Bonus mamme lavoratrici, nel 2026 sarà potenziato: cosa cambia e a chi spetta

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 09/10/2025 10:15

Bonus mamme lavoratrici, nel 2026 sarà potenziato: cosa cambia e a chi spetta

Confermato il bonus mamme lavoratrici anche per il 2026.

Come indicato nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpff), l’integrazione al reddito sarà rinnovata anche per il prossimo anno.

Ma non solo: l’incentivo da 40 euro per le madri lavoratrici verrà addirittura riproposto in una versione "potenziata”.

Vediamo dunque cosa cambia rispetto al 2025 e chi potrà presentare domanda a partire dal 2026.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Studio associato Porelli - consulenza del lavoro.

Bonus mamme lavoratrici, nel 2026 sarà potenziato: cosa significa

Secondo quanto riportato nel documento licenziato dal Consiglio dei Ministri, "al fine di confermare il proprio supporto alla partecipazione e occupazione femminile, nonché alla crescita della natalità, è stata disposta un'integrazione di reddito mensile di 40 euro destinata alle madri lavoratrici nel 2025. Tale misura sarà confermata e potenziata".

Per "potenziata" si intende che il bonus dovrebbe ricevere nel 2026 una dotazione economica più ampia rispetto agli anni precedenti.

Come ricorda SKY TG24, il bonus aveva previsto uno stanziamento iniziale di 300 milioni di euro, poi appunto "potenziato" a giugno con ulteriori 180 milioni, grazie all’intervento della ministra del Lavoro Marina Calderone. Le risorse totali sono così salite a 480 milioni di euro.

Per il 2026 non è ancora stato reso noto l’importo esatto del nuovo "potenziamento", ma le stime parlano di un fondo che potrebbe superare i 500 milioni di euro.

In questo modo, sempre più lavoratrici potranno accedere a un bonus che, fin dal suo lancio, mira a stimolare la natalità. Un obiettivo cruciale in un Paese dove il calo demografico resta una delle principali preoccupazioni.

Secondo il rapporto "Education at a glance 2025” dell’OCSE, tra il 2013 e il 2023 l’Italia ha registrato un calo del 25% dei bambini tra 0 e 4 anni, e si stima un calo del 3% tra il 2023 e il 2033.

Bonus mamme lavoratrici: cosa cambia e a chi spetta nel 2026

Da quanto trapelato finora, l’impianto generale della misura rimarrà invariato, anche per quanto riguarda gli importi e la platea beneficiaria.

Pertanto, il bonus continuerà a consistere in un’integrazione mensile di 40 euro, corrisposta in un unico versamento annuale a fine anno.

Potranno beneficiarne le donne con un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui, purché risultino dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato, oppure lavoratrici autonome o libere professioniste. Restano invece escluse le lavoratrici domestiche.

Anche nel 2026 sarà necessario avere almeno 2 figli a carico per avere accesso al bonus: in tal caso, l’integrazione è riconosciuta fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Situazione diversa per le madri con tre o più figli, che invece potranno riceverlo fino al diciottesimo anno del più giovane.

Bonus mamme lavoratrici: come richiederlo nel 2026

Salvo nuove disposizioni, anche nel 2026 per ottenere il beneficio sarà necessario presentare la domanda online sul portale ufficiale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

All’interno della domanda sarà necessario indicare i codici fiscali dei figli, seguendo le istruzioni che l’Istituto fornirà con apposita circolare. Le lavoratrici autonome dovranno attenersi a procedure analoghe e restare aggiornate tramite le comunicazioni INPS.

Ricordiamo che il bonus non concorre alla formazione del reddito, essendo esente da imposte e contributi.

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »