Isee 2026, nuova riforma in arrivo: cosa cambia per i Bonus Famiglia

Benna Cicala Benna Cicala - 09/10/2025 07:45

Isee 2026, nuova riforma in arrivo: cosa cambia per i Bonus Famiglia

L’Isee è da anni la bussola che orienta l’accesso ai Bonus Famiglia e a numerosi sostegni economici. Ma allo stesso tempo si è trasformato in un freno, perché gli aiuti ricevuti spesso finiscono per far aumentare il valore dell’indicatore, riducendo altri benefici. Una contraddizione che il Governo intende superare con la riforma dell’Isee 2026, già annunciata dalla ministra Eugenia Roccella e attesa in Legge di Bilancio.

L’obiettivo è semplice: rafforzare la natalità e sostenere davvero le famiglie, senza più costringerle a scegliere tra un bonus e l’altro. Ma cosa cambierà nel calcolo dell’Isee 2026? Quali novità riguarderanno i Bonus Famiglia più richiesti, dall’Assegno Unico al Bonus Mamme? E quali altre ipotesi sono in discussione per ridisegnare le regole di accesso? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Business Online su le conferme alle modifiche dell'Isee 2026.

Isee 2026 e Bonus Famiglia: stop agli aiuti che si annullano

Il dibattito sull’Isee 2026 nasce dalla volontà di eliminare un paradosso evidente. Lo Stato riconosce benefici come il Bonus Mamme o l’Assegno Unico, ma quegli stessi aiuti finiscono per incidere sul calcolo dell’indicatore e quindi ridurre altri sostegni. Una situazione che ha penalizzato soprattutto le famiglie numerose, spinte a scegliere se accettare un contributo rischiando però di perderne un altro.

Il Governo ha chiarito che la riforma andrà nella direzione opposta: ogni aiuto dovrà rafforzare gli altri, non ridurli. L’Isee 2026 sarà quindi aggiornato con regole che escluderanno dal calcolo diversi benefici economici. È un passo che segna un cambio di filosofia, perché l’accesso ai Bonus Famiglia non sarà più condizionato da un effetto boomerang che annulla in parte il sostegno.

Assegno Unico e Bonus Mamme, cosa cambia con l’Isee riformato

Il primo effetto concreto della riforma riguarda due pilastri del welfare familiare: Assegno Unico e Bonus Mamme. L’Assegno Unico, che rappresenta il sostegno principale per chi ha figli a carico, fino ad oggi subiva riduzioni se l’Isee cresceva anche a causa di altri aiuti. Con le nuove regole, invece, non sarà più penalizzato.

Un discorso simile riguarda il Bonus Mamme, l’esonero contributivo fino a 3.000 euro annui per le lavoratrici con almeno tre figli. Fino a ieri l’incentivo, aumentando il reddito netto, faceva crescere l’Isee e riduceva altri benefici. Dal 2026 non sarà più così: la misura diventerà pienamente compatibile con gli altri sostegni familiari.

Si tratta di un cambiamento che libera le famiglie dal timore di perdere qualcosa per aver ricevuto un altro aiuto. Per una famiglia media con tre figli e reddito intorno ai 30mila euro, l’effetto potrebbe tradursi in diverse centinaia di euro in più ogni anno.

Le altre novità in arrivo: prima casa, titoli di Stato e famiglie numerose

La riforma dell’Isee 2026 non si limita alla compatibilità dei bonus. Tra le ipotesi al vaglio c’è anche l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’indicatore, una proposta sostenuta da più forze politiche. L’idea è che l’abitazione principale non debba incidere sulla valutazione della condizione economica, perché non rappresenta una vera liquidità utilizzabile dalla famiglia.

Un altro punto riguarda i risparmi. Dal 2025, i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio fino a 50mila euro non rientrano già più nel calcolo dell’Isee. Una scelta che sarà confermata e che alleggerisce la posizione di molte famiglie con piccoli risparmi.

Infine, sul tavolo c’è la revisione della scala di equivalenza, cioè il meccanismo che pesa la composizione del nucleo familiare. L’obiettivo è valorizzare le famiglie più numerose, che oggi spesso si trovano in difficoltà nonostante gli incentivi. Le previsioni demografiche dell’Istat parlano chiaro: senza un sostegno strutturale alla natalità, nei prossimi 25 anni la popolazione italiana potrebbe ridursi di 4 milioni di persone.

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