Quotazione Tesla: ultime analisi di Borsa!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 19/01/2022 12:58

Tra i grandi nomi quotati sul Nasdaq non possiamo certo non nominare Tesla che detiene il primato di produttore mondiale di veicoli elettrici. 

Il gruppo è nato nell'ormai lontano 2003, mentre per la quotazione a Wall Street si è dovuto attendere altri 7 anni e precisamente il 29 giugno 2010. 

Ottimi i risultati di borsa nel 2021, ma quali sono le prospettive a breve? Cosa aspettarsi dal 2022? Conviene ancora continuare ad investire in Tesla?

Tesla: un protagonista chiave del Nasdaq

Negli ultimi minuti anni Tesla si è imposto sempre più all'attenzione dei mercati e del pubblico, con la sua prolifica produzione di auto elettriche ch ha portato il gruppo a conquistare la prima posizione a livello mondiale. 

Il CEO, Elon Musk, è arrivato perfino a scalzare, seppur a fasi alterne, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, dalla prima posizione della classifica degli uomini più ricchi del mondo. 

La grande fortuna di Musk è stata creata anche dalla vertiginosa crescita del titolo Tesla che ha fatto davvero faville in Borsa. 

Solo nel 2021 le azioni del gruppo hanno messo a segno un rialzo del 49,75%, leggermente più corposo rispetto al 43,6% registrato dal suo indici di riferimento, il Nasdaq Composite, ricordando però che da fine 2020 Tesla è presente anche nel paniere dell'S&P500.   

Tesla: i due record del 2021

Ci sono due eventi importanti che si sono verificati nel 2021: poco prima di fine ottobre Tesla ha superato la soglia dei 1.000 dollari in termini di capitalizzazione di mercato

Questo traguardo è stato tagliato dopo che il gruppo ha ricevuto una maxi commessa da Hertz, il gigante di auto a noleggio che ha ordinato a Tesla 100.000 veicoli entro la fine del 2022. 

Un'ottima notizia che ha portato non pochi acquisti a Wall Street sul titolo che alcuni giorni dopo, e precisamente il 4 novembre 2021, ha toccato un nuovo massimo storico a 1.243,49 dollari. 

La capitalizzazione di mercato ha anche raggiunto quota 1.200 miliardi di dollari, salvo poi tornare poco sopra i 1.000 miliardi, in conseguenza del calo di Tesla. 

I corsi sono scesi anche al di sotto dei 1.000 dollari, per po chiudere il 2021 a 1.056,78 dollari. 

Tesla: la maxi vendita di azioni del CEO Elon Musk

A pesare sull'andamento degli ultimi due mesi, è stata anche la mossa di Elon Musk che, dopo aver lanciato su Twitter un sondaggio in cui chiedeva agli utenti se vendere o meno il 10% del capitale di Tesla, ha effettivamente avviato una serie di ordini sell. 

In totale a fine 2021 Musk aveva venduto titoli per oltre 15 miliardi di dollari, annunciando che mancavano ancora oltre 2 milioni di dollari per tenere fede alla promessa fatta via Twitter.     

La flessione registrata dal titolo dai massimi storici di inizio novembre, per quando ampia, non ha intaccato più di tanto la grandezza di Tesla che si conferma uno dei titoli più significativi e influenti nel paniere dell'S&P500. 

Tesla tra le azioni più sottopesate dai gestori

La popolarità di Tesla, che continua a calamitare l'attenzione di tantissimi investitori, non trova tuttavia un consenso unanime tra gli analisti. 

Da una classifica elaborata ogni mese dagli specialisti di UBS, anche a dicembre si è appreso che Tesla rientra tra le dieci blue chips statunitensi più sottopesate dai fund manager. 

Nel dettaglio il titolo è il secondo di questa lista e si conferma nella stessa posizione di novembre 2021. 

Tesla: cauta la view di UBS

Su Tesla è cauta la view degli analisti di UBS che pure guardano con fiducia e ottimismo al settore auto, stimando che la produzione globale crescerà del 15% nel 2022. 

Per le azioni del gruppo di Elon Musk però il giudizio è prudente, con una raccomandazione "neutral" e un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 725 a 1.000 dollari, valore già superato dalle quotazioni correnti a Wall Street. 

Da segnalare che la revisione della valutazione decisa da UBS tiene conto di un incremento delle stime sui volumi e sugli utili di Tesla. 

Tesla: ecco i broker che lo vedono più giù dei valori attuali

Anche i giudizi espressi da altri broker sul finire del 2021 sono improntati alla cautela. 

Gli esperti di Cowen, ad esempio, hanno un rating "market perform" su Tesla, con un target price a 625 dollari, che implica un potenziale di downside di oltre il 40% rispetto ai valori di chiusura dello scorso anno. 

Non si sbilanciano neanche gli analisti di Wells Fargo che hanno una raccomandazione "equalweight", con un fair value a 860 dollari, mentre Tesla è "in-line per Evercore, con un prezzo obiettivo a 750 dollari. 

Tesla: gli analisti più ottimisti. Target golosi per il 2022

Non mancano ovviamente gli ottimisti ed è il caso degli analisti di Jefferies che su Tesla hanno un rating "buy", quindi consigliano di acquistare, con un target price rivisto al rialzo da 950 a 1.400 dollari. 

Ancora più generosa la valutazione espressa da Mirae Securities che da una parte ha rinnovato l'invito a comprare il titolo e dall'altra ha incrementato il fair value da 937 a 1.466 dollari. 

A inizio dicembre, CSC Financial ha avviato la copertura di Tesla con un rating "buy" e un prezzo obiettivo a 1.485 dollari. 

In questo caso si tratta di un target che offre un margine di rialzo di oltre il 40% in confronto ai valori del close del 2021. 

Se effettivamente Tesla dovesse raggiungere gli obiettivi di prezzo indicati da Mirae Securities e da CC Financial, arriverebbe a toccare una capitalizzazione di mercato nell'ordine di circa 1.500 miliardi di dollari. 

 

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