Manovra 2026 tra bonus edilizi, condoni e ISEE: tutti i dossier aperti

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 27/11/2025 10:15

Manovra 2026 tra bonus edilizi, condoni e ISEE: tutti i dossier aperti

Edilizia, bonus, condoni e tanto altro: sono numerosi i dossier sul tavolo della Manovra di Bilancio 2026.

Tutti dossier che a breve saranno chiusi, visto che il Governo sta accelerando nella selezione degli emendamenti ritenuti ammissibili per la Manovra.

Vediamo allora a che punto sono i principali dossier e quali novità potrebbero emergere dalla Manovra.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Carlo Pagliai.

Manovra 2026, come cambiano i bonus edilizi dal prossimo anno

Partendo dai bonus per lavori e interventi su appartamenti e condomini, il testo approvato dal CDM prevede la proroga del bonus ristrutturazioni fino al 2026, con un?aliquota del 50% per la prima casa e del 36% per le seconde. Per entrambe le tipologie di immobili, il limite di spesa resta fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.

Questa disposizione riguarda non solo il bonus ristrutturazioni, ma anche altre agevolazioni edilizie come l?Ecobonus e il Sismabonus, entrambe confermate nella bozza di Manovra.

Attenzione però: la proroga vale solo per il 2026. Salvo ulteriori novità dall'Esecutivo, dal 2027 l?aliquota del 50% per la prima casa scenderà al 36%, mentre quella oggi al 36% per le seconde unità immobiliari calerà al 30%.

Per le altre agevolazioni, al momento, non sono previste nuove conferme. Come già stabilito dal testo licenziato, nel 2026 non dovrebbero essere disponibili né il bonus barriere architettoniche, né il Superbonus (tranne che per alcuni casi).

Manovra 2026, la novità del condono edilizio per i contribuenti

Negli ultimi giorni sono emersi diversi emendamenti alla Manovra che, a prima vista, sembrano suggerire un "maxi-condono? generalizzato.

In realtà, stando al portale Lavori Pubblici, gli emendamenti depositati guardano a diverse proposte: una riapertura controllata del condono datato 2003, una sanatoria per specifiche categorie di opere, una regolarizzazione basata sullo stato dei luoghi al 2003.

Nel primo caso si tornerebbe appunto al condono di oltre vent'anni fa, ma con la differenza che, stavolta, "i vincoli ostativi non sarebbero più quelli tradizionali, ma solo quelli che comportano inedificabilità assoluta". Perciò, tutte le altre situazioni, anche in presenza di vincoli più deboli, non costituirebbero un ostacolo insormontabile alla regolarizzazione.

Nel secondo caso, si punterebbe più che altro a una sanatoria straordinaria circoscritta a interventi minori: tettoie, portici, piccole pertinenze, balconi, logge, opere accessorie e altri lavori analoghi.

Infine, nel terzo caso, si andrebbe comunque verso una sanatoria, ma solo per opere che, seppur realizzate senza titolo o in difformità, "sarebbero state urbanisticamente conformi agli strumenti vigenti o adottati al 31 marzo 2003".

In pratica una specie di sanatoria per abusi "amministrativi?, ossia interventi che avrebbero potuto ottenere regolare autorizzazione, ma per cui non è mai stata richiesta.

Manovra 2026, dalla riforma ISEE alla cedolare secca: le novità a tema casa

Infine c?è la questione casa, con focus in particolare sul calcolo dell?ISEE e sulla cedolare secca per gli affitti.

Partendo dal fronte ISEE, già il testo approvato dal CDM conferma l?esclusione della prima casa dal calcolo dell?indicatore economico. In particolare, il patrimonio della prima abitazione non verrà più considerato se il valore catastale non supera 91.200 euro. A sua volta, il calcolo dell'ISEE prevederà l'adozione di una scala di equivalenza più favorevole per i nuclei con figli.

Per quanto riguarda la cedolare secca, in Manovra è stato introdotto un aumento dell?aliquota della cedolare per gli affitti brevi a vocazione turistica, che passa così dal 21% al 26%.

Come riporta l'AGI, sono stati presentati alcuni emendamenti che ne richiedono l?eliminazione, considerando l?impatto contenuto sui conti pubblici, pari a circa 100 milioni di euro annui.

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