Cementir: nel semestre utile a € 66,6 mln (+39,1%)

27/07/2022 16:55

Cementir: nel semestre utile a € 66,6 mln (+39,1%)

"Il primo semestre 2022 si chiude con risultati in linea con le nostre aspettative. Nonostante le forti tensioni geopolitiche e l'incremento significativo dei costi delle materie prime, dell'energia e della logistica, il Gruppo sta mostrando una notevole resilienza, grazie all'accresciuta diversificazione geografica e di prodotto e all'attenta gestione dei costi" ha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.

Di seguito si commentano i risultati economici consolidati del primo semestre del 2022 che non includono gli impatti dell'applicazione dello IAS 29 in Turchia. Questa rappresentazione consente una più diretta comprensione della performance operativa del Gruppo verso il medesimo periodo dell'anno precedente.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 5,4 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione dello 0,8% rispetto al medesimo periodo del 2021. Il calo è attribuibile principalmente all'andamento di Turchia, Cina e Danimarca.

I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 2,4 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 5%, principalmente per la flessione registrata in Turchia e, in misura minore, in Danimarca e Svezia. Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 5,5 milioni di tonnellate, sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre del 2021 con una crescita in Turchia e Belgio, controbilanciati da andamento negativo in Svezia e Danimarca.

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo, pari a 805,2 milioni di Euro, sono aumentati del 21,2% rispetto ai 664,5 milioni di Euro del primo semestre 2021. L'incremento dei ricavi è prevalentemente dovuto all'aumento prezzi che riflette l'incremento dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi.

Si evidenzia che a cambi costanti 2021 i ricavi sarebbero stati pari a 858,4 milioni di Euro, superiori del 29,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

I costi operativi, pari a 715,1 milioni di Euro, sono aumentati del 33,2% rispetto ai 536,7 milioni di Euro del primo semestre 2021.

Il costo delle materie prime è stato pari a 398,1 milioni di Euro (267,4 milioni di Euro nel primo semestre 2021), in aumento per effetto dell'incremento generalizzato del prezzo dei combustibili sui mercati internazionali. Il costo del personale, pari a 101,0 milioni di Euro, è aumentato del 6,4% rispetto ai 95,0 milioni di Euro dello stesso periodo del 2021.

Gli altri costi operativi, pari a 216,0 milioni di Euro sono aumentati del 23,9% rispetto ai 174,3 milioni di Euro del primo semestre 2021, principalmente a causa dei maggiori costi della logistica.

Il margine operativo lordo si è attestato a 154,7 milioni di Euro, in aumento del 15,9% rispetto ai 133,5 milioni di Euro del primo semestre 2021.

Tale risultato ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 11,1 milioni di Euro legati all'aggiornamento della valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia. L'incremento del margine operativo lordo è riconducibile ai migliori risultati realizzati in Belgio, Turchia e Stati Uniti mentre le regioni Nordic & Baltic e Asia Pacifico hanno conseguito una contrazione dei risultati.
L'incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta al 19,2% rispetto al 20,1% del primo semestre 2021.
A cambi costanti 2021, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 157,5 milioni di Euro, in aumento del 18,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 56,8 milioni di Euro (54,5 milioni di Euro nel primo semestre del 2021), è stato pari a 98,0 milioni di Euro, in aumento del 23,9% rispetto ai 79,0 milioni di Euro dello stesso periodo dell'anno precedente.

Gli ammortamenti dovuti all'applicazione dell'IFRS16 sono stati pari a 14,2 milioni di Euro rispetto ai 13,7 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021. A cambi costanti 2021, il risultato operativo sarebbe stato pari a 99,7 milioni di Euro.

Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è marginalmente positivo per 0,1 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel primo semestre del 2021).

Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 2,0 milioni di Euro (negativo per 10,1 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno precedente), include oneri finanziari netti per 4,9 milioni di Euro (6,4 milioni di Euro nel 2021), proventi su cambi netti per 10,0 milioni di Euro (oneri su cambi netti per 1,9 milioni di Euro nel 2021) e l'effetto della valutazione dei derivati.

Il risultato ante imposte si è attestato a 100,1 milioni di Euro, in aumento del 44,4% rispetto ai 69,3 milioni di Euro del primo semestre del 2021.

Il risultato del periodo è stato pari a 78,7 milioni di Euro (52,4 milioni di Euro nel primo semestre 2021), al netto di imposte pari a 21,4 milioni di Euro (16,9 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021).

L'utile netto di Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 71,0 milioni di Euro in crescita del 48,3% sui 47,9 milioni di Euro del primo semestre 2021.

L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 79,5 milioni di Euro (137,6 milioni di Euro al 30 giugno 2021).

La riduzione dell'indebitamento negli ultimi dodici mesi, pari a 58,1 milioni di Euro include sia l'acquisto di azioni proprie per 6,3 milioni di Euro, sia la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro nel maggio 2022.

L'impatto dell'applicazione del principio contabile IFRS16 sull'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 75,7 milioni di Euro (79,8 milioni di Euro al 30 giugno 2021); mentre nessun effetto è dovuto all'applicazione dello IAS 29.
La variazione negativa rispetto all'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 – pari a 39,1 milioni di Euro – è dovuta alla stagionalità dell'attività del primo semestre dell'anno che si evidenzia nelle dinamiche del capitale circolante e nel ciclo di manutenzioni annuali, e la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro.

Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2022 è pari a 1.293,2 milioni di Euro (1.227,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 e 1.191,0 milioni di Euro al 30 giugno 2021). Con l'applicazione dello IAS 29 il patrimonio netto totale è pari a 1.471,0 milioni di Euro al 30 giugno 2022.
Nel corso del primo semestre 2022 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 54,4 milioni di Euro (44,3 milioni di Euro nel primo semestre 2021) di cui circa 14,6 milioni di Euro (8,3 milioni di Euro nel primo semestre 2021) inerenti l'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Andamento del secondo trimestre 2022

Di seguito si commentano i risultati economici consolidati del secondo trimestre del 2022 che non includono gli impatti dell'applicazione dello IAS 29 in Turchia. Questa rappresentazione consente una più diretta comprensione della performance operativa del Gruppo verso il medesimo periodo dell'anno precedente.

Nel secondo trimestre 2022 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 3,0 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione del 2,9% rispetto al medesimo periodo del 2021 per l'andamento di Turchia, Cina e Danimarca. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,3 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 9,3% a causa dell'andamento in Belgio, Turchia, Danimarca e Svezia.


Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 2,8 milioni di tonnellate, in diminuzione del 5,7% per la flessione registrata in Svezia e Danimarca mentre in Belgio sono rimasti pressoché stabili.

I ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 442,9 milioni di Euro, in aumento del 21,7% rispetto ai 364,0 milioni di Euro del secondo trimestre 2021.
L'aumento dei ricavi ha interessato tutte le aree geografiche principalmente in Turchia (57%), Nordic & Baltic (9,9%), Stati Uniti (26%) e Belgio (12%).

I costi operativi sono stati pari a 381,9 milioni di Euro (280,1 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021), in aumento del 36,4%. Tale aumento è principalmente imputabile all'incremento del costo di acquisto delle materie prime, dei combustibili e dei trasporti nonché degli altri costi operativi.

Il margine operativo lordo, pari a 94,1 milioni di Euro, è aumentato del 10,1% rispetto al secondo trimestre del 2021 (85,4 milioni di Euro).
Tale risultato ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 11,1 milioni di Euro legati all'aggiornamento della valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia. Il risultato operativo è stato pari a 65,4 milioni di Euro (58,0 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021). Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è stato pari a 0,1 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021).

Il risultato netto della gestione finanziaria è stato negativo per 7,5 milioni di Euro (negativo per 4,7 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021). Il risultato ante imposte si è attestato a 58,1 milioni di Euro, in aumento dell'8,1% rispetto al secondo trimestre 2021 (53,7 milioni di Euro).

Gli investimenti nel secondo trimestre del 2022 sono stati pari a 29,5 milioni di Euro (21,2 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021), di cui 7,6 milioni di Euro in applicazione del principio contabile IFRS16 (2,9 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021).

Andamento della gestione per area geografica

Nordic and Baltic

Danimarca

Nel primo semestre 2022 i ricavi delle vendite hanno raggiunto 233,3 milioni di Euro, in crescita del 14% rispetto a 204,5 milioni di Euro del primo semestre 2021, grazie ad una sostenuta domanda in tutte le attività di business, in particolare nel cemento, e all'incremento dei prezzi di vendita.

I volumi di cemento sul mercato domestico, sia grigio che bianco, sono aumentati di circa il 14,5% per effetto della crescita in tutti i principali segmenti di mercato, per le condizioni metereologiche favorevoli e la partenza di nuovi progetti infrastrutturali. Le esportazioni di cemento bianco hanno subito una flessione del 26% essenzialmente dovuta alla ridistribuzione delle vendite negli Stati Uniti su altre società del Gruppo.
Si registra invece un incremento delle vendite di cemento bianco in Polonia e una contrazione in Francia e Belgio. I volumi di calcestruzzo in Danimarca sono diminuiti dell'8% rispetto al corrispondente semestre del 2021 per una diversa strategia commerciale e una leggera contrazione della domanda.

I volumi di aggregati sono diminuiti del 16% rispetto al primo semestre del 2021 durante il quale le vendite erano state particolarmente sostenute per specifici progetti locali. Il margine operativo lordo nel primo semestre 2022 si è attestato a 54,2 milioni di Euro (57,7 milioni di Euro nel 2021) in diminuzione del 6,1% rispetto al 2021.
La diminuzione è attribuibile principalmente al settore del cemento che risente dei maggiori costi variabili per materie prime, combustibili, elettricità e acquisto di clinker e maggiori costi fissi di produzione, in parte compensati dai maggiori prezzi di vendita. Il settore del calcestruzzo ha registrato una contrazione del margine operativo lordo per i minori volumi di vendita e i maggiori costi per l'acquisto di cemento, materie prime e distributivi, parzialmente compensati dai maggiori prezzi di vendita.


Gli investimenti complessivi del semestre sono stati pari a 18,6 milioni di Euro, di cui circa 16,4 milioni di Euro nel settore del cemento, focalizzati su manutenzioni straordinarie, progetti di sostenibilità e razionalizzazione della produzione, e 1,4 milioni di Euro nel calcestruzzo. Gli investimenti della regione includono 0,4 milioni di Euro contabilizzati in base al principio contabile IFRS16.

Norvegia e Svezia

In Norvegia, i volumi di vendita di calcestruzzo sono aumentati del 7% rispetto al primo semestre del 2021 per la forte ripresa delle attività infrastrutturali e civili a fronte di una contrazione di quelle residenziali e commerciali.

Nonostante le pressioni competitive in alcune regioni, i volumi sono in aumento grazie anche alle vendite da nuovi impianti mobili operativi dal 2022. Si evidenzia che nel secondo trimestre le vendite sono diminuite rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per il rinvio di alcuni importanti progetti.

In Svezia, i volumi di calcestruzzo e di aggregati sono diminuiti rispettivamente del 19% e del 35% rispetto all'anno precedente a causa del completamento nel 2021 di importanti progetti infrastrutturali nei pressi di Malmö, del rallentamento del settore residenziale privato e per minori progetti infrastrutturali e commerciali rispetto al 2021.

Tali progetti sono stati rinviati a causa dell'aumento dei costi e dell'incertezza sulla situazione economica e politica internazionale.

Nel primo semestre 2022 i ricavi delle vendite in Norvegia e Svezia sono stati pari a 105,9 milioni di Euro, in crescita del 10,7% rispetto ai 95,7 milioni di Euro nel primo semestre 2021, mentre il margine operativo lordo ha registrato una contrazione del 4,7% a 8,9 milioni di Euro (9,3 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2021).
La diminuzione del margine operativo lordo è dovuta alla Svezia a causa di minori volumi di vendita degli aggregati, solo in parte compensati dall'aumento dei prezzi e da risparmi sui costi fissi.
In Norvegia, invece, il margine ha registrato una crescita rispetto al 2021 grazie a maggiori volumi e prezzi di vendita a fronte di maggiori costi per l'acquisto di cemento, materie prime e distribuzione e maggiori costi fissi.

Si evidenzia che la corona norvegese si è rivalutata del 2% mentre la corona svedese si è svalutata del 3,5% rispetto al cambio medio dell'Euro nel primo semestre del 2021.

Gli investimenti effettuati sono stati pari a 1,8 milioni di Euro di cui 0,8 milioni di Euro in Norvegia, principalmente per l'acquisto di macchinari e per contratti di leasing di automezzi di trasporto, e 1 milione di Euro in Svezia, per l'acquisto di macchinari per l'estrazione e frantumazione degli aggregati.

Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS16 sono stati pari a 0,4 milioni di Euro.

Belgio

Nel primo semestre 2022 i volumi di vendita di cemento sono aumentati di circa il 3% rispetto al 2021, con un andamento positivo in Belgio, Olanda e Francia, e in contrazione in Germania.
In Belgio la domanda ha avuto un andamento positivo, soprattutto nel primo trimestre, sostenuto anche dalle favorevoli condizioni climatiche, con prezzi medi di vendita in aumento. I volumi di vendita del calcestruzzo in Belgio e Francia sono invariati rispetto al primo semestre 2021 ma con un andamento differenziato nei due paesi: in Belgio si è registrata una contrazione del 6% nel semestre per un calo del mercato nel secondo trimestre a causa della crescita generalizzata dei prezzi delle materie prime e il conseguente rinvio di alcuni progetti.

In Francia si è invece verificata una crescita delle vendite del 16% grazie anche all'introduzione di incentivi fiscali per fronteggiare l'inflazione e mitigare le conseguenze sul settore delle costruzioni. In entrambi i paesi i prezzi di vendita sono aumentati oltre il tasso d'inflazione. I volumi di vendita degli aggregati sono cresciuti del 7% rispetto al corrispondente semestre del 2021.
Le vendite in Belgio sono aumentate dell'11% ed hanno beneficiato della crescita delle infrastrutture, delle positive condizioni climatiche e dell'acquisizione di nuovi clienti, mentre in Francia e Olanda l'andamento delle vendite è stato stabile rispetto al primo semestre del 2021.

Complessivamente, nel primo semestre 2022, i ricavi delle vendite sono cresciuti del 16,2% a 162,5 milioni di Euro (139,9 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021) mentre il margine operativo lordo è aumentato del 26,7% a 36,9 milioni di Euro (29,1 milioni di Euro nell'anno precedente).

Nel settore del cemento i ricavi ed il margine operativo lordo hanno beneficiato della crescita dei volumi e dei prezzi di vendita a fronte di un aumento dei costi dei combustibili e dell'elettricità; nel settore degli aggregati l'aumento del margine è stato favorito dai maggiori volumi e prezzi di vendita a fronte di una crescita contenuta dei costi variabili e fissi.
Il margine del settore del calcestruzzo è in calo contenuto rispetto al 2021. Gli investimenti effettuati nel semestre sono stati pari a 12,1 milioni di Euro e hanno riguardato principalmente l'impianto di cemento di Gaurain.

Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS16 sono stati pari a 5,5 milioni di Euro e sono principalmente relativi a contratti per automezzi degli aggregati.

Nord America

Negli Stati Uniti, la crescita dei volumi di vendita di cemento bianco, pari all'1,5%, è stata supportata dalle maggiori consegne soprattutto in Texas e in California, dove la domanda è stata sostenuta e si prevede un trend di crescita anche nei prossimi mesi soprattutto nel settore residenziale e del cemento in sacchi.
La regione di York (PA) è invece stata influenzata da condizioni climatiche avverse nel primo trimestre e da problematiche causate dalla carenza di personale nella logistica. La domanda è prevista robusta anche per i mesi a venire. Complessivamente negli Stati Uniti i ricavi sono aumentati del 26,9% a 96,7 milioni di Euro (76,2 milioni di Euro nel primo semestre del 2021) mentre il margine operativo lordo è aumentato del 31,3% a 14,3 milioni di Euro (10,9 milioni di Euro nel 2021), per effetto dei maggiori prezzi di vendita di cemento bianco e per l'effetto positivo del cambio, solo parzialmente compensati dai maggiori costi di acquisto del cemento, materie prime, combustibili e dei costi fissi.

La società Vianini Pipe, attiva nella produzione di manufatti in cemento, ha registrato un margine operativo lordo in aumento rispetto all'anno precedente ed ha incrementato in maniera significativa il volume di attività ed i prezzi di vendita. Il dollaro si è rivalutato del 10% rispetto al cambio medio dell'Euro nel primo semestre del 2021.
Gli investimenti del primo semestre sono stati pari a circa 5,7 milioni di Euro quasi interamente relativi agli impianti di cemento bianco. Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS16 sono stati pari a 3,6 milioni di Euro.

Turchia

I ricavi, pari a 115,4 milioni di Euro, hanno registrato un incremento del 39,8% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (82,6 milioni di Euro), nonostante la svalutazione della lira turca rispetto all'euro (-70,8% rispetto al tasso di cambio medio del primo semestre 2021).

L'incremento dei prezzi di vendita del cemento ha determinato un rilevante aumento dei ricavi in valuta locale, a fronte di volumi di vendita nel mercato domestico in diminuzione del 14% a causa della significativa riduzione delle vendite presso l'impianto di Elazig (-45%) in Anatolia Orientale e Kars (-46%) nella Turchia Nord Orientale, solo parzialmente compensati dalle maggiori consegne dall'impianto di Izmir (+7%) nella regione dell'Egeo.
La contrazione ad Elazig è anche da attribuire all'esaurimento dei progetti infrastrutturali relativi alla ricostruzione successiva al terremoto di gennaio 2020, mentre nell'area di Kars le condizioni climatiche sono state peggiori delle attese e le incertezze sulla situazione economica della Turchia hanno condizionato in misura maggiore in questa regione la partenza di nuovi progetti di costruzione.

Le condizioni climatiche nel mese di gennaio sono state le peggiori degli ultimi 25 anni e, soprattutto nei mesi di gennaio, marzo e in alcune regioni anche ad aprile, hanno bloccato l'attività degli impianti di calcestruzzo e di molti siti costruttivi a causa di pioggia, neve e basse temperature.
Le esportazioni di cemento e clinker sono aumentate del 30% circa anche per i maggiori volumi di clinker esportati verso la Danimarca.

I volumi di calcestruzzo sono diminuiti dell'8,5% rispetto al primo semestre del 2021 per le ragioni già esposte legate alle condizioni climatiche. I volumi di aggregati sono aumentati del 155% rispetto al primo semestre del 2021 in seguito alla piena operatività della cava acquisita nella seconda parte del 2021.

Nel settore del waste le attività turche di trattamento dei rifiuti industriali hanno registrato ricavi in valuta locale superiori del 125% rispetto al 2021, grazie all'aumento di volumi e prezzi di vendita di combustibili (RDF), dei quantitativi conferiti in discarica e del trading di materie prime da riciclare, mentre nel Regno Unito i ricavi sono diminuiti del 15,5%.

Complessivamente il margine operativo lordo della regione ha raggiunto i 23,3 milioni di Euro in aumento del 217% rispetto all'anno precedente (7,4 milioni di Euro). Tale risultato include proventi non ricorrenti legati alla rivalutazione di immobili non industriali pari a 11,1 milioni di Euro.

Al netto di tali rivalutazioni l'incremento del margine sarebbe stato del 65,5%.

L'aumento del margine operativo lordo è attribuibile essenzialmente al settore del cemento grazie a maggiori prezzi di vendita nonostante i maggiori costi per materie prime, combustibili ed elettricità e maggiori costi fissi per effetto dell'inflazione, cui si è aggiunta la significativa svalutazione della lira turca.
Gli investimenti del semestre si sono attestati a 10,9 milioni di Euro; nel cemento sono stati pari a circa 3,8 milioni di Euro concentrati soprattutto nell'impianto di Izmir e di Trakya.

Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS16 sono stati pari a 4,4 milioni di Euro.

Egitto I ricavi delle vendite sono cresciuti del 17,1% a 27,6 milioni di Euro (23,6 milioni di Euro nel primo semestre del 2021), nonostante i volumi venduti siano diminuiti del 2% rispetto al 2021. I volumi di vendita di cemento bianco sul mercato interno hanno registrato una riduzione dell'8% a causa dell'anticipo di alcune consegne ai clienti a dicembre 2021 prima della chiusura dell'anno e per l'accresciuta concorrenza.

Le esportazioni sono invece aumentate del 2% rispetto al primo semestre 2021 grazie a maggiori consegne negli Stati Uniti ed in Europa centrale a fronte di minori volumi in Arabia Saudita e Russia.

Il margine operativo lordo è sostanzialmente in linea con l'anno precedente (-1,2%) a 5,3 milioni di Euro per effetto dei maggiori prezzi di vendita che hanno compensato i più alti costi di acquisto dei combustibili.

Gli investimenti effettuati nel primo semestre 2022 sono stati pari a 0,35 milioni di Euro ed hanno riguardato principalmente macchinari di laboratorio.

Asia Pacifico

Cina

I ricavi delle vendite sono aumentati del 10,7% a 31,2 milioni di Euro (28,2 milioni di Euro nel primo semestre 2021) nonostante i volumi di vendita siano diminuiti del 10,5% rispetto al corrispondente semestre del 2021 per una serie di ragioni: ulteriori restrizioni per limitare la diffusione del COVID-19 soprattutto nell'est e sud del paese (Shanghai è stata in lock down fino a 1° di giugno), problematiche logistiche nei maggiori porti del paese, un maggiore rallentamento registrato in occasione del Capodanno cinese, oltre a condizioni atmosferiche avverse e tensioni politiche internazionali.

La contrazione dei volumi è stata compensata dall'incremento dei prezzi di vendita. Il margine operativo lordo è in diminuzione del 3,7% a 7,8 milioni di Euro (8,1 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021) a causa dei maggiori costi per acquisto di combustibili ed elettricità e dai minori volumi di vendita, parzialmente compensati da maggiori prezzi, un effetto cambio positivo e maggiori contributi governativi per innovazioni tecnologiche e per il mantenimento della forza lavoro.
Il Renminbi cinese si è rivalutato del 9,2% rispetto al cambio medio dell'Euro nel primo semestre del 2021. Gli investimenti del semestre sono stati pari a 2,1 milioni di Euro, principalmente legati alla realizzazione di un silo per il cemento.

Malesia

I ricavi delle vendite sono aumentati del 31,5% a 26,8 milioni di Euro (20,4 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2021) a fronte di una crescita del 5,5% dei volumi complessivi.

Sul mercato domestico le vendite sono diminuite del 16% a causa del calo delle attività residenziali private e della carenza di manodopera specializzata presso alcuni grandi cantieri. Le esportazioni sono aumentate dell'8% rispetto al 2021, grazie ai maggiori volumi venduti in Australia, Cambogia e Myanmar, solo parzialmente compensati dai minori volumi in Corea del Sud.
Il margine operativo lordo, pari a 2,6 milioni di Euro, è diminuito del 6% rispetto ai 2,7 milioni di Euro nel corrispondente semestre del 2021. I maggiori volumi e prezzi medi di vendita, i minori costi per materie prime oltre a positivo tasso di cambio sono stati compensati da maggiori costi per l'acquisto di combustibili e di distribuzione.

La valuta locale si è rivalutata del 5,5% rispetto al cambio medio dell'Euro nel corrispondente semestre del 2021. Nel primo semestre 2022 gli investimenti sono stati pari a 1,4 milioni di Euro relativamente a lavori di ristrutturazione di efficientamento dei mulini e dei sili del cemento.

Holding e Servizi

Il raggruppamento include la capogruppo Cementir Holding, la società di trading Spartan Hive e altre società minori.
L'aumento dei ricavi è attribuibile ai maggiori volumi di clinker, cemento bianco e combustibili intermediati dalla Spartan Hive, il cui margine operativo lordo è aumentato a 5,9 milioni di Euro (2,9 milioni di Euro nel primo semestre 2021).

Turchia – Economia iperinflazionata

A partire dal giugno 2022 l'economia turca è considerata iperinflazionata in base ai criteri stabiliti dallo "IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate".

Gli effetti contabili di tale adeguamento, oltre a essere già riflessi nella situazione patrimoniale di apertura al 01 gennaio 2022, recepiscono le variazioni del periodo. In particolare, l'effetto relativo alla ri-misurazione delle attività e passività non monetarie, delle poste di patrimonio netto, nonché delle componenti di conto economico rilevate nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato in una apposita voce di conto economico tra i proventi e oneri finanziari.
Il relativo effetto fiscale delle attività non monetarie è stato rilevato tra le imposte del periodo.

Per tener conto dell'impatto dell'iperinflazione anche sul corso monetario della valuta locale, i saldi dei conti economici espressi in valuta iper-inflazionata sono stati convertiti in Euro, valuta di presentazione del Gruppo Cementir, applicando il tasso di cambio finale anziché quello medio del periodo, in linea con quanto richiesto dallo IAS 21 di riportare tali ammontari ai valori correnti.

Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo:

* Dal gennaio 2005 al 31 dicembre 2021: 503,30%

* Dal gennaio 2022 al 30 giugno 2022: 42,35%

Nel corso del primo semestre 2022 l'applicazione dello IAS 29 ha comportato la rilevazione di un provento finanziario netto, al lordo delle imposte, pari a 15,5 milioni di Euro.
Nell'allegato si riportano gli impatti dell'iperinflazione sulle principali voci di Conto economico del primo semestre 2022, nonché sullo Stato patrimoniale al 30 giugno 2022.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso e dopo la chiusura del trimestre

L'8 febbraio 2022 il Consiglio di amministrazione della Capogruppo ha approvato il Piano Industriale 2022- 2024, al cui comunicato stampa si rimanda.

A maggio 2022, l'agenzia di rating Standard & Poor's ha confermato il rating di BBB- con Outlook Stabile.

Evoluzione prevedibile della gestione

Gli indicatori congiunturali relativi al secondo trimestre segnalano rischi al ribasso per l'attività nella maggior parte delle economie avanzate ed emergenti.
I corsi delle materie prime energetiche hanno segnato ulteriori marcati rialzi, soprattutto a causa della prosecuzione della guerra in Ucraina, con crescenti pressioni inflazionistiche.

Con riferimento alle attività del Gruppo, alla luce dell'andamento dei risultati del primo semestre dell'anno, si confermano gli obiettivi dichiarati in data 8 febbraio 2022 ovvero di raggiungere ricavi consolidati di oltre 1,5 miliardi di Euro e un margine operativo lordo compreso tra 305 e 315 milioni di Euro e una disponibilità di cassa netta di circa 60 milioni di Euro a fine anno, includendo investimenti industriali di circa 95 milioni di Euro.

L'organico di Gruppo è previsto stabile nel periodo. Queste aspettative non tengono conto di eventuali intensificazioni dell'attuale crisi in Ucraina né di nuove situazioni di recrudescenza della pandemia Covid 19.

Poiché le aspettative sopra descritte si basano su una serie di presupposti che esulano dall'ambito di controllo del management, i risultati potrebbero discostarsi anche significativamente da tali previsioni.
Quanto precede rispecchia esclusivamente il punto di vista del management della società, e non rappresenta una garanzia, una promessa, un suggerimento operativo o anche solo un consiglio di investimento. Non deve pertanto essere preso come supporto previsionale sull'andamento futuro dei mercati e degli strumenti finanziari interessati.

Approvazione del piano di successione

Il Consiglio di Amministrazione in data odierna, previo parere favorevole del Remuneration and Nomination Committee, ha approvato il Piano di Successione. Il Piano di Successione di Cementir Holding descrive la tempistica, gli attori e le azioni da porre in essere per la nomina sia in prossimità della scadenza del termine stabilito dall'Assemblea della Società per l'incarico di amministratore della Società, sia nel caso di cessazione anticipata degli Amministratori Esecutivi o Non Esecutivi per qualsiasi motivo rispetto al termine di scadenza.

Sono altresì descritti i presidi e la gestione temporanea (cd. contingency plan) nelle more della nomina definitiva del sostituto da parte dell'Assemblea. Il Piano di Successione della Società, raccomandato altresì dal codice di corporate governance olandese applicato dalla Società, risponde alle best practice in materia nel contesto del continuo miglioramento della governance societaria anche in una ottica ESG.

GD - www.ftaonline.com

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