Titoli di Stato, ecco il calendario delle aste di novembre 2025 con tutte le date dei BOT e BTP da segnare

Benna Cicala Benna Cicala - 27/10/2025 07:36

Titoli di Stato, ecco il calendario delle aste di novembre 2025 con tutte le date dei BOT e BTP da segnare

Novembre si preannuncia un mese particolarmente vivace per chi segue da vicino il mercato dei Titoli di Stato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il calendario ufficiale delle aste di novembre 2025, che coinvolgeranno i principali strumenti del debito pubblico italiano: dai BOT ai BTP a medio-lungo termine, fino ai BTP Short Term e ai BTP€i indicizzati all’inflazione europea.
Un appuntamento che richiama l’attenzione di investitori privati e istituzionali, desiderosi di cogliere le nuove opportunità offerte da un contesto economico in costante evoluzione.

Ma quali sono le date ufficiali delle aste di novembre? Quali differenze ci saranno tra BOT e BTP? E quali prospettive si aprono per chi intende investire nei titoli a breve e lungo termine? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di LexPlain su cosa sono i titoli di stato.

Aste Titoli di Stato di novembre 2025: le date e il rendimento atteso dei Bot

Il mese di novembre si aprirà con le aste dedicate ai Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i titoli di Stato a breve termine preferiti da chi cerca investimenti sicuri e liquidabili in tempi rapidi. Le date fissate sono 12 novembre e 26 novembre 2025, con collocamenti dedicati rispettivamente ai BOT semestrali e annuali.

I BOT non prevedono cedole periodiche ma offrono rendimento attraverso lo scarto di emissione, ossia la differenza tra il prezzo d’acquisto e il valore rimborsato alla scadenza. In un periodo in cui i tassi di interesse restano al centro delle politiche monetarie europee, questi strumenti si confermano ideali per gestire la liquidità in modo efficiente, garantendo al tempo stesso stabilità e prevedibilità.

L’interesse verso i BOT continua a crescere soprattutto tra i piccoli risparmiatori, attratti dalla combinazione tra rendimento contenuto ma sicuro e durata ridotta, che consente di reinvestire periodicamente i capitali in nuove emissioni a condizioni aggiornate.

BTP Short Term e BTP€i: Titoli di Stato flessibili in un contesto incerto

Il 25 novembre 2025 sarà invece la data da segnare per chi guarda con interesse ai BTP Short Term e ai BTP€i, due categorie di titoli che hanno saputo conquistare il favore del pubblico per la loro capacità di adattarsi ai diversi scenari economici.

I BTP Short Term, introdotti in sostituzione dei vecchi CTZ, hanno scadenze comprese tra 18 e 36 mesi e offrono cedole fisse semestrali. Rappresentano quindi una via di mezzo tra i BOT e i BTP tradizionali, adatta a chi desidera un titolo con durata contenuta ma con flussi cedolari regolari.

Accanto a loro, i BTP indicizzati all’inflazione europea (BTP€i) si rivolgono invece a chi vuole difendere il proprio capitale dall’erosione del potere d’acquisto. Le cedole e il valore di rimborso vengono rivalutati sulla base dell’indice dei prezzi armonizzato dell’Eurozona, rendendo questi titoli particolarmente interessanti nei periodi in cui l’inflazione mostra andamenti imprevedibili.
In sostanza, novembre offrirà agli investitori due strumenti complementari: i BTP Short Term per chi punta su stabilità e rendimento fisso, e i BTP€i per chi cerca protezione e flessibilità.

BTP a medio-lungo termine: le emissioni più attese del mese

Le aste più seguite di novembre saranno, come sempre, quelle dedicate ai BTP a medio-lungo termine, in programma il 13 e il 27 novembre 2025. In queste giornate il Tesoro metterà in collocamento titoli a 5 e 10 anni, le colonne portanti del debito pubblico italiano.

I Buoni del Tesoro Poliennali offrono cedole fisse semestrali e rimborsi a valore nominale, configurandosi come la scelta ideale per chi desidera costruire un portafoglio orientato al lungo periodo. Il loro successo dipende anche dal differenziale di rendimento rispetto ai titoli europei, che spesso garantisce margini più elevati per gli investitori in cerca di rendimento aggiuntivo senza rinunciare alla solidità dell’emittente.

Il mese di novembre, dunque, si presenta come una fase cruciale per l’equilibrio tra domanda e offerta di Titoli di Stato italiani, in vista della chiusura dell’anno fiscale. Le aste di BOT e BTP offriranno occasioni di rilievo tanto per i risparmiatori attenti alla gestione prudente quanto per gli investitori istituzionali alla ricerca di rendimenti stabili in un quadro finanziario in continua trasformazione.

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