Bonus scuole paritarie fino a 1500 euro: cosa sappiamo del contributo, e a chi spetta

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 24/12/2025 10:15

Bonus scuole paritarie fino a 1500 euro: cosa sappiamo del contributo, e a chi spetta

Ormai manca soltanto il voto della Camera affinché la Manovra di bilancio diventi legge, confermando così l?intero pacchetto di misure previste.

Compreso il nuovo bonus per le scuole paritarie, un incentivo pensato per sostenere le famiglie con redditi medio-bassi e rafforzare il principio della libertà di scelta educativa.

Con una dote di 20 milioni di euro per il 2026, la misura è rivolta ai nuclei familiari che scelgono di iscrivere i figli a una scuola paritaria, a condizione che vengano rispettati specifici requisiti previsti dalla norma.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Luisa Treccani.

Bonus scuole paritarie fino a 1500 euro: come funziona

Presentato a novembre con un emendamento alla Manovra di bilancio, il bonus consiste in un contributo economico che può arrivare fino a 1.500 euro per studente.

Obiettivo di questo bonus (almeno sulla carta) è quello di alleggerire i costi sostenuti dalle famiglie che scelgono le scuole paritarie, istituti che, a differenza delle scuole statali, prevedono il pagamento di una retta a carico dei genitori.

Una retta non proprio economica. Come evidenziato tempo fa da Il Sole 24 Ore, la retta media annua oscilla tra i 3 e i 4 mila euro, con punte che possono raggiungere 9-10 mila euro in alcuni istituti.

C'è da dire però che, se per le famiglie l?iscrizione a una scuola paritaria comporta un impegno economico significativo, lo stesso non vale per le finanze pubbliche.

Secondo i dati del MIUR, l'esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio superiore ai 6 miliardi di euro l?anno, dato che i contributi pubblici riconosciuti a queste scuole sono nettamente inferiori rispetto a quelli previsti per le statali.

Quindi, sì, il bonus punta non solo a sostenere le famiglie economicamente più fragili e a tutelare la libertà di scelta educativa riconosciuta dalla Costituzione (articoli 30 e 33), ma anche a contenere la spesa pubblica.

Bonus scuole paritarie fino a 1500 euro: a chi spetta e quali sono i requisiti

Vista la dote contenuta (20 milioni di euro per il 2026) e la cifra massima di 1500 euro, soltanto poco più di 13 mila famiglie potranno beneficiare di questo bonus, nel caso in cui l?importo venga riconosciuto nella misura massima.

Tutte famiglie che dovranno avere un ISEE in corso di validità fino a 30mila euro, una soglia che, secondo l'Osservatorio ISEE dell'INPS, riguarda una platea di 9 milioni di contribuenti in Italia.

Inoltre, queste famiglie dovranno avere figli iscritti alla scuola secondaria di primo grado, oppure al primo biennio delle scuole superiori, o già frequentanti una scuola paritaria negli stessi livelli di istruzione (escluse quindi le scuole primarie e l?intero triennio finale delle superiori).

Oltre a ciò, non si sa molto altro del bonus, se non che sarà erogato nei limiti delle risorse disponibili e secondo criteri che dovranno essere definiti dai decreti attuativi. Solo con i provvedimenti successivi sarà possibile capire nel dettaglio modalità, tempistiche e procedure di richiesta.

Bonus scuole paritarie e non solo: in arrivo anche il bonus libri scolastici

Oltre al bonus scuole paritarie è in dirittura di arrivo anche il bonus libri scolastici.

Finanziato sempre con un fondo da 20 milioni di euro a partire dal 2026 (ma ripartito tra i Comuni), il bonus ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie nelle spese per l?acquisto dei libri di testo, anche in formato digitale.

Come il bonus per le scuole, anche questo contributo è destinato ai nuclei familiari con ISEE fino a 30 mila euro, ma solo con figli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado.

inoltre necessario non essere titolari di altre forme di sostegno pubblico riconosciute per la stessa finalità.

Come per le altre misure inserite in Manovra, modalità operative, criteri di accesso e tempi di erogazione saranno definiti successivamente attraverso un decreto attuativo dedicato.

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