BOT, nuova asta del MEF il 12 novembre 2025: calendario, caratteristiche e opportunità per gli investitori

Benna Cicala Benna Cicala - 08/11/2025 08:52

BOT, nuova asta del MEF il 12 novembre 2025: calendario, caratteristiche e opportunità per gli investitori

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova asta di BOT, i Buoni Ordinari del Tesoro, prevista per martedì 12 novembre 2025. L’appuntamento rientra nel piano di finanziamento della Manovra 2026 e interessa sia gli operatori istituzionali che i risparmiatori privati. I BOT, titoli a breve scadenza e a basso rischio, continuano a essere una delle opzioni più scelte da chi vuole proteggere il capitale e ottenere un rendimento certo, soprattutto in un contesto di tassi ancora elevati.

L’asta riguarderà BOT a 12 mesi, offerti a sconto e rimborsati alla pari alla scadenza. Il rendimento sarà determinato dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso, un meccanismo che garantisce chiarezza e semplicità per ogni tipo di investitore.

Ma quali sono le caratteristiche dell’emissione del 12 novembre? Come si svolgerà l’asta gestita dalla Banca d’Italia e quali sono le scadenze da segnare in agenda? E soprattutto, conviene ancora puntare sui BOT nel 2025? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su cosa sono i titoli di stato e come funzionano.

BOT in asta il 12 novembre 2025: tutte le caratteristiche tecniche

Il MEF ha comunicato che il 12 novembre 2025 si terrà una nuova emissione di BOT annuali, con scadenza il 13 novembre 2026 e regolamento il 14 novembre. L’importo offerto ammonta a 8,5 miliardi di euro, mentre il codice ISIN sarà attribuito nei giorni precedenti l’asta. Si tratta della prima tranche di una nuova serie, destinata a sostituire i BOT in scadenza lo stesso giorno per un ammontare complessivo di 8,25 miliardi di euro.

L’asta seguirà il tradizionale sistema competitivo, con le richieste presentate dagli operatori in termini di rendimento. Ciò consente al mercato di determinare il tasso in modo trasparente, in base alla domanda e all’offerta. Ogni titolo potrà essere sottoscritto per un importo minimo di 1.000 euro, rendendo l’investimento accessibile anche ai piccoli risparmiatori.

Il Tesoro ha inoltre chiarito che, non essendoci particolari esigenze di cassa, non sarà collocato alcun BOT trimestrale. L’offerta supplementare, riservata agli operatori che hanno partecipato all’asta ordinaria, sarà pari al 10% dell’ammontare nominale offerto.

Alla data del 31 ottobre 2025, la circolazione totale dei BOT era pari a oltre 134 miliardi di euro, di cui circa 107 miliardi relativi ai titoli annuali. Un dato che conferma la fiducia costante del mercato verso i Buoni Ordinari del Tesoro, anche in una fase economica complessa.

Il calendario ufficiale della nuova asta del MEF

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso il calendario dettagliato per la nuova asta BOT del 12 novembre 2025, scandendo con precisione tutte le tappe operative.
Le prenotazioni da parte del pubblico attraverso banche e intermediari dovranno avvenire entro l’11 novembre, mentre la presentazione delle domande in asta è fissata alle ore 11:00 del 12 novembre.

La fase successiva riguarda il collocamento supplementare, che si chiuderà alle ore 15:30 del 13 novembre. Infine, il 14 novembre 2025 è prevista la data di regolamento, momento in cui i titoli entreranno ufficialmente in circolazione.

Da quel giorno, i BOT potranno essere scambiati anche sul mercato secondario, consentendo agli investitori di liquidare l’investimento in anticipo se necessario. Questa flessibilità, unita alla garanzia dello Stato italiano, continua a rendere i BOT uno strumento di riferimento per chi desidera una gestione del risparmio sicura e prevedibile.

Perché i BOT restano un investimento interessante nel 2025

In un periodo in cui i tassi BCE restano elevati e la volatilità dei mercati pesa sulle scelte di investimento, i BOT si confermano un’opzione solida per chi punta alla stabilità e a un rendimento certo nel breve periodo. Essendo titoli zero coupon, non prevedono cedole periodiche ma offrono un guadagno derivante dal differenziale tra prezzo di acquisto e rimborso.

Un altro vantaggio importante riguarda la fiscalità agevolata: gli interessi dei BOT sono soggetti a un’imposta del 12,5%, molto più favorevole rispetto ad altri strumenti finanziari. Inoltre, non sono soggetti all’imposta di successione, rendendoli adatti anche a una pianificazione patrimoniale di lungo periodo.

Il MEF, con la nuova asta del 12 novembre, mira a soddisfare sia le esigenze di finanziamento dello Stato sia quelle degli investitori che cercano un porto sicuro. Con un rendimento che si mantiene competitivo e un rischio praticamente nullo, i BOT rimangono una delle soluzioni più utilizzate per gestire la liquidità in modo intelligente.

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