BTP, 4 nuovi titoli di Stato all'asta Mef il 13 novembre 2025: ecco le caratteristiche e il calendario

Benna Cicala Benna Cicala - 11/11/2025 09:15

BTP, 4 nuovi titoli di Stato all'asta Mef il 13 novembre 2025: ecco le caratteristiche e il calendario

Prosegue l’attività del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel collocamento dei titoli di Stato italiani. Dopo i BOT, arriva una nuova tornata di BTP prevista per il 13 novembre 2025, con quattro emissioni che coprono diverse scadenze, dai 3 ai 30 anni.
Si tratta di un appuntamento importante non solo per gli investitori istituzionali, ma anche per i risparmiatori interessati a strumenti sicuri e con rendimenti sempre più competitivi.

L’asta sarà condotta con meccanismo marginale, ovvero con prezzo e quantità stabiliti in modo discrezionale dal MEF, una formula che consente al Tesoro di calibrare meglio l’offerta rispetto alla domanda di mercato.
Ma quali sono le caratteristiche dei nuovi BTP messi in asta? E come funziona il calendario ufficiale per la prenotazione e il regolamento dei titoli? Scopriamo nel dettaglio i rendimenti previsti, le scadenze e le modalità di partecipazione.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su cosa sono i titoli di Stato.
 

Le caratteristiche dei nuovi BTP di novembre 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato l’emissione di quattro BTP che coprono un orizzonte temporale molto ampio, dai 3 ai 30 anni, per un valore complessivo massimo di 8 miliardi di euro.
I titoli si differenziano per durata e cedola, offrendo rendimenti che si adattano a profili di investimento diversi.

Il BTP a 3 anni, con scadenza gennaio 2029, prevede una cedola lorda annua del 2,35%. È un titolo pensato per chi cerca una durata contenuta e una buona protezione contro le oscillazioni di mercato. Il regolamento delle sottoscrizioni è fissato al 17 novembre e il MEF ha previsto un importo complessivo fino a 3,5 miliardi di euro.

Più orientato al medio periodo è il BTP a 7 anni, disponibile in due diverse tranche, entrambe con cedola del 3,25% e scadenze tra il 2032 e il 2033. Si tratta di titoli adatti a chi vuole puntare su un orizzonte temporale intermedio, approfittando di un rendimento che resta competitivo nel contesto europeo.

Infine, il protagonista di lungo periodo è il BTP trentennale, con scadenza ottobre 2055 e cedola lorda del 4,65%. Una scelta per investitori orientati al lungo termine, che desiderano un flusso cedolare stabile e maggiore remunerazione nel tempo.

Nel complesso, la struttura delle aste mostra come il MEF stia continuando a puntare su una strategia bilanciata tra scadenze brevi, medie e lunghe, mantenendo al contempo un’offerta diversificata per attrarre sia operatori professionali che risparmiatori privati.

Come partecipare all’asta del MEF e le scadenze operative

Il calendario operativo del collocamento è già definito nei dettagli. I risparmiatori che intendono prenotare i propri titoli dovranno farlo entro lunedì 12 novembre 2025, rivolgendosi alle banche, agli uffici postali o ai promotori finanziari autorizzati.

Gli operatori istituzionali, invece, avranno tempo fino alle ore 11:00 di giovedì 13 novembre per presentare le loro offerte in asta. Le domande dovranno essere formulate in multipli di 500.000 euro e ogni operatore potrà inviare fino a cinque proposte distinte.

Il MEF manterrà la facoltà di modulare le quantità assegnate, riducendole o annullandole in caso di condizioni di mercato non favorevoli.
Dopo l’asta principale, sarà prevista una fase supplementare entro le 15:30 del 14 novembre, dedicata agli operatori che hanno partecipato alla prima fase, mentre il regolamento definitivo — cioè il trasferimento effettivo dei titoli — è fissato per lunedì 17 novembre 2025.

Perché i BTP restano centrali nelle strategie di investimento italiani

Negli ultimi anni i BTP sono tornati al centro dell’interesse sia dei piccoli risparmiatori che degli investitori professionali. Le ragioni sono molteplici: rendimenti più alti rispetto al recente passato, cedole fisse che offrono stabilità in un contesto di incertezza e la solidità dell’emittente, lo Stato italiano.

Inoltre, con l’attenzione crescente verso i titoli a medio e lungo termine, molti cittadini stanno riscoprendo i BTP come forma di investimento complementare ai conti deposito e ai fondi obbligazionari.
Le emissioni regolari del MEF rappresentano un’occasione per diversificare il portafoglio mantenendo una componente a basso rischio, mentre la varietà di scadenze permette di costruire strategie personalizzate in base ai propri obiettivi finanziari.


 

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