Aste Titoli di Stato dicembre 2025: il calendario ufficiale tra BOT, BTP e Short Term

Benna Cicala Benna Cicala - 24/11/2025 07:45

Aste Titoli di Stato dicembre 2025: il calendario ufficiale tra BOT, BTP e Short Term

Dicembre porta con sé uno degli appuntamenti più seguiti dagli investitori che guardano con attenzione ai Titoli di Stato italiani. Il Tesoro ha infatti pubblicato il calendario delle aste di dicembre 2025, un programma che conferma la volontà di mantenere una strategia ordinata nella gestione del debito pubblico, pur in un contesto di mercato che continua a oscillare tra movimenti dei tassi e attese sulle decisioni della BCE. 

La combinazione tra BOT di fine anno, BTP a medio-lungo termine e BTP Short Term rende il mese particolarmente interessante, anche perché molti risparmiatori preferiscono muovere capitali proprio in vista della chiusura fiscale.

Sorge quindi una domanda inevitabile per chi desidera programmare i propri investimenti con precisione: quali Titoli di Stato verranno collocati a dicembre? Come si articolano le aste di BOT e BTP? E quali emissioni potrebbero risultare più interessanti in base alle diverse durate? Scopriamolo insieme.

Aste BOT di dicembre 2025: cosa sapere

La prima data da segnare in calendario è il 10 dicembre, quando il Tesoro metterà in asta i BOT, strumento che continua ad attirare investitori in cerca di un porto sicuro per la liquidità. La formula dei Buoni Ordinari del Tesoro rimane invariata: niente cedole periodiche e rendimento dato esclusivamente dallo scarto tra prezzo di collocamento e rimborso finale. Questa struttura consente di gestire capitali con una certa agilità, soprattutto quando si preferisce evitare l’orizzonte più lungo dei BTP tradizionali.

Il mese si chiuderà poi con la seconda asta del 29 dicembre, appuntamento interessante perché rientra nelle classiche operazioni di fine anno. In genere i BOT a 6 o 12 mesi vengono collocati tramite aste competitive, mentre eventuali titoli di durata atipica dipendono dalle esigenze di cassa del Tesoro. Proprio questa flessibilità porta molti risparmiatori ad alternare BOT brevi e più lunghi, così da sfruttare le opportunità offerte dagli aggiornamenti periodici dei tassi monetari. Quando si arriva alle ultime emissioni dell’anno, infatti, il confronto tra rendimento netto e orizzonte temporale tende a diventare ancora più rilevante per chi vuole pianificare già l’inizio del nuovo anno finanziario.

BTP Short Term e calendario del 29 dicembre

Se i BOT aprono e accompagnano buona parte del mese, il 29 dicembre introduce un altro appuntamento molto seguito: l’asta dei BTP Short Term. Lo strumento ha sostituito i vecchi CTZ e rappresenta una soluzione intermedia tra BOT e BTP a lunga durata. Le scadenze, comprese tra 18 e 36 mesi, offrono un equilibrio tra rendimento fisso e orizzonte temporale contenuto, caratteristica che continua a convincere molti investitori alla ricerca di flussi cedolari regolari.

Le cedole semestrali danno prevedibilità, mentre la durata ridotta permette di rivedere periodicamente il portafoglio alla luce dell’evoluzione macroeconomica. Proprio per questa capacità di adattarsi a fasi diverse, i BTP Short Term vengono spesso utilizzati per costruire una sorta di ponte tra liquidità e investimenti più strutturati. Non sorprende quindi che l’appuntamento di fine dicembre venga monitorato con particolare attenzione, anche perché può rappresentare una porta d’ingresso verso un anno nuovo con condizioni finanziarie rinnovate.

Emissioni BTP a medio-lungo termine di dicembre 2025

Le aste più attese restano però quelle dedicate ai BTP a medio-lungo termine, fissate per l’11 dicembre e il 30 dicembre. Si tratta dei titoli che costituiscono l’ossatura del debito pubblico italiano e che, proprio per questa ragione, svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione dei portafogli orientati alla stabilità. Le scadenze da 3 a oltre 10 anni permettono di diversificare gli investimenti in base agli obiettivi temporali, mentre le cedole fisse semestrali continuano a rappresentare un riferimento importante per chi desidera visibilità sui flussi nel tempo.

Le aste vengono gestite con il metodo marginale, che consente al Tesoro una certa discrezionalità nella definizione del prezzo e della quantità emessa. Anche per questo motivo, gli appuntamenti di dicembre suscitano interesse sia per chi opera con un orizzonte di lungo periodo sia per gli investitori istituzionali che valutano il differenziale tra rendimento italiano e titoli europei. 

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