Un Low Barrier pronto al decollo

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 25/05/2023 09:22

Un Phoenix Memory di BNP Paribas scritto su titoli legati al trasporto aereo che offre un rendimento superiore all’1% mensile, fino al -60% dei sottostanti.

Con una volatilità nella parte bassa del suo range “naturale” (l’indice Vix si trova attualmente al 18% ed il Vstoxx addirittura al 17%) e gli indici dei paesi sviluppati trainati ancora al rialzo dai titoli tecnologici, ottenere gli stessi rendimenti visti fino a qualche mese fa dalle strutture di nuova emissione appare impresa sempre più difficile. E non sarebbe neanche probabilmente corretto andare a ricercare prodotti con barriere troppo ravvicinate, magari su titoli che hanno già espresso performance importanti nell’ultimo periodo, con il rischio di assistere a correzioni anche importanti che potrebbero mettere a repentaglio la stessa integrità della struttura. Proseguiamo dunque sul filone dei cosiddetti prodotti “Low Barrier”, laddove con questa denominazione abbiamo oramai imparato ad individuare i prodotti che presentano una barriera particolarmente profonda (dal 50% in giù), senza ulteriori opzioni difensive all’interno della struttura, dei quali BNP Paribas è una delle migliori interpreti sul mercato.

Il prodotto del quale parliamo è il Phoenix Memory (ISIN: XS2509391590), il cui basket sottostante è composto da società legate al settore delle aviolinee, ossia American Airlines, la maggiore compagnia aerea degli Stati Uniti e principale al mondo per dimensioni della flotta, passeggeri trasportati e ricavi per miglia, Deutsche Lufthansa, la principale compagnia aerea europea, operante attraverso tratte nazionali ed internazionali in oltre 35 paesi del mondo e Boeing, multinazionale americana attiva nella progettazione, manifattura e vendita di velivoli civili e militari. Da notare il posizionamento particolarmente difensivo delle barriere, poste al 40% dei rispettivi strike e, per tutti i titoli, al di sotto dei minimi del 2020: su American Airlines la barriera è fissata a 5,964 dollari, a fronte di un minimo pandemico toccato ad 8,25 dollari, su Lufthansa la barriera è posta a 3,8412 euro, contro i 4,85 euro di minimo, e su Boeing è posizionata ad 82,748 dollari, al di sopra degli 89 dollari toccati durante il periodo Covid.

Il certificato prevede il pagamento di ricchi premi condizionati (trigger premio posto anch’esso al 40% dei rispettivi strike price) pari all’1,15% mensile (13,8% p.a.), con durata pari a tre anni e la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 17 novembre 2023 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable è fisso). Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 18 maggio 2026 senza che il certificato sia stato richiamato, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari all’1,15%, qualora American Airlines, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 96,85% dello strike price) non perda un ulteriore -59% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.

Il certificato è quotato sul Cert-X ad un prezzo lettera di poco inferiore alla parità, con un rendimento complessivo ottenibile dall’investitore pari al 41,7% in tre anni (13,85% circa su base annua), in caso di mantenimento della barriera a scadenza. In quest’ottica fanno ben sperare le prospettive per la prima stagione estiva senza l’emergenza Covid , attesa come la precedente con numeri e prenotazioni in forte crescita. Ma se per l’estate 2022 le compagnie aeree dovevano ancora regolare i conti con i vari prestiti governativi e riportare i bilanci in pari, per quella ormai imminente c’è da credere che si potrà tornare a contabilizzare i profitti. Se poi si pensa che a chi acquisterà tale certificato sarà sufficiente che le azioni del basket non perdano più del 60%, la “scommessa” sul settore aereo sembra avere alte chances di successo. 

 

 

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it

 

 

 

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