di trading, e gli operatori le utilizzano in molti modi diversi. I benefici di un sistema possono variare ed anche annullarsi, nel tempo, mentre un buon strumento continua ad essere applicabile man mano che i mercati evolvono».
Lei utilizza le Bande di Bollinger e l'analisi tecnica per determinare gli investimenti nella sua società di gestione?
«Principalmente utilizzo quello che chiamo Analisi Razionale, che inizialmente era una combinazione di tecniche di Analisi Tecnica e Analisi Fondamentale. Nel frammentato ambiente analitico di oggi includo anche Finanza Comportamentale ed Analisi Quantitativa. L'idea di base è semplice: ignorare le classificazioni e utilizzare gli strumenti che funzionano. Detto questo, credo che l'analisi tecnica sia molto potente e continuo a utilizzare i grafici e le Bollinger Bands nella mia analisi di mercato e selezione di azioni».
Dove possiamo trovare i suoi servizi ed analisi?
«Il sito www.bollingerbands.com è il mio sito educativo in inglese, ma per gli investitori italiani ho collaborato con il mio amico Mauro Pratelli e la sua azienda TraderLink, per creare un sito web in italiano: www.bollingerbands.it. Il sito fornisce elenchi giornalieri di potenziali operazioni in base ai metodi di trading che ho introdotto nel mio libro. È disponibile uno screening per impostazioni tecniche che possono essere personalizzate e grafici che includono le Bande di Bollinger e i miei due indicatori preferiti, %b e BandWidth, insieme a una scelta di oltre 50 altri indicatori. È disponibile una prova gratuita di 10 giorni in modo che gli utenti possano testare il servizio per vedere se funziona per il loro stile di trading».
Di cosa parlerà a YouFinance Rimini?
«Insegnerò l'uso delle bande di Bollinger e come applicare le bande ad alcuni potenti modelli di trading. Utilizzerò le azioni italiane per condividere i miei "trucchi del mestiere", e alla fine ci sarà tempo per i partecipanti per farmi domande. Tutte le informazioni per partecipare sono su www.youfinance.it».
Di Achille Perego, pubblicata su “QN Economia e Lavoro” il giorno 6 maggio 2024.