La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in rialzo sostenuta dall'inatteso aumento dei posti di lavoro non agricoli. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,12%, l'S&P 500 l'1,45% ed il Nasdaq Composite l'1,07%.
L'accordo sull'innalzamento del tetto del debito Usa è stato approvato anche dal Senato, con 63 voti a favore e 36 contrari.
Mercoledì il Fiscal Responsibility Act (questo il nome della misura) aveva già ottenuto il via libera dalla Camera con 314 voti favorevoli e 117 contrari.
Tra i titoli in evidenza Lululemon +11,30%. Il retailer d'abbigliamento sportivo ha comunicato risultati per il primo trimestre dell'esercizio 2023 segnati da profitti netti in rialzo da 189,9 milioni, pari a 1,48 dollari per azione, a 290,4 milioni, e 2,28 dollari, contro gli 1,98 dollari del consensus di Refinitiv.
I ricavi sono rimbalzati del 24% annuo a 2,0 miliardi contro gli 1,9 miliardi stimati dagli analisti. La crescita delle vendite a perimetro costante è stata del 14,0% annuo, in questo caso sotto al 15,4% del consensus di FactSet. A sostenere la performance del titolo è stata però soprattutto la guidance, superiore alle stime grazie alla spinta derivante dalla riapertura della Cina.
Broadcom +2,79%.
Il produttore di semiconduttori ha comunicato risultati per il secondo trimestre del suo esercizio segnati da profitti netti in crescita da 2,52 miliardi, pari a 5,93 dollari per azione, a 3,48 miliardi, e 8,15 dollari. Su base rettificata l'eps è salito da 9,07 a 10,32 dollari, contro i 10,12 dollari del consensus di FactSet.
Nei tre mesi allo scorso 30 aprile i ricavi sono aumentati da 8,10 a 8,73 miliardi, contro gli 8,70 miliardi stimati dagli analisti. Per l'attuale trimestre Broadcom prevede ricavi intorno a 8,85 miliardi, contro gli 8,72 miliardi del consensus di FactSet.
Tra le blue chip forti acquisti su Caterpillar (+8,34%) e 3M (+8,76%).
Sul fronte macroeconomico la crescita dei posti di lavoro è salita in maggio (a esclusione del settore agricolo) a 339.000 unità dalle 294.000 della lettura finale di aprile (165.000 in marzo) e ampiamente sopra alle 190.000 del consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.
Il tasso di disoccupazione ha segnato un progresso al 3,7% dal 3,4% di aprile (3,5% in marzo).
Il dato si confronta con il 3,6% di un anno prima e il 3,5% del consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.
Il salario medio orario è salito dello 0,3% sequenziale, contro lo 0,4% della lettura finale di aprile (0,3% in marzo), in linea con le attese degli economisti. Su base annua i salari sono invece aumentati del 4,3% contro il 4,4% precedente (4,3% in marzo) e la lettura invariata sul 4,4% del consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.
Nell'arco della settimana il Dow Jones ha guadagnato il 2,02%, l'S&P 500 l'1,83% ed il Nasdaq Composite il 2,04%.
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