Si avvicina sempre di più la scadenza per richiedere la pace contributiva: c'è tempo fino al 31 dicembre 2025 per presentare domanda all?INPS.
Parliamo di una misura che consente a chi la richiede di recuperare i periodi scoperti da contributi, in modo da migliorare la propria posizione pensionistica e garantirsi una pensione più ricca.
Ecco come presentare la domanda nei tempi previsti, quali sono i requisiti necessari e, soprattutto, quanto può costare l'adesione alla pace contributiva.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.
Come richiedere la pace contributiva entro il 31 dicembre
Come già accennato, la domanda per la pace contributiva deve essere presentata entro il 31 dicembre 2025.
La domanda può essere presentata online all?INPS tramite il servizio dedicato, oppure contattando il Contact center INPS ai numeri 803 164 da rete fissa o 06 164164 da mobile. In alternativa, ci si può rivolgere ai patronati o agli intermediari autorizzati.
Oltre che dal diretto interessato, la richiesta può essere effettuata anche dal superstite, da un parente entro il secondo grado o da un affine entro il secondo grado.
Anche il datore di lavoro può presentare domanda per conto del dipendente, "destinando, a tal fine, i premi di produzione spettanti al lavoratore stesso", precisa l'INPS sulla pagina ufficiale della misura.
Quali sono i requisiti per accedere alla pace contributiva nel 2025
Requisito principale per accedere alla pace contributiva è l'iscrizione presso uno dei regimi previdenziali previsti dalla normativa, a patto di non risultare titolari di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, né percettori odierni di un trattamento pensionistico diretto.
Nel caso in cui venga accertata la presenza di anzianità assicurativa maturata prima del 1 gennaio 1996, l?INPS annullerà d?ufficio il riscatto già effettuato e provvederà alla restituzione delle somme versate, senza però riconoscere maggiorazioni o interessi.
Per quanto riguarda la contribuzione, i periodi che possono essere riscattati devono essere successivi al 31 dicembre 1995 e anteriori al 1 gennaio 2024.
essenziale che tali periodi non siano soggetti a obbligo contributivo, e che non siano coperti da qualsiasi forma di contribuzione (obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto) in qualsiasi gestione.

Quanto costa la pace contributiva per la pensione
Rispetto ad altre forme di riscatto, nella pace contributiva il costo del riscatto è variabile, poiché viene determinato con il cosiddetto "meccanismo del calcolo a percentuale".
Per farla breve, alla base di calcolo dell'onere (corrispondente alla retribuzione imponibile ai fini contributivi nei 12 mesi che precedono la domanda), si applica l?aliquota contributiva vigente al momento della presentazione della domanda nella gestione presso cui si chiede il riscatto.
A titolo d'esempio, con una retribuzione annua di 20.000 euro da lavoro dipendente, applicando l?aliquota del 33%, l'onere da corrispondere per ogni anno di riscatto sarebbe di circa 6.600 euro. Poiché la pace contributiva consente di coprire fino a cinque anni, il costo complessivo sarebbe di circa 33.000 euro.
Ricordiamo che l?onere della pace contributiva può essere saldato in un?unica soluzione oppure rateizzato fino a un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, e senza interessi.
Tuttavia, la rateizzazione non è ammessa "se i contributi da riscatto vengono utilizzati per la liquidazione immediata di una pensione diretta o indiretta [...] sono determinanti per l?accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari".