PGIM Fixed Income: La Cina non farà boom

01/07/2023 16:08

PGIM Fixed Income: La Cina non farà boom

Negli ultimi due mesi si è assistito a un'inversione di tendenza nella percezione degli investitori sulla Cina. Dopo un dato sul PIL del primo trimestre migliore delle aspettative, i dati di aprile sono stati deludenti, con una produzione industriale debole e una crescita dei consumi al di sotto delle previsioni. Tuttavia, nonostante ciò, si prevede una crescita del 5,7% per quest'anno grazie a una politica fiscale stimolante che potrebbe essere adottata dalle autorità cinesi. Ci sono tre fattori che potrebbero spingere il governo a prendere misure più drastiche per sostenere l'economia.


Inoltre, l'economia cinese sta affrontando una serie di sfide, tra cui la riduzione degli investimenti, la diminuzione delle esportazioni e la crescente pressione sui debiti delle imprese. La politica di deleveraging del governo cinese ha portato a una maggiore cautela da parte delle banche nel concedere prestiti, il che ha contribuito all'aumento dei tassi di insolvenza delle imprese. 

In secondo luogo, la tensione commerciale con gli Stati Uniti e le restrizioni imposte alle tecnologie cinesi stanno mettendo ulteriore pressione sull'economia cinese. Tuttavia, nonostante queste sfide, la Cina sta cercando di rilanciare la sua economia attraverso misure di stimolo fiscale e monetario.La ricchezza delle famiglie principalmente investita in immobili rallenta i consumi. Le vendite di terreni rappresentano entrate cruciali per i governi locali, ma non hanno abbastanza fondi per investire nelle infrastrutture. 

Il terzo fattore è il mercato del lavoro con l’indice di disoccupazione giovanile è salita al di sopra del 20%, raggiungendo un massimo storico, e il nuovo governo dovrà affrontare la sfida di gestire l'ingresso di un'altra generazione di neolaureati nel mercato del lavoro per evitare disordini sociali.La Cina sta affrontando i fattori sfavorevoli dell'economia attraverso politiche monetarie e fiscali. La politica monetaria prevede la crescita del credito, la riduzione dei tassi di interesse e la svalutazione della valuta. La politica fiscale si concentrerà sulle difficoltà delle amministrazioni locali, con trasferimenti finanziari da parte del governo centrale. Sono previsti anche stimoli ai consumi, in particolare nel settore automobilistico, dove la riduzione degli incentivi lo scorso anno ha causato una forte contrazione delle vendite. Se i consumi continueranno a stagnare, verranno adottate misure più ampie. Tuttavia, nonostante lo stimolo, i problemi strutturali della Cina rimangono, come la demografia sfavorevole, il debito elevato e la scarsa produttività. Saranno necessarie riforme di mercato per affrontare questi problemi a lungo termine.La Cina sta adottando politiche monetarie e fiscali per contrastare le difficoltà economiche. La politica monetaria prevede un aumento del credito, una riduzione dei tassi di interesse e una svalutazione della valuta. La politica fiscale si concentra sulle difficoltà delle amministrazioni locali, con trasferimenti finanziari dal governo centrale. Vengono anche previsti stimoli ai consumi, in particolare nel settore automobilistico, per contrastare la contrazione delle vendite. Tuttavia, i problemi strutturali della Cina, come la demografia sfavorevole, il debito elevato e la scarsa produttività, richiederanno riforme di mercato a lungo termine.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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