Bonus mobili prorogato al 2026: cosa cambia rispetto a oggi e come richiederlo

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 14/11/2025 10:15

Bonus mobili prorogato al 2026: cosa cambia rispetto a oggi e come richiederlo

Salvo inversioni a U da parte del Governo, il bonus mobili resterà in vigore anche oltre il 31 dicembre 2025.

Ora all'esame del Parlamento, la bozza della Manovra di Bilancio conferma infatti la proroga dell?agevolazione anche per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati quest'anno, purché sempre collegati a precisi interventi di ristrutturazione.

Vediamo però cosa cambia rispetto a quanto disposto per quest'anno, e come richiedere il bonus mobili nel 2026.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Missione Casa.

Bonus mobili prorogato al 2026: cosa cambia rispetto a oggi

Stando all'articolo 9 della bozza di Manovra, i principali bonus legati alle ristrutturazioni edilizie, come l?Ecobonus e il bonus ristrutturazione, saranno confermati anche per il prossimo anno con le stesse regole in vigore nel 2025.

Lo stesso vale anche per il bonus mobili, ma con una sola eccezione: per usufruirne anche nel 2026, le spese dovranno essere sostenute entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Per il resto, la misura rimarrà invariata. Anche nel 2026 il bonus mobili consisterà in una detrazione IRPEF del 50%, calcolata su un tetto massimo di spesa pari a 5.000 euro, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo.

L?agevolazione continuerà a riguardare l?acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Ricordiamo che per poter accedere al bonus è necessario che gli interventi siano stati iniziati "a partire dal 1 gennaio dell?anno precedente a quello dell?acquisto dei mobili e degli elettrodomestici?, come specifica l?Agenzia delle Entrate sul sito dedicato all?agevolazione.

A questo proposito, occorrerà dimostrare la data di inizio dei lavori tramite abilitazioni amministrative o, se prevista, comunicazione preventiva all?ASL. In assenza di obblighi formali, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante la data di avvio dell?intervento.

Bonus mobili, come funziona nel 2026

Il funzionamento del bonus mobili 2026 è sostanzialmente analogo a quello già previsto per l?anno in corso.

L?agevolazione consente di portare in detrazione le spese sostenute per l?acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi destinati ad arredare un immobile oggetto di lavori edilizi.

Tra i beni ammessi rientrano ad esempio letti, divani, tavoli, librerie, materassi e apparecchi di illuminazione, purché di nuova produzione. Restano invece esclusi dal beneficio porte, pavimentazioni, tende e complementi d?arredo non espressamente indicati nella guida ufficiale dell'Agenzia.

Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, rientrano nel bonus forni, lavatrici e altre apparecchiature, a condizione che rispettino specifici requisiti di efficienza energetica: almeno classe A per i forni, classe E per lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie, e classe F per frigoriferi e congelatori.

Passando ai lavori ammessi, per ottenere il bonus è necessario che sull?immobile siano stati effettuati specifici interventi edilizi, come manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi. Nel caso dei condomini, invece, il bonus spetta anche in caso di manutenzione ordinaria delle parti comuni.

Bonus mobili, come richiederlo nel 2026

Come quest'anno, il bonus mobili sarà accessibile anche nel 2026 sotto forma di detrazione fiscale e potrà essere richiesto attraverso la dichiarazione dei redditi, utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi.

Pure nel 2026 potranno beneficiarne non solo i proprietari, ma anche gli usufruttuari, gli affittuari, i soci di cooperative e i familiari conviventi che abbiano sostenuto le spese. indispensabile però che la persona che effettua il pagamento dei mobili sia la stessa che ha sostenuto le spese per i lavori di ristrutturazione.

Per quanto riguarda i pagamenti, occorrerà utilizzare mezzi tracciabili, come bonifico bancario o postale (con indicazione della causale e dei codici fiscali) oppure carta di credito o di debito. Così come quest'anno, anche nel 2026 non saranno ammessi pagamenti in contanti o con assegni.

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