C’è chi guarda il dito e c’è chi guarda la luna, specie in questo momento per l’immobiliare.
Io personalmente mi sono stancato di ascoltare da una parte i detrattori per partito preso e dall’altra imbarazzanti servi sedicenti esperti.
Preferisco guardare i segnali deboli, in apparenza.
E guardo agli studentati, settore redditizio, quindi molto richiesto dagli investitori. Se poi sono a Milano il rendimento è garantito.
La notizia pubblicata da Il Giornale è quindi allarmante per chi nell’immobiliare lavora davvero.
Redo sgr ha comunicato al Ministero dell’Università guidato da Anna Maria Bernini di rinunciare alla realizzazione di ben 3 studentati a Milano per un totale di oltre 1500 posti letto. Studentati già finanziati col PNRR.
Una decisione mai sentita prima. Rinunciare a decine di milioni a fondo perduto deve avere motivazioni gravi.
Redo sgr, gestore di fondi immobiliari che si occupa di social housing e rigenerazione urbana, avrebbe dovuto realizzare a Greco, Breda e San Leonardo a Milano un totale di 1.500 posti letto. E il Pnrr li finanzia con, tra l’altro, 20mila euro a posto letto.
I tre piani erano stati ammessi ai finanziamenti del Pnrr con decreto ministeriale, ma i ritardi nella concessione dei titoli abitativi da parte del Comune di Milano avrebbero allungato troppo i tempi. Tanto che, alla fine, sarebbe stato impossibile rispettare la scadenza fissata da Pnrr. Da qui, lo scorso aprile, il passo indietro del gestore alla realizzazione dei tre progetti già ammessi al finanziamento, scrive il Giornale.
Se mettiamo insieme almeno 30 milioni di incentivo a fondo perduto, volumetrie aggiuntive, incassi da gestione futura, lasciar perdere questa operazione significa che il potenziale rientro degli investimenti, seppur altissimo, non bilanciava il rischio. E di questi tempi a Milano rischio significa finire coinvolti nelle varie indagini.
In Redo Sgr gli azionisti sanno il fatto loro. A cominciare da IntesaSanPaolo fino all’americana Blackstone. Se Intesa, altro che poteri occulti, si tira indietro (serve ricordare come il Governo abbia fatto retrormarcia in una notte sugli extraprofitti bancari) tremano i polsi ai comuni mortali solo a immaginare i guai in cui si potrebbero trovare accettando la sfida.
Dopo un esempio del genere, quanto tempo servirà per tornare a investire nel real estate?
La valanga si è staccata e finchè non finirà la sua corsa c’è solo da mettersi al riparo.
Diffidando, molto, dai venditori di certezze per proprio tornaconto
Promemoria
Le leggi, come i decreti, la maggioranza di Governo può approvarli in autonomia.
Se il Salva Milano giace in Parlamento è per responsabilità dei partiti al Governo. E senza una normativa nazionale chiara e univoca, nessun intervento può dirsi al sicuro da contestazioni.
Ecco, la battaglia politica tra partiti di Governo sta distruggendo il real estate. Meloni contro Salvini, Roma contro Milano.
E noi in mezzo.