Quotazione Oro: ultime analisi di Borsa!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 18/01/2022 14:36

Tra le asset class che hanno deluso nel 2021, chiudendo l'anno con un bilancio negativo, troviamo l'oro. Cosa accadrà quest’anno? Vediamo insieme le previsioni degli analisti.

Oro: negativo il bilancio nel 2021. Cosa è andato storto?

Dopo un 2020 decisamente brillante, in cui il metallo giallo ha messo a segno un rialzo nell'ordine del 25%, nel 2021 si è avuto un andamento ben diverso. 

Le quotazioni dell'oro hanno ceduto infatti circa tre punti e mezzo percentuali, vivendo sostanzialmente un anno nel segno del consolidamento. 

Il gold si è mosso in un range di circa 300 dollari, delimitato al ribasso da area 1.680 dollari e nella parte alta da quota 1.980 dollari. 

Oro: i fattori che hanno pesato sulla performance del 2021

Diversi sono i fattori che hanno contribuito a rendere deludente la performance dell'oro, a partire dal buon andamento dell'azionario che ha fatto calare la domanda di beni rifugio tra cui il gold

Emblematici in tal senso i numeri relativi agli ETF che durante l'intero 2021 hanno visto un calo costante di investimenti nella materia prima, sui minimi da maggio 2020. 

Un altro elemento che ha penalizzato le quotazioni dell'oro è stato il rialzo del dollaro, al quale la materia prima è correlata inversamente. 

La forza del biglietto verde si è riflessa negativamente sul gold che non è riuscito ad esprimere alcuno slancio, soffocato secondo alcuni addetti ai lavori anche dal boom delle criptovalute, in primis dal Bitcoin che da più di qualcuno è stato battezzato come l'oro digitale. 

Nel corso del 2021 ci sono state anche delle parentesi al rialzo per l'oro che ha approfittato dei momenti di maggiore incertezza per le prospettive dell'economia globale, dovuti alle nuove ondate di contagi del Covid-19, fino ad arrivare alla più recente diffusione della variante Omicron. 

Oro: snobbato il rialzo dell’inflazione

L'oro, invece, non ha beneficiato in alcun modo del rialzo dell'inflazione e delle prospettive bullish su questo fronte. 

Il gold è considerato storicamente un bene rifugio, ma anche un importante asset di diversificazione del portafoglio.

Spesso gli investitori acquistano la materia prima con un'inflazione in aumento, proprio per proteggersi da quest'ultima, ma nel 2021 sembra essersi persa questa correlazione tra oro e dinamica dei prezzi al consumo. 

Com evidenziato in una recente analisi da Ned Naylor-Leyland, head of strategy Gold&Silver di Jupiter AM, nel 2021 "C’è stata un’insolita divergenza tra i prezzi dell’oro e i tassi di interesse reale.

L’inflazione è ancora prezzata come se stesse per sparire, nonostante non sia più limitata a una gamma ristretta di prodotti e nonostante il tentativo di cancellare la parola ‘transitorio’”.

Per il futuro dell'oro sarà determinante quello che farà la Federal Reserve: quest'ultima a detta di molti sarebbe sul punto di commettere un grosso errore, inasprendo la politica monetaria in un contesto economico già in rallentamento.

Un'opinione questa condivisa anche dall'esperto di Jupiter AM, il quale rimarca che un passo falso della Fed sul fronte della politica monetaria potrebbe favorire una risalita dell'oro. 

Oro: quali le prospettive per i prossimi mesi?

In attesa di vedere quali saranno le prossime decisioni della Banca Centrale americana e di conoscere i futuri sviluppi sul fronte dell'inflazione, diverse banche d'affari hanno elaborato le loro previsioni sull'andamento dell'oro per i mesi a venire. 

Nel breve è positiva la view di UBS, secondo cui le quotazioni del gold si attesteranno in area 1.800 dollari l'oncia alla fine del primo trimestre di quest'anno

Lo scenario per il resto del 2022 sarà però differente, visto che la banca elvetica si aspetta una flessione dei corsi a quota 1.650 dollari a fine anno

Oro: le attese di Citigroup

Ad avere una view moderatamente costruttiva sull'oro sono i colleghi di Citigroup che nei prossimi mesi si aspettano valori di prezzo compresi tra i 1.800 e i 1.900 dollari, mettendo in guardia però da alcuni rischi al ribasso nella parte bassa di questo range. 

Gli analisti della banca USA spiegano che la minaccia più grande per un andamento positivo del gold è data da un'eventuale svolta "falco" della Fed

Se quest'ultima dovesse lasciare intendere che quest'anno assisteremo a più rialzi dei tassi del previsto, allora il dollaro si rafforzerà ulteriormente e ciò peserà sull'andamento dell'oro. 

In uno scenario di questo tipo, Citigroup non esclude una discesa del gold sotto i 1.800 dollari, con possibili approdi in area 1.720 dollari. 

Oro: la previsione bullish di Societè Generale

Anche Societè Generale vede rosa per le prospettive dell'oro, scommettendo su una salita dei corsi nella parte iniziale di quest'anno. 

Il target obiettivo è in area 1.900 dollari e a questo scenario, assunto come base dagli esperti, è attribuita una probabilità del 50%.

L'idea è che difficilmente avremo rialzi dei tassi da parte della Fed nel primo trimestre dell'anno e questo, unitamente alle previsioni di un'inflazione sopra le attese segnala tassi reali negativi. 

Una buona notizia per l'oro che tende a muoversi in positivo quando i tassi calano o ancor più sono sotto la parità.   

 

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