Dalla bozza della Manovra di Bilancio 2026 non arrivano buone notizie per i contribuenti che sperano di usufruire di bonus edilizi nel prossimo anno.
Nel testo licenziato recentemente dal Consiglio dei ministri (CdM) solo alcuni bonus sono presenti, e dunque riconfermati per il prossimo anno, mentre altri risultano assenti, e quindi (forse) non più disponibili a partire dal 1 gennaio.
Vediamo quindi quale potrebbe essere il destino dei principali bonus edilizi nel 2026, sulla base di quanto emerso dalla bozza di Manovra.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Missione Casa.
Bonus edilizi, confermati per il 2026 bonus ristrutturazioni ed Ecobonus
Secondo le informazioni trapelate dal CdM, il pacchetto dei rinnovi dovrebbe comportare un impegno complessivo di poco superiore ai due miliardi, distribuiti su dieci anni di recupero fiscale.
Una dote finanziaria che permetterebbe la riconferma di diverse agevolazioni. Infatti stando a quanto riportato all'articolo 9 della bozza di Manovra, risultano presenti tra i promossi nel 2026 due bonus in particolare: quello per le ristrutturazioni e l?Ecobonus.
In entrambi i casi, le percentuali della detrazione saranno al 50% per le prime case, e al 36% per le seconde case, con il declassamento rispettivamente al 36% e al 30% rimandato al 2027.
Viene inoltre riconfermato per questi bonus il massimale di spesa pari a 96mila euro ad appartamento (comprensivo degli eventuali interventi sulle pertinenze).
Ricordiamo che i lavori ammessi per questi bonus sono tutti elencati sulla guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate, e vanno dalla sostituzione degli infissi, all'acquisto di climatizzatori, fino al rifacimento di impianti elettrico o idraulico.
Bonus edilizi, riconfermati per il 2026 anche il bonus mobili ed elettrodomestici
Sempre secondo l?articolo 9 della bozza, sembra confermato anche il Bonus mobili e grandi elettrodomestici.
Per chi non se la ricordasse, la misura prevede una detrazione del 50%, fino a un massimo di 5mila euro, sulle spese relative all?acquisto di arredi o elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, l?acquisto deve riguardare dispositivi di classe non inferiore alla A per i forni, alla E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, e alla F per frigoriferi e congelatori.
Attenzione, però: la detrazione spetta solo per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio avviati dal 1 gennaio dell?anno precedente a quello dell?acquisto.

Bonus edilizi, che fine hanno fatto Superbonus e bonus barriere architettoniche?
Oltre a quanto riportato, non risultano ulteriori indicazioni per quanto riguarda la riconferma di altre agevolazioni, come il Superbonus e il bonus barriere architettoniche. Il che fa temere il peggio per queste misure.
A meno che il Governo non faccia marcia indietro e modifichi ulteriormente la bozza di Manovra, forse toccherà dire addio nel 2026 al Superbonus e al bonus barriere architettoniche.
Ma non al Superbonus previsto per gli interventi sugli immobili situati nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma e in stato di emergenza.
Secondo quanto previsto dall?articolo 4 del DL n. 95/2025, nel 2026 si potrà utilizzare il Superbonus per questi lavori, con tanto di aliquota al 110% e possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Nonostante la loro assenza nella bozza, non è escluso che queste agevolazioni possano essere reinserite nel corso dell?iter legislativo. Pertanto, occhi puntati nei prossimi giorni su come si evolverà la Legge di Bilancio.