Gas Plus: Ebitda quadruplicato nel 2022, proposto dividendo di 0,05 euro

05/04/2023 08:23

Gas Plus: Ebitda quadruplicato nel 2022, proposto dividendo di 0,05 euro

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana (segmento Euronext Milan), presieduto da Stefano Cao ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio dell'esercizio 2022.

L'Amministratore Delegato Davide Usberti ha dichiarato: "Rispetto alla strutturale ciclicità dell'attività E&P i contributi straordinari accollati ai produttori di gas in Italia ed in Romania appaiono del tutto sproporzionati, portando nel nostro caso il tax rate al 94%.

Almeno nel nostro Paese auspischiamo che il Governo riveda tali normative entro il termine di fine giugno, epoca della nostra assemblea degli azionisti per l'approvazione del Bilancio 2022."

Commento ai dati economico finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022
I Ricavi del 2022 hanno raggiunto i € 235,4 M rispetto agli € 84,8 M del 2021 con una crescita del 177,5%.
Tale crescita è riconducibile all'aumento della produzione di gas e alla dinamica dei prezzi degli idrocarburi, nonostante una notevole parte della produzione E&P risultasse nella prima parte dell'anno ancora oggetto di coperture pregresse a livelli di prezzo largamente inferiori a quelli registrati nel periodo.

I costi operativi sono passati dai € 66,9 M del 2021 ai € 159,2 M del 2022, con un aumento inferiore in termine percentuali (+137,9%) rispetto a quello dei ricavi ed hanno naturalmente risentito dell'aumento dei costi della principale materia prima (gas metano). Nell'ambito di questa voce hanno assunto un peso rilevante gli oneri tributari sulle produzioni di idrocarburi, quali royalties e windfall tax (€ 43,8 M contro € 2,6 M del FY21), in particolare per le produzioni di gas nei giacimenti in Romania.

L'EBITDA, quadruplicato rispetto al 2021, ha raggiunto i € 76,1 M rispetto ai € 17,9 M del 2021 grazie, in particolare, all'ottima performance delle attività E&P che, in un contesto di prezzi sicuramente favorevoli, è stata in grado di incrementare di oltre il 40% la propria produzione. La B.U.
E&P ha registrato infatti un EBITDA di € 83,5 M contro € 10,1 del 2021, di cui € 40,2 M da attività gestite in Italia e, per la prima volta, € 43,3 M da attività all'estero. La B.U. Network & Transportation ha risentito dell'ulteriore riduzione del Vincolo Ricavi e di un temporaneo aumento dei costi operativi.

Il contributo ai risultati consolidati del Gruppo resta tuttavia positivo con EBITDA di € 7,0 M contro € 7,7 M del 2021. La B.U. Retail ha invece registrato nell'anno una marginalità fortemente negativa realizzando un EBITDA negativo di € 11,8 M contro un EBITDA positivo € 2,5 M del 2021.
Come già anticipato, tale risultato deriva, nella prima parte dell'anno, dalle perdite su segmenti di vendita a marginalità temporaneamente negativa, mentre, nell'ultimo trimestre dell'anno, dalla forte tensione in termini di carenza dell'offerta gas che ha costretto a sottostare ad un regime di approvvigionamento, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

A valle dell'EBITDA gli ammortamenti (pari a € 23,7 M contro € 16,8 M del 2021) sono stati in aumento rispetto al dato del 2021, in prevalenza in ambito E&P a seguito dell'entrata in produzione degli impianti di estrazione gas in Romania. Sono stati inoltre effettuati ripristini netti di valore di alcune attività precedentemente svalutate per complessivi € 8,9 M (€ 13,0 M nel 2021).
Alla luce dell'andamento dei prezzi del gas naturale nel corso del 2022 e del previsto livello degli stessi nel corso dei prossimi anni, tuttora elevato seppur in calo, sono emerse infatti indicazioni per la riduzione delle perdite di valore di alcune delle attività E&P in Italia, rilevate nei precedenti esercizi.

L'EBIT è stato a sua volta in forte crescita ed è passato da € 14,2 M del 2021 a € 61,4 M del 2022. Anche il Risultato Operativo ha avuto un simile andamento ed ha raggiunto i € 65,5 M contro € 10,7 M del 2021, registrando un aumento superiore rispetto all'EBIT. Il Risultato Operativo ha infatti recepito il rilascio del fondo di € 4,1 M costituito nel 2021 a fronte delle previste perdite delle attività Retail relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con "CAP" sul costo della materia prima, per le quali il Gruppo aveva valutato di portare avanti una politica di mantenimento dei clienti.

Gli oneri finanziari sono stati in crescita rispetto al precedente esercizio (€ 9,7 M del 2022 contro € 7,3 M del 2021) per effetto del maggior utilizzo, nel corso dell'anno, delle linee di credito disponibili e dell'aumento dei tassi d'interesse. Le imposte sul reddito hanno presentato un saldo negativo di € 52,4 M (saldo negativo di € 0,3 M nel 2021) sulla cui entità hanno pesato i contributi straordinari previsti dalle recenti disposizioni di legge sia in Italia sia in Romania, per cui non è prevista alcuna deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, e in particolare: - il c.d.

"contributo straordinario contro il caro bollette" (previsto dall'art. 37 del Decreto Legge n. 21 del 21.03.2022) per € 8,1 M, già interamente versato nel corso del 2022; - il contributo di solidarietà previsto dalla legge di Bilancio 2023 e quantificato in € 8,8 M con versamento nel corso del 2023; - il contributo di solidarietà introdotto in Romania e quantificato in € 21,6 M che sarà versato nel corso del 2023.
Il tax rate del Gruppo ha così raggiunto il 94% su cui naturalmente pesa l'incidenza di tali contributi (oltre il 70% della voce imposte). In assenza di tali contributi il tax rate si sarebbe attestato intorno al 25%. Il risultato netto consolidato è stato infine un utile di € 3,4 M contro un utile di € 3,1 M del 2021.

Gli investimenti del 2022 sono stati in crescita rispetto al 2021 (€ 27,3 M contro € 18,1 M dell'esercizio precedente) e hanno prevalentemente riguardato le attività E&P in Italia e in Romania, comportando nel corso dell'anno il progressivo utilizzo delle linee di credito in essere. A fine 2022, grazie al positivo cash flow delle attività operative, l'indebitamento finanziario netto è comunque sceso a € 49,0 contro € 82,2 M del 2021.
Tale valore è comprensivo per circa € 3,9 M degli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16. L'indebitamento finanziario netto raggiunge un livello estremamente contenuto, nonostante gli investimenti ed i rimborsi a valere sulle linee di credito in essere. Nel corso dell'anno i finanziamenti a medio lungo termine, in Italia e all'estero, sono stati infatti utilizzati per 18,8 milioni di euro e rimborsati sulla base dei piani di rimborso previsti contrattualmente o anticipatamente per 28,1 milioni di euro.

Dopo la chiusura dell'esercizio il finanziamento di tipo "RBL" in Romania è stato anticipatamente estinto e cancellata l'intera linea di credito. Il patrimonio netto ammonta a € 186,5 M contro € 171,0 M al 31 dicembre 2021 e presenta un incremento di € 15,5 M rispetto al dato di fine esercizio scorso.
L'aumento è da ricondurre al positivo risultato dell'esercizio e agli effetti positivi delle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting. Sono stati infatti progressivamente assorbiti gli effetti del fair value negativo dei derivati in essere al termine del precedente esercizio con il recepimento a conto economico del corrente esercizio degli effetti economici positivi che sono stati generati dagli elementi coperti e del conseguente rilascio della corrispondente riserva di segno negativo.

Il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,26), già peraltro su livelli contenuti anche alla fine del precedente esercizio, è stato in forte calo rispetto al dato di fine 2021. Il Bilancio separato della Capogruppo ha evidenziato una perdita di € 8,7 M contro un utile pari a € 0,2 M del 2021.
Il risultato negativo dipende dalla svalutazione del valore di carico di alcune partecipazioni e, in particolare, di quella relativa alle attività Retail a fronte delle perdite conseguite nell'esercizio.

OUTLOOK 2023
L'Ebitda consolidato è previsto in contenuta crescita rispetto al 2022 ed il risultato netto di segno positivo, tenuto anche conto del fatto che da normative al momento vigenti il 2023 sarà assoggettato a contributo straordinario, come ultimo anno, solo per le attività in Romania, avendo già recepito per l'Italia nel Bilancio 2022 sia il contributo "Draghi" che il contributo "Meloni".

Più in dettaglio le attività E&P vedranno una crescita complessiva delle produzioni di idrocarburi per il contributo, per l'intero anno, dei giacimenti gas in Romania. In Italia, la produzione resterà invece in linea con i volumi del 2022 per il fisiologico declino dei siti maturi e una significativa crescita sarà possibile con l'avvio, nei successivi anni, del progetto Longanesi.
Assumendo che prosegua per la residua parte dell'anno l'attuale fase riflessiva degli scenari energetici, il relativo Ebitda è previsto in calo rispetto al 2022. L'andamento degli scenari avrà minori riflessi sulle attività downstream. Mentre le attività Network confermeranno il positivo andamento del 2022, nonostante l'ulteriore riduzione del Vincolo Ricavi, le attività Retail torneranno ad una marginalità positiva.

Gli investimenti riguarderanno prevalentemente l'area E&P (in particolare lo sviluppo di Longanesi ed il pozzo esplorativo E 15-1 nel Mar del Nord olandese), anche se permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche nei progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream. Sotto il profilo finanziario, la struttura del Gruppo resterà solida ed equilibrata.
Per effetto degli investimenti e dei versamenti dei contributi straordinari di solidarietà da effettuare nel corso dell'anno l'indebitamento finanziario netto è previsto in crescita rispetto al dato di fine 2022. Le principali attività operative continueranno a generare flussi positivi di cassa e pertanto il Gruppo attualmente ritiene di avere a disposizione linee al momento sufficienti ai previsti investimenti e alle esigenze di circolante.



PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti che si terrà il 23 giugno 2023, il pagamento di un dividendo pari a 5 centesimi di euro per azione che verrà messo in pagamento a decorrere dal 2 agosto 2023 con data di stacco della cedola il 31 luglio 2023 e record date il 1° agosto 2023.

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