L'Angolo del Trader

16/11/2022 08:56

Stm conferma di attraversare un buon momento di forma dando continuità anche nella seduta di ieri al rialzo partito dai bottom di inizio mese in area 30,40. Il titolo ha approfittato dei buoni risultati presentati dal competitor tedesco, Infineon, che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in crescita del +38% a/a (consensus +32%) e un margine del 25,5% (consensus 24,7%).
Meglio del consensus anche la guidance 2023. La Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha inoltre comunicato di detenere (per conto terzi) una partecipazione del valore di circa quattro miliardi di dollari nel colosso taiwanese dei chip TSMC, altra notizia che ha catalizzato l'attenzione sul comparto dei semiconduttori.

Il grafico del titolo mostra l'avanzamento dei prezzi verso i massimi estivi a quota 39,28, dopo che nell'ultima settimana sono state oltrepassate le resistenze a 35,20 e 36,30 euro circa. Oltre 39,28 la corsa potrebbe proseguire fino a 42 euro circa, top di marzo e febbraio e potenziale punto di arrivo della correzione partita dai minimi di luglio.
Tali prospettive verrebbero indebolite dal ritorno al di sotto di 35 euro, per essere poi compromesse ala violazione di area 33,50.

Seduta da dimenticare per Marr. Il titolo ha ceduto martedì il 5,95% a 11,06 euro, i prezzi hanno toccato un minimo intraday a 11,02. I conti presentati in avvio di ottava hanno mostrato una redditività inferiore alle attese nonostante il trend incoraggiante dei ricavi.

Equita Sim ha confermato la raccomandazione "hold" ma ha tagliato il target a 13,3 euro, -14% dal precedente. Gli esperti hanno ridotto le stime di utile del 36% per il 2022, del 18% per il 2023 e del 13% per il 2024. Anche Banca Akros ha tagliato il prezzo obiettivo sul titolo da 15,5 euro a 14,4 euro e ha confermato il rating "accumulate".
Solo per Intesa Sanpaolo il giudizio resta positivo, "buy", con target a 19 euro. Intesa ha comunque precisato che Marr "ha pubblicato forti vendite nei primi nove mesi dell'anno, beneficiando del flusso di turisti da oltreoceano e del recupero dei consumi fuori casa". Ma "l'aumento dei costi delle materie prime e i maggiori costi energetici hanno influito in maniera significativa sull'Ebitda margin" e quindi è possibile che le stime di Ebitda per il 2022 della società, di 104,8 milioni, si rivelino troppo ottimistiche.

I dati del terzo trimestre hanno evidenziato un fatturato a 621 milioni, in crescita del 16% a/a contro i 622 milioni attesi, un EBITDA di 32,4 milioni, in calo del 33% a/a, meno dei 40,5 milioni attesi, un utile netto di 14,2 milioni, ridottosi del 48% su base annua contro i 21,3 milioni attesi.
Il ribasso si è avviato lunedì dalla mancata rottura della media mobile esponenziale a 100 giorni, passante a 11,65 circa. La candela di lunedì, un "dragon fly doji", è un segnale di allarme per la tenuta dell'uptrend partito dai minimi di fine settembre a 9,32 euro. Sotto area 10,60 aumenterebbe il rischio di un ritorno in area 9,30.

Con la violazione anche di quei livelli probabili discese verso gli 8,50 euro. Solo con una chiusura di seduta al di sopra di 11,75 sarebbe possibile considerare riattivato l'uptrend, primo target a 13,10 linea di tendenza che scende dal top di ottobre 2021. Ostacolo successivo a 14 euro circa.

MFE-MEDIAFOREUROPE (Mediaset) archivia i primi nove mesi del 2022 con risultati in flessione se paragonati a quelli registrati del pari periodo del 2021.
I ricavi si attestano a 1.900,1 milioni di euro da 1.992,7 milioni e il risultato netto è positivo per 78,5 milioni da 273,8 milioni (beneficiavano della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di EI Towers). Si segnalano alcuni elementi positivi come i ricavi pubblicitari lordi che in Italia raggiungono 1.309,2 milioni "con una contrazione (-2,5%) molto inferiore al -8,6% registrato nei nove mesi del mercato televisivo (dati Nielsen)".

Per quanto riguarda gli ascolti televisivi in Italia nelle 24 ore Mediaset aumenta i propri (+2,8 punti rispetto al 2021) "mentre cala il complesso della tv italiana e la Rai, in particolare, perde 2,2 punti". Confermata la guidance 2022 (risultati economici e una generazione di cassa caratteristica, free cash flow, positivi).
Per l'ultima parte dell'anno la raccolta pubblicitaria in Italia ha evidenziato "un andamento migliore rispetto a quello dei primi nove mesi 2022, mentre per la seconda metà di novembre si segnala scarsa visibilità e un andamento condizionato dalla presenza dei Mondiali di calcio in Qatar trasmessi in esclusiva da Rai".

L'analisi del grafico di MFE-B mette in evidenza il recupero partito a fine settembre e l'attacco agli ex supporti di area 0,55 euro. Una stabilizzazione sopra questo riferimento creerebbe le condizioni per un'estensione del rally verso 0,65 almeno, con obiettivi a 0,70 e 0,80. Discese sotto 0,48 potrebbero invece anticipare un'inversione di tendenza.

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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