L'Angolo del Trader

01/02/2023 09:00

L'Angolo del Trader

Brusco risveglio per Ferrari dopo i recenti rialzi. Il titolo è scivolato ieri fino a 223,60 euro salvo poi recuperare nel finale risalendo in chiusura fino a quota 228,90. Jefferies ha conferma la raccomandazione hold alzando il target price da 170 a 225 euro, adeguandolo alle quotazioni attuali.
Gli analisti hanno migliorato le stime di utile per azione del 7% per il 2022 e del 3% per il 2023 ma mettono in guardia gli investitori: i prezzi attuali scontano bilanci "stellari" in eterno. Graficamente la flessione appare del tutto fisiologica dopo il prolungato rialzo dai minimi di fine dicembre a 197,55 euro.

La permanenza al di sopra di area 219 è altresì strategica per garantire solidità e continuità a detto movimento, i cui obiettivi oltre 234,40 (massimi di venerdì) sono ipotizzabili sui record storici dell'autunno 2021 in area 248. Sotto 219 invece supporto successivo a 216 euro, poi via libera verso 209,20, gap up del 9 gennaio.

Juventus FC martedì annulla le perdite viste in avvio all'indomani della pubblicazione delle motivazioni con cui la Corte Federale di Appello della FIGC ha condannato il club a 15 punti di penalizzazione, ovvero "per avere alterato sistematicamente i documenti contabili depositati presso la Co.Vi.So.C.

a partire almeno dalla situazione trimestrale al 31 marzo 2019 ed almeno fino alla situazione trimestrale al 31 marzo 2021". Juventus FC ha annunciato che farà ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport. Il titolo ha terminato la seduta a 0,2964 euro con un guadagno dello 0,61%, i prezzi in intraday hanno testato un minimo a 0,289 euro.
Il titolo sta giocando da un paio di settimane con il supporto critico offerto a 0,295 dal 61,8% di ritracciamento del rialzo dai minimi di dicembre. Fino a che questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci verrà rispettato, almeno in chiusura di seduta, le attese saranno in favore di un tentativo di rimbalzo volto a ricoprire il gap del 23 gennaio con lato alto a 0,3270 euro.

Conferme in questo senso sopra 0,3180. Sopra 0,3270 resistenza a 0,3550 euro. La violazione di 0,295, se confermata in chiusura di seduta, potrebbe anticipare invece la ricopertura del gap del 15 dicembre con base a 0,2644 euro.

OVS chiude l'esercizio 2022-2023 al 31 gennaio (cioè ieri) con ricavi in crescita.
Il quarto trimestre ha confermato l'andamento registrato nei tre precedenti con vendite pari a circa 420 milioni di euro, +11% a/a. Anche il consuntivo dell'esercizio segna un progresso dell'11% a/a collocandosi a oltre 1,5 miliardi di euro. Il free cash flow è superiore a 60 milioni mentre il leverage è inferiore a 1,00x (1,29x un anno fa e 5,50x due anni fa).

OVS comunica anche che sono terminate le trattative per l'acquisizione di Coin: il gruppo continua a "valutare le opportunità di crescita esterna che il mercato le offrirà" ma per il momento "preferisce proseguire nella significativa azione di deleverage che, in questo contesto di mercato e anche alla luce delle attuali quotazioni, appare rappresentare il miglior interesse per i suoi azionisti".
L'analisi del grafico di OVS mette in evidenza il bel recupero partito a luglio ma anche il potenziale doppio massimo in formazione da inizio dicembre. Si tratta di una figura ribassista che verrebbe completata in caso di rottura del supporto a 2,0240: obiettivo ideale a 1,65-1,70. Il superamento di 2,3020 preannuncerebbe invece un attacco agli ostacoli posizionati tra 2,35 e 2,40: in caso di successo riattivazione del movimento ascendente verso 2,75-2,80 e 3,1340, massimo pluriennale del dicembre 2021.

SF - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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