Il contributo da 850 euro per gli anziani torna anche nel 2026. E forse non solo per gli odierni beneficiari: molte altre persone potrebbero richiederlo il prossimo anno.
Il Governo sta infatti lavorando per rivedere i requisiti del bonus anziani, in modo da renderlo ancora più accessibile rispetto a oggi.
Vediamo meglio la situazione, e come potrebbe cambiare per i beneficiari.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di PENSIONI SEMPLICI.
Bonus anziani: cos'è e come funziona oggi
Per chi non lo conoscesse, il bonus anziani è una prestazione economica erogata dall?INPS, esente da imposte e non pignorabile.
Introdotta dall?articolo 34 del D.Legs 29/2024, questa "Prestazione Universale" si compone di due elementi distinti:
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il contributo di 850 euro al mese (l?assegno di assistenza),
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l?indennità di accompagnamento da 531,76 euro.
Non si tratta però del solito bonus da spendere liberamente: l?importo è destinato esclusivamente a coprire i costi del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici, per almeno 15 ore settimanali, con mansioni di supporto alla persona.
Inoltre, il bonus deve essere impiegato per l?acquisto di servizi di assistenza forniti da imprese o professionisti del settore socioassistenziale non residenziale.
Rivolto agli ultraottantenni, il bonus è accessibile solo a chi rispetta i seguenti requisiti:
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un'attestazione ISEE inferiore o pari a 6mila euro,
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il riconoscimento del "bisogno assistenziale gravissimo?.
Due criteri abbastanza stringenti, visto che non si è raggiunto il limite massimo di 25mila beneficiari e non si sono spese tutte le risorse stanziate per la misura, come riporta il Messaggero.
Proprio per questo il Governo punta a un allentamento dei requisiti.
Bonus anziani, meno requisiti per l'accesso: le ipotesi sul tavolo
Secondo alcune indiscrezioni, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, avrebbe chiesto all?INPS di riconsiderare i criteri attuali per poter usufruire del bonus anziani.
In particolare quelli dell'ISEE. L'idea sarebbe quella di rivedere le modalità di calcolo dell?ISEE, escludendo ad esempio la prima casa dal conteggio del patrimonio. Ciò permetterebbe a molte più famiglie di rientrare nel limite previsto.
Parallelamente, si valuta la modifica del principio di "bisogno assistenziale gravissimo?, anch?esso oggi molto selettivo. La valutazione si basa infatti su due elementi distinti: quello sanitario e quello sociale.
Il primo viene valutato da una Commissione medica costituita che formula un giudizio sulla base della documentazione disponibile, oppure attraverso una valutazione medico-legale approfondita.
Il secondo (quello sociale) fa invece riferimento alla valutazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo, che viene determinato tramite un punteggio assegnato alle risposte fornite nel questionario allegato alla domanda.
L?obiettivo sarebbe quello di rendere l?accesso meno complicato e più aderente alle esigenze reali della popolazione anziana.

Bonus anziani, cambiamenti in arrivo anche per la modalità di richiesta?
Al momento il lavoro del Governo è focalizzato sui requisiti d'accesso, e non sulle modalità di richiesta.
Salvo nuove disposizioni, anche nel 2026 bisognerà presentare la domanda tramite il servizio telematico dell?INPS.
Ricordiamo che oggi la domanda può essere presentata da chi ha già compiuto 80 anni, oppure dal primo giorno del mese in cui viene raggiunto il requisito anagrafico.
bene inoltre segnalare che la prestazione viene erogata con due pagamenti distinti: la quota fissa viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell?indennità di accompagnamento.
Mentre quella integrativa, cioè l?assegno di assistenza, viene liquidata tramite la procedura automatizzata del servizio "Prestazione Universale?.