CRIF ha pubblicato i dati del primo trimestre 2025, evidenziando un aumento delle erogazioni del 28,8% nel quarto trimestre 2024 e un incremento della domanda del 22,4% nel primo trimestre 2025. Il mercato è trainato dalle surroghe, con un aumento del 40% sul canale online. I mutui a tasso fisso continuano a essere preferiti, rappresentando il 98% delle preferenze online. La crescita delle compravendite sostenute da un mutuo contribuisce a spingere il mercato immobiliare.
Ad aprile è stato registrato il settimo taglio consecutivo al costo del denaro, portando il tasso di riferimento BCE dal 4,50% al 2,40%. L'introduzione dei dazi da parte degli USA ha influenzato gli indici di riferimento a breve e lungo termine, come gli Euribor e gli IRS. Le aspettative dei mercati prevedono ulteriori tagli entro la fine dell'anno. L'Euribor è atteso sotto il 2% entro l'estate e dovrebbe rimanere sotto tale livello fino alla primavera 2027.
La media dei migliori mutui a tasso variabile continua a contrarsi, passando dal 3,53% del quarto trimestre 2024 al 3,25% nel primo trimestre 2025 e al 3,12% di aprile 2025. I tassi in contrazione supportano la ripresa delle erogazioni, che nel quarto trimestre 2024 hanno registrato una crescita del 28,8%, l'incremento più elevato dal secondo trimestre 2021. La domanda di nuovi mutui e surroghe si mantiene sostenuta nel primo trimestre 2025, segnando un aumento del 22,4% dopo il +12,1% dell'intero anno 2024.
La riduzione del costo del denaro iniziata lo scorso giugno, insieme alle aspettative di nuovi tagli al Tasso BCE nei prossimi trimestri, continua a influenzare favorevolmente gli indici Euribor e IRS e l'attrattività delle nuove offerte di mutuo casa dei principali istituti bancari. Nel primo trimestre dell'anno in corso si conferma l'interesse per i mutui con finalità surroga a tasso fisso.
Le erogazioni di mutui di surroga trainano la ripresa del mercato anche all'inizio del 2025: dopo anni di rallentamento nel comparto dei mutui casa, il 2024 segna un'inversione di tendenza con una crescita delle erogazioni dell'8% rispetto al 2023. Le erogazioni di mutui per acquisto casa sono cresciute del 5,3% nel 2024. Sul canale online le erogazioni di mutui di surroga rappresentano il 40% del totale flussi nel primo trimestre 2025.
Nel primo trimestre 2025 la domanda di mutui per acquisto casa si contrae leggermente, rappresentando circa il 55% delle richieste online. L'aumento della domanda di surroga sembra legato alla percezione che la contrazione degli indici IRS sia prossima al termine, spingendo molti mutuatari a procedere con la surroga prima di eventuali aumenti dei tassi fissi.
A livello di tassi di interesse, nonostante gli indici Euribor siano tornati a livelli inferiori rispetto agli indici IRS a marzo, i mutui a tasso fisso risultano ancora più economici dei corrispondenti mutui a tasso variabile. La domanda di nuovi mutui sul canale online continua a polarizzarsi verso i mutui a tasso fisso.
Crif propone una simulazione considerando un esempio tipico di mutuo per acquisto casa: un importo pari a 140.000 euro con valore dell'immobile di 220.000 euro e durata di 25 anni. Un richiedente di 35 anni può ottenere un tasso fisso pari al 2,19% con una rata mensile di 606 euro. Per la stessa operazione, il miglior tasso variabile è del 2,97%, con una rata mensile di 662 euro.
Nonostante il tasso variabile sia atteso in riduzione nei prossimi mesi, la differenza iniziale fra le rate favorisce la scelta del mutuo a tasso fisso. La convenienza dei mutui per acquisto casa contribuisce alla ripresa delle compravendite residenziali nel quarto trimestre 2024.
Il mercato immobiliare ha registrato un aumento delle compravendite residenziali del +7,6% nel quarto trimestre 2024. La percentuale di compravendite effettuate grazie ai nuovi mutui è salita al 41,5%. Il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia ipotecaria ha registrato un incremento nel primo trimestre 2025: +3,7% per gli immobili usati e +3% per quelli nuovi.
L'effetto dei dazi ha avuto un impatto anche sul mercato dei tassi. Dopo l'ultimo taglio al costo del denaro ad aprile che ha portato il tasso BCE al 2,4%, molti operatori prevedono ulteriori tagli entro la fine del 2025. Le aspettative definite potrebbero confermare un'accelerazione delle erogazioni nei prossimi mesi.