L'Angolo del Trader

21/11/2022 08:57

Cnh Industrial ha terminato la seduta di venerdì a 14,88 euro con un rialzo del 2,98%. Il titolo torna a premere sull'acceleratore dopo qualche seduta di pausa e tocca i massimi da fine marzo a 14,97 euro approfittando ancora dei dati del terzo trimestre migliori delle attese degli analisti.
I ricavi netti delle Attività Industriali sono saliti a 5,396 miliardi di euro, +24,4% a/a, contro i 4,15 del consensus Reuters. L'EBIT Adjusted delle Attività Industriali è balzato a 670 milioni, +59,5% a/a (consensus Reuters: 399 milioni). Il gruppo ha alzato la guidance sui ricavi 2022 a +16/18 per cento dalla precedente di +12/14 per cento.

Intesa Sanpaolo ha alzato il target a 17,4 euro da 15,4 e ha confermato il giudizio "buy". Cnh si sta avvicinando a grandi passi ad un appuntamento importante, quello con i massimi storici di gennaio a 15,58 euro. Se i prezzi riusciranno a superare quell'ostacolo potranno proporsi per il test di area 18 euro almeno.
Dare per scontata la rottura di una resistenza così rilevante come un precedente record sarebbe molto rischioso, meglio in questa fase quindi mantenere un atteggiamento prudente, anche se volto comunque alla costruzione di strategie rialziste. Solo in caso di discese nuovamente al di sotto della media mobile esponenziale a 20 giorni, passante a 13,67 euro, renderebbero problematico il superamento dei massimi di inizio anno, primo supporto a 13,02 euro, massimo del 26 agosto.

Segni positivi per i titoli del comparto utility venerdì, favoriti dal calo dei rendimenti.

Enel, +3,14% a 5,1570 euro, ha approfittato anche delle notizie di stampa relative al progetto della nuova fabbrica per la produzione di celle e pannelli fotovoltaici negli USA. I lavori dovrebbero partire nella prima metà dell'anno prossimo e il primo pannello dovrebbe uscire dallo stabilimento entro fine 2024.
Nel fine settimana Il Sole 24 Ore ha scritto che, in occasione della presentazione del nuovo piano industriale, prevista per domani, il gruppo potrebbe annunciare l'uscita dalla Romania, oltre che dal Perù (come già trapelato nei giorni scorsi). L'analisi del grafico di Enel mette in evidenza il rimbalzo originato dai 3,9650 euro del 13 ottobre (minimo da inizio 2017) e l'attacco alla resistenza a 5,20 circa.

Una stabilizzazione sopra questo ultimo riferimento permttetebbe al titolo di ambire a ulteriori estensioni verso 5,55 almeno, con obiettivo successivo a 5,80. Discese sotto il minimo di giovedì scorso a 4,9770 potrebbero invece anticipare approfondimenti sui 4,62-4,63 almeno.

Stellantis ha chiuso la settimana con un rialzo dell'1,79%, circostanza che ha permesso di stemperare le tensioni dovute al calo dei due giorni precedenti.
Sono molteplici gli aspetti che hanno agevolato il recupero di venerdì, a partire dai buoni dati sulle immatricolazioni di auto nella UE ad ottobre, comunicati da ACEA. Importante anche l'annuncio del lancio della 500e in versione full electric in Nord America a inizio 2024, ma soprattutto il miglioramento della guidance 2022 di General Motors per quanto riguarda il Free Cash Flow automotive adjusted a 10-11 miliardi di dollari dal precedente 7-9 miliardi.

Graficamente il titolo ha avuto una pausa di consolidamento dopo aver superato l'ostacolo a 13,95 euro ed essere salito fino a quota 14,60. La permanenza al di sopra di area 13,95, tuttavia, mantiene integro lo scenario positivo e sembra poter favorire il proseguimento della corsa verso gli obiettivi a 15,10 e più in alto a 15,90/16 euro circa.
Sotto 13,95 invece si aprirebbero le prime crepe nella struttura del rialzo, per quanto sarebbe soltanto la successiva violazione di quota 13 (primo target a 12 euro) a compromettere la buona impostazione acquisita dai prezzi nell'ultimo mese.

SF - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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