Il Bonus ISCRO 2025, acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è tornato anche per quest’anno come sostegno pensato per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che si trovano a dover affrontare un calo improvviso del reddito. Si tratta di un aiuto mensile che può arrivare fino a 800 euro per un periodo massimo di sei mesi, con l’obiettivo di garantire una forma di tutela a chi, pur non essendo dipendente, vive una fase di difficoltà economica.
Dopo l’introduzione sperimentale nel triennio 2021-2023, il Bonus ISCRO è stato reso strutturale a partire dal 2024 e rappresenta oggi una delle misure più attese dal mondo delle partite IVA. Tuttavia, per ottenere l’indennità, è fondamentale rispettare una serie di requisiti precisi e presentare la domanda entro la scadenza del 31 ottobre 2025.
Ma chi ha diritto al Bonus ISCRO nel 2025? Come si presenta la domanda online sul portale INPS? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di RadioUci Redazione su cos'è il Bonus Iscro.
Chi può ottenere il Bonus ISCRO 2025
Il Bonus ISCRO 2025 è destinato ai lavoratori autonomi che, nell’anno precedente alla domanda, hanno subito una riduzione significativa del proprio reddito. L’INPS ha definito criteri precisi per individuare i beneficiari: possono accedervi soltanto coloro che sono iscritti alla Gestione Separata, che non percepiscono altre prestazioni previdenziali dirette, come pensioni o indennità di disoccupazione, e che non ricevono l’Assegno di Inclusione durante i mesi di erogazione.
Inoltre, è necessario che il richiedente abbia una partita IVA attiva da almeno tre anni e che sia in regola con tutti i versamenti contributivi. Il reddito dell’anno precedente non deve superare 12.000 euro, cifra che viene aggiornata annualmente secondo l’indice ISTAT, e deve risultare inferiore al 70% rispetto alla media dei due anni precedenti.
Il Bonus ISCRO non è compatibile con altre misure come NASpI, DIS-COLL, ALAS o con indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo. Anche chi ricopre incarichi politici o elettivi retribuiti non può accedere al beneficio.
Come fare domanda per il Bonus ISCRO 2025 entro il 31 ottobre
La domanda per il Bonus ISCRO 2025 può essere presentata esclusivamente in modalità telematica entro il 31 ottobre. L’accesso al servizio avviene attraverso il portale INPS, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, è possibile compilare la richiesta seguendo la procedura guidata nella sezione dedicata alla “Gestione Separata – ISCRO”.
Chi non ha dimestichezza con i servizi online può contattare il Contact Center INPS chiamando l’803 164 da rete fissa o il 06 164 164 da rete mobile. In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati o agli intermediari convenzionati, che offrono assistenza nella compilazione e nell’invio della domanda.
Una volta trasmessa la richiesta, l’INPS avvia la fase di verifica incrociata con l’Agenzia delle Entrate, controllando la regolarità contributiva e i redditi dichiarati. Solo dopo tale verifica l’ente conferma l’ammissione al beneficio e stabilisce l’importo esatto spettante al lavoratore autonomo.
Requisiti, importi e durata
Il Bonus ISCRO 2025 prevede un’erogazione per sei mensilità consecutive, a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. L’importo mensile varia da 250 a 800 euro, calcolato sulla base del 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti, rapportato su base semestrale.
Per fare un esempio pratico, se un lavoratore ha dichiarato 6.000 euro nel 2021 e 5.000 euro nel 2022, la media è pari a 5.500 euro. Su base semestrale, il reddito di riferimento è di 2.750 euro, e il 25% corrisponde a 687,50 euro al mese. L’importo viene poi adeguato ogni anno in base alla variazione ISTAT dei prezzi al consumo.
Il diritto al Bonus decade automaticamente in caso di cessazione della partita IVA, ottenimento di una pensione diretta o iscrizione ad altre forme di previdenza obbligatoria. Lo stesso accade se, durante il periodo di fruizione, il beneficiario diventa titolare dell’Assegno di Inclusione.