Pensioni integrative, dalla Commissione UE un pacchetto di misure per i lavoratori

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 24/11/2025 10:15

Pensioni integrative, dalla Commissione UE un pacchetto di misure per i lavoratori

Nell'ambito del progetto Savings and Investments Union, nato per rafforzare i mercati dei capitali europei e mobilitare le risorse dei privati, la Commissione ha rilanciato un pacchetto di misure pensato per rendere la pensione integrativa utile per tutti, in particolare per le fasce più deboli della popolazione.

Dall?iscrizione obbligatoria ai PEPP con esenzioni fiscali, sono diverse le soluzioni presentate di recente dalla Commissione UE per garantire un reddito adeguato agli europei durante la pensione.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Business Today Italia.

Pensioni integrative, dalla Commissione UE un pacchetto di misure per i lavoratori

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il 20 novembre la Commissione UE ha lanciato un pacchetto di misure pensato per garantire un reddito adeguato agli europei "dopo la fine dell?età lavorativa, con un occhio di riguardo alle fasce deboli come donne, giovani e lavoratori precari".

In breve, il piano punta a incrementare la partecipazione ai regimi pensionistici complementari, visto che ad oggi solo il 20% degli europei ha aderito a un regime pensionistico professionale e appena il 18% dispone di un prodotto individuale.

Per invertire questa tendenza, Bruxelles ha invitato gli Stati membri a introdurre meccanismi di iscrizione automatica, lasciando però ai cittadini piena libertà di rinunciare in qualsiasi momento.

Oltre a ciò, la Commissione ha chiesto anche l'istituzione di sistemi di tracciamento nazionali, che offrano ai cittadini una panoramica chiara dei propri diritti, dei costi e delle cifre che dovrebbero ricevere quando andranno in pensione.

Pensioni integrative, focus della Commissione su IORP II e PEPP

Sempre nel pacchetto grande attenzione è stata riservata agli enti pensionistici e anche ai prodotti previdenziali stessi, entrambi oggetto di due proposte legislative da discutere con Parlamento e Consiglio.

La prima riguarda la revisione della direttiva sugli Enti Pensionistici Aziendali o Professionali (IORP II), il cui mercato oggi è abbastanza frammentato: come riporta la stessa Commissione, circa l?80% degli enti gestisce meno di 1 miliardo di euro di asset, e un terzo meno di 25 milioni.

Al fine di favorire questo mercato, Bruxelles punta a semplificare ulteriormente le procedure transfrontaliere e rafforzare la cooperazione tra le autorità di vigilanza. Oltre a una riduzione dei costi, la nuova disposizione consentirà agli operatori di poter diversificare meglio i portafogli, in modo da offrire migliori rendimenti.

La seconda proposta si concentra sui Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei (PEPP), che diventeranno più accessibili e convenienti grazie alla rimozione degli ostacoli che finora ne hanno frenato l?adozione. Addirittura, al fine di facilitarne la diffusione, sarà previsto un trattamento fiscale di favore.

In particolare, il piano prevede due tipologie di PEPP: uno di base, semplice e intuitivo, e uno personalizzato, più complesso e soggetto a consulenza, pensato per risparmiatori esperti.

Pensione integrativa e Italia, un problema da risolvere per i giovani

Il pacchetto UE potrebbe diventare molto utile per Paesi europei come l'Italia, ove il tema della previdenza complementare è oggi più che mai urgente, soprattutto tra giovani lavoratori, ben consapevoli della situazione in cui gravita la pensione pubblica.

Secondo un sondaggio di Changes Unipol, due lavoratori under 35 su tre temono infatti il collasso del sistema pensionistico. E quindi dell'inevitabile futuro di dover lavorare fino a 70 anni e di ritirarsi con una pensione che non garantirà un tenore di vita dignitoso.

In effetti, considerando l?inflazione, un giovane al primo impiego oggi riceverebbe in media una pensione tra 750 e 900 euro mensili, pari a circa il 45-50% dell?ultimo reddito.

Nonostante l'autoconsapevolezza di questo infausto destino per la pensione pubblica, secondo il sondaggio, quasi la metà del campione non sa cosa siano le pensioni integrative.

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