C?è ancora tempo per ottenere il bonus nido, il contributo economico dell?INPS dedicato alle famiglie con bambini piccoli.
Non troppo, però: resta poco più di un mese per presentare la domanda relativa all?anno in corso, per questo è meglio muoversi subito per non rischiare di perdere l?agevolazione.
Ecco quindi come richiederlo, quali requisiti sono necessari e quali novità bisogna conoscere quest?anno.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.
Bonus nido 2025: come richiederlo prima della scadenza
C'è tempo fino al 31 dicembre per fare domanda per il bonus nido 2025, appunto poco più di un mese (salvo eventuale esaurimento dei fondi disponibili).
Per non perdere l'occasione di ottenere un contributo da minimo 1.500 euro annui, conviene fin da subito presentare domanda online attraverso il portale dell'INPS.
Partendo dalla base, prima occorre accedere al sito INPS con SPID, CIE o CNS, e poi cercare il servizio "Bonus Asilo Nido e forme di supporto presso la propria abitazione?, e infine compilare la domanda inserendo i dati richiesti.
Inoltre, è necessario allegare la documentazione delle rette versate o la certificazione medica rilasciata dal pediatra se si richiede anche l'assistenza domiciliare.
Come precisa l'INPS sul sito ufficiale, il contributo "è erogato mensilmente al massimo per undici mensilità per anno solare e, in ogni caso, non può essere superiore al valore della retta". Inoltre, "non è cumulabile con le detrazioni fiscali per la frequenza asili nido".

Bonus nido 2025: quali sono i requisiti e a chi spetta
Principale requisito per accedere al bonus nido 2025 è quello di essere un genitore (residente in Italia) di un bambino (naturale, adottivo o affidatario) con età inferiore a tre anni.
Altro requisito (ma non troppo importante) è quello di avere un ISEE minorenni in corso di validità. L'attestazione non è infatti obbligatoria per presentare la domanda: il contributo viene comunque erogato, solo nella misura minima di 1.500 euro annui.
Se si vuole beneficiare di un importo maggiore, occorre presentare l'ISEE in questione assieme alla domanda.
Ricordiamo che il bonus nido spetta alle famiglie con figli di età inferiore a tre anni e che frequentano un asilo nido pubblico o un asilo privato autorizzato.
Può essere richiesto anche per bambini che non possono frequentare l?asilo nido perché affetti da gravi patologie croniche certificate: in tal caso, si parla di "contributo per supporto presso la propria abitazione".
Bonus nido 2025: le principali novità di quest'anno
Passando ora alle novità, tra le principali segnaliamo l?ampliamento delle strutture educative ammesse, come riporta la Circolare INPS 123/2025.
In breve, oltre ai tradizionali asili nido pubblici e privati, sono ammessi al bonus anche i micronidi per bambini dai 3 ai 36 mesi, le sezioni primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi e i servizi integrativi come spazi gioco, servizi educativi domiciliari e centri per bambini e famiglie.
Rimangono invece esclusi i centri per bambini molto piccoli accompagnati da un adulto, i servizi ricreativi e le attività di pre-scuola e post-scuola.
Sempre la medesima Circolare INPS riferisce di un'ulteriore novità: dal 1 gennaio 2026, le domande accolte per il bonus nido "producono effetti per l?anno solare di riferimento e per gli anni successivi fino al mese di agosto dell?anno del compimento dei 3 anni di età del bambino, fermo restando la permanenza degli altri requisiti".
Pertanto, negli anni solari successivi a quello di presentazione della domanda, "il richiedente deve accedere al servizio per prenotare le risorse finanziarie relative al nuovo anno".