Avvio di ottava negativo per la borsa italiana. FTSE Mib -2,01%

Prima seduta della settimana in netto calo a Piazza Affari, appesantita come le altre piazze azionarie europee, dalla decisione di Gazprom di non riavviare domenica il gasdotto Nord Stream 1 come annunciato in precedenza, ma di prolungarne la chiusura a tempo indeterminato. Si fa quindi sempre più concreto il rischio di razionamento dell'energia con conseguenti effetti negativi sul tessuto produttivo europeo.
Il FTSE MIB segna -2,01%, il FTSE Italia All-Share -1,98%, il FTSE Italia Mid Cap -2,4%, il FTSE Italia STAR -2,03%.

Seno negativo anche per gli altri indici europei. EURO STOXX 50 -1,54%, DAX -2,2%, CAC 40 -1,2%, IBEX 35 -0,89%.
Wall Street è rimasta chiusa per festività.
BTP e spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 3,94% (chiusura precedente a 3,81%), lo spread sul Bund 237 bp (233) (dati MTS).
I ribassi hanno interessato quasi tutti i titoli del FTSE Mib ad eccezione di Eni (+1,69%) e Tenaris (+0,92%).
In netto calo i bancari con Unicredit che arretra del 2,73% e Intesa Sanpaolo del 2,37%. In difficoltà i titoli del comparto industriale, più esposti oltre che al rischio recessione anche quello del costo energetico. Interpump -4,82%, Pirelli -5,06%, Stellantis -4,79%.
Qualche segno positivo di più si trova tra i titoli del Midex e dello Star con Wiit che recupera il 3%, B&C Speakers il 3,29%, BB Biotech l'1,39% mentre Giglio Group, Net Insurance e Orsero chiudono con un guadagno superiore al punto percentuale.

Fonte News

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