Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in leggero rialzo. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,15%, il Ftse100 di Londra lo 0,05% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,05%.
Mentre sullo sfondo rimane la spinosa questione dell'innalzamento del tetto del debito di Washington, gli investitori guardano con preoccupazione anche a eventuali segnali di rallentamento della ripresa in Cina dopo che i dati di aprile hanno evidenziato una contrazione dell'import a fronte di una frenata nella crescita delle esportazioni.
Tutti i riflettori sono comunque sull'inflazione Usa, con l'uscita nel pomeriggio del dato relativo ad aprile. Il consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal è per un tasso d'inflazione invariato sul 5,0% annuo registrato in marzo (6,0% in febbraio). L'inflazione core, al netto di energia e alimentare, è attesa invece in declino al 5,5% annuo dal 5,6% precedente.
Tra i titoli in evidenza Crédit Agricole +4%.
Il gruppo bancario francese ha comunicato per il primo trimestre profitti netti più che raddoppiati da 571 milioni a 1,23 miliardi di euro. Nei tre mesi i ricavi sono cresciuti del 9,6% annuo a 6,12 miliardi, contro i 5,90 miliardi del consensus diffuso dallo stesso istituto transalpino. Il vice chief executive Jérôme Grivet ha sottolineato che l'esposizione della banca alla Russia è calata di 500 milioni finora nel 2023, attestandosi a 2,4 miliardi a fine aprile, contro i 4,6 miliardi del febbraio 2022, quando Mosca aveva invaso l'Ucraina.
Crédit Agricole ha confermato i target al 2025.
Continental +5%. Il fornitore di soluzioni di mobilità nel settore automotive ha chiuso il primo trimestre con ricavi consolidati in crescita dell'11,1% a 10,3 miliardi di euro. L'Adjusted EBIT si è attestato a 578 milioni di euro (+35%) mentre l'utile netto è balzato a 382 milioni da 240 milioni del primo trimestre 2022.
Confermata la guidance 2023.
EssilorLuxottica +0,4%. Il colosso degli occhiali ha annunciato un accordo di joint-venture con Chalhoub Group per sviluppare la rete retail eyewear nell'area del Golfo Persico.
Sul fronte macroeconomico in Germania il tasso d'inflazione, secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l'agenzia nazionale di statistica tedesca), in aprile ha segnato un calo al 7,2% annuo dal 7,4% di marzo (8,7% in gennaio e febbraio), in linea con la lettura preliminare diffusa lo scorso mese.
Su base mensile l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,4% come in marzo (0,8% in febbraio), anche in questo caso in linea con il dato flash. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo è invece aumentato del 7,6% annuo (7,8% in marzo) e dello 0,6% sequenziale (1,1% il precedente incremento).
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