Con l’arrivo di novembre, milioni di pensionati attendono l’accredito del proprio assegno mensile. Le pensioni di novembre 2025 saranno erogate con un leggero ritardo rispetto al consueto, a causa della festività di Ognissanti. Il calendario INPS prevede infatti l’avvio dei pagamenti da lunedì 3 novembre, sia per chi riceve l’accredito sul conto corrente bancario sia per chi ritira in contanti presso l’ufficio postale. Solo per i clienti BancoPosta potrebbe esserci un anticipo al 1° novembre, in coincidenza con la festività, ma si tratta di un’eventualità legata alla gestione interna degli istituti.
Il mese di novembre, tuttavia, non si limita al semplice pagamento: è anche il momento in cui si chiudono diverse trattenute fiscali e conguagli che possono influire sull’importo netto ricevuto.
Ma quando arriveranno i pagamenti esatti? Come controllare il cedolino INPS e cosa conterrà? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Insindacabili su come controllare il cedolino INPS della pensione.
Quando arrivano le pensioni di novembre 2025 e cosa cambia nel calendario INPS
Il pagamento delle pensioni di novembre 2025 subirà uno slittamento rispetto al solito accredito del primo giorno del mese. Poiché il 1° novembre è una festività nazionale, le operazioni inizieranno lunedì 3 novembre per tutti i canali di pagamento.
Nei tabaccai e uffici postali, Poste Italiane organizzerà la consueta turnazione alfabetica per evitare assembramenti, mentre chi riceve la pensione su conto bancario o postale vedrà l’importo accreditato nella stessa giornata.
Il mese di novembre sarà anche l’ultimo in cui confluiscono diverse addizionali comunali e regionali, relative ai redditi del 2024, distribuite in undici rate da gennaio a novembre. A questo si aggiunge la conclusione dei ricalcoli a consuntivo delle ritenute erariali, un’operazione che riguarda chi durante il 2024 ha versato meno imposte del dovuto e si è visto applicare un recupero graduale nel corso del 2025.
Chi percepisce pensioni inferiori a 18.000 euro annui potrebbe notare ancora piccole rate residue: per loro, il recupero delle ritenute si spalma fino a novembre, così da evitare decurtazioni troppo pesanti in un’unica mensilità.
Trattenute, conguagli e recuperi sul cedolino delle pensioni novembre 2025
Le pensioni di novembre 2025 saranno particolarmente dense di voci fiscali e ricalcoli. L’INPS, infatti, concluderà entro questo mese la restituzione dei bonus una tantum da 200 e 150 euro erogati tra il 2022 e il 2023. Alcuni pensionati che, dopo i controlli sui redditi, non avevano diritto all’indennità, stanno ancora restituendo gli importi con rate da 50 euro mensili.
Il recupero procede in modo automatico tramite detrazione diretta sul cedolino, ma in casi particolari può avvenire anche con avviso di pagamento PagoPA, inviato attraverso la piattaforma ufficiale SEND della pubblica amministrazione. Tutte le informazioni sono consultabili nella propria area personale sul portale INPS.
Novembre sarà inoltre il mese conclusivo per i conguagli a debito del modello 730, per chi ha indicato l’INPS come sostituto d’imposta. Coloro che hanno presentato la dichiarazione entro il 30 giugno hanno già visto le trattenute a partire da agosto, ma i pensionati che hanno inviato i flussi dopo tale data potrebbero ricevere ora le ultime rate residue.
Come controllare il cedolino INPS
Il cedolino della pensione di novembre 2025 sarà disponibile a partire dagli ultimi giorni di ottobre sul portale INPS, accessibile con SPID, CIE o CNS. All’interno dell’area riservata “MyINPS”, i pensionati possono scaricare il documento in formato PDF, visualizzare le trattenute fiscali, i conguagli, i rimborsi e le eventuali indennità residue.
Il cedolino non è un semplice riepilogo numerico, ma una vera “fotografia” della situazione contributiva e fiscale. Oltre all’importo netto, contiene infatti le voci relative a Irpef, addizionali, arretrati e conguagli. La lettura attenta del documento è utile anche per verificare la presenza di eventuali errori o trattenute non dovute, che possono essere segnalati direttamente all’INPS tramite i canali di assistenza online.