Titoli di Stato 2026, ecco come sarà organizzato il calendario delle emissioni del MEF

Benna Cicala Benna Cicala - 21/12/2025 07:36

Titoli di Stato 2026, ecco come sarà organizzato il calendario delle emissioni del MEF

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il calendario indicativo delle emissioni dei Titoli di Stato per il 2026, fornendo ai risparmiatori e agli operatori di mercato un quadro di riferimento utile per pianificare gli investimenti lungo l’intero anno. Come avviene ormai da diversi anni, il calendario ha una funzione orientativa e potrà essere aggiornato nel corso dei mesi in base alle condizioni di mercato e alle esigenze di finanziamento del Tesoro.

Il programma prevede una distribuzione regolare delle aste, con appuntamenti mensili dedicati ai principali strumenti del debito pubblico, in modo da garantire continuità, prevedibilità e liquidità al mercato secondario. Scopriamo insieme come sarà organizzato.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su cosa sono i titoli di Stato e come funzionano.

Emissioni Titoli di Stato e BOT 2026: appuntamenti mensili confermati

Per tutto il 2026 il Tesoro conferma la consueta struttura delle emissioni dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), con aste a cadenza mensile. In linea generale:

  • le aste dei BOT a 12 mesi sono previste una volta al mese;
  • le emissioni dei BOT a 6 mesi vengono concentrate principalmente nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre;
  • il regolamento dei BOT avviene normalmente due giorni lavorativi dopo l’asta.

Il calendario indica che le aste BOT continueranno a svolgersi nella prima metà del mese, lasciando spazio nella seconda parte alle emissioni dei titoli a medio e lungo termine. Una scelta che consente al Tesoro di distribuire in modo equilibrato il fabbisogno di cassa durante l’anno.

BTP, CCTeu e indicizzati: la scansione delle aste dei Titoli di Stato nel 2026

Il cuore del calendario 2026 riguarda le emissioni di BTP, CCTeu e titoli indicizzati all’inflazione, che restano centrali nella strategia di gestione del debito pubblico.

Le aste dei BTP a medio-lungo termine sono previste con cadenza mensile, generalmente nella seconda metà del mese. Il calendario distingue tra:

  • BTP a 3, 5 e 10 anni, collocati con regolarità;
  • BTP a più lunga scadenza, come i 15 e 30 anni, emessi in modo selettivo in base alle condizioni di mercato;
  • eventuali operazioni tramite sindacato, indicate separatamente rispetto alle aste ordinarie.

Per quanto riguarda i CCTeu, le emissioni sono concentrate in alcuni mesi dell’anno, con l’obiettivo di garantire continuità a uno strumento particolarmente apprezzato per la sua indicizzazione ai tassi di interesse a breve termine.

Il calendario include anche le aste dei BTP indicizzati all’inflazione europea, previste in momenti specifici dell’anno e spesso abbinate a riaperture di titoli già esistenti, così da rafforzarne la liquidità.

Titoli retail e flessibilità del calendario

Nel documento il MEF ribadisce che le eventuali emissioni dedicate ai risparmiatori retail, come BTP Valore o BTP Italia, non sono inserite in modo rigido nel calendario annuale. Tali operazioni verranno comunicate di volta in volta con avvisi specifici, mantenendo un elevato grado di flessibilità.

Il calendario 2026 va quindi letto come una cornice di riferimento, all’interno della quale il Tesoro potrà intervenire con riaperture, concambi o nuove emissioni, adattandosi all’andamento dei mercati finanziari e al contesto macroeconomico.

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