Con l’avvicinarsi della nuova dichiarazione dei redditi, l’INPS torna a richiamare l’attenzione dei pensionati e di chi riceve prestazioni previdenziali su un adempimento ormai diventato annuale: la comunicazione dei figli a carico per la CU 2026. Un passaggio che, a prima vista, può sembrare puramente formale ma che in realtà incide direttamente sul calcolo delle detrazioni fiscali e, di conseguenza, sulla corretta predisposizione della Certificazione Unica e della successiva dichiarazione dei redditi precompilata.
Dal 15 ottobre 2025 sarà possibile inviare la dichiarazione online, seguendo le nuove istruzioni diffuse dall’Istituto con il messaggio n. 2916. Ma chi deve effettuare l’invio? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Pensioni e Aggiornamenti sugli importi di novembre 2025.
CU 2026: obbligo di comunicazione dei figli a carico
Ogni anno l’INPS invita i pensionati e i percettori di prestazioni previdenziali a dichiarare i familiari fiscalmente a carico. L’adempimento non riguarda solo chi intende usufruire delle detrazioni, ma anche chi sceglie di rinunciarvi, in tutto o in parte, oppure di chiedere l’applicazione di un’aliquota più elevata sugli scaglioni di reddito.
La comunicazione dei figli a carico diventa indispensabile anche in presenza dell’Assegno Unico Universale. Infatti, come ricordato dall’Agenzia delle Entrate e ripreso dall’INPS, i figli vanno indicati comunque nella CU 2026, anche se non si percepisce più la classica detrazione per carichi di famiglia. L’inserimento permette infatti di tracciare correttamente le spese sostenute per i figli e di consentire all’Agenzia di attribuire in modo automatico i benefici fiscali nella dichiarazione precompilata.
Non rispettare questo passaggio non comporta sanzioni, ma espone a conseguenze indirette: senza una comunicazione aggiornata, l’INPS applicherà in automatico le aliquote fiscali standard, con il rischio che il contribuente si ritrovi con un calcolo delle detrazioni incompleto o non corrispondente alla realtà familiare.
Come e quando inviare la comunicazione per la CU 2026
Il calendario è ormai definito. Dal 15 ottobre 2025 sarà possibile trasmettere le dichiarazioni online accedendo al portale istituzionale INPS. Il servizio da utilizzare è quello già conosciuto con il nome “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”.
Il sistema è pensato per semplificare la vita dei pensionati: non serve recarsi agli sportelli, ma basta autenticarsi con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE o CNS) e compilare il modulo dedicato. All’interno del form vanno indicati i dati anagrafici e fiscali dei figli a carico, oltre all’eventuale scelta di rinunciare alle detrazioni.
In mancanza di invio, come chiarito dall’INPS, l’Istituto agirà comunque come sostituto d’imposta, applicando le regole generali. Tuttavia, l’assenza di comunicazione può portare a un risultato fiscale meno vantaggioso e, in alcuni casi, a dover correggere la dichiarazione con rettifiche successive.
Perché la comunicazione incide su detrazioni e dichiarazione precompilata
La comunicazione annuale non è un semplice adempimento burocratico. La presenza dei figli a carico, infatti, incide direttamente sul quadro delle detrazioni e contribuisce alla corretta elaborazione della Certificazione Unica. Ma non solo: i dati raccolti dall’INPS vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate, che li utilizza per completare la dichiarazione dei redditi precompilata.
In questo modo le spese sostenute per i figli, come quelle scolastiche o mediche, vengono attribuite al nucleo familiare corretto, senza che il contribuente debba intervenire manualmente. Un passaggio che garantisce precisione, ma che funziona solo se la comunicazione viene trasmessa nei tempi giusti.
Il messaggio INPS richiama anche un aspetto che spesso viene trascurato: i figli vanno comunicati pure quando non danno più diritto alla detrazione classica, perché si percepisce già l’Assegno Unico Universale o perché hanno superato i limiti di età previsti dal TUIR. Una precisazione utile, che evita fraintendimenti e riduce il rischio di errori nella compilazione dei modelli fiscali.
In definitiva, la comunicazione dei figli a carico per la CU 2026 si conferma un tassello fondamentale per garantire la correttezza dei dati fiscali e beneficiare delle agevolazioni previste.