Piazza Affari migliore in Europa, Unicredit guida i rialzi

03/05/2023 17:52

Piazza Affari migliore in Europa, Unicredit guida i rialzi

Seduta di parziale recupero, dopo i ribassi di ieri, per l'azionario italiano, che comunque mostra le migliori performance tra i maggiori listini europei.

Il FTSE MIB segna +0,77%, il FTSE Italia All-Share +0,71%, il FTSE Italia Mid Cap +0,18%, il FTSE Italia STAR +0,76%.

Mercati azionari europei altrettanto positivi: EURO STOXX 50 -0,12%, DAX +0,59%, CAC 40 +0,28%, IBEX 35 -0,05%, FTSE 100 +0,19%,

In rialzo anche gli azionari americani: S&P 500 +0,07%; NASDAQ +0,23%; Dow Jones -0,12%.

I mercati attendono le decisioni di politica monetaria della Fed (previsto un rialzo di 25 punti base al 5,25%) e soprattutto le parole del presidente Jerome Powell. Euro ancora in rialzo. EUR/USD al momento quota 1,1055 circa (+0,57%).

Bene il BTP in termini di prezzo, il rendimento del decennale cede 12 punti base e si porta al 4,12% Lo yield del Bund tedesco segna una parallela flessione di 10 punti base al 2,25% Lo spread è quindi stabile a 187 punti base (dati MTS).

Consistente rialzo per Unicredit +3,76% che manda in archivio il primo trimestre con risultati in forte crescita e ben al di sopra del consensus. I ricavi si attestano a 5,9 miliardi di euro (+18,3% a/a, consensus 5,29), il margine di interesse a 3,3 miliardi (+43,6% a/a, consensus 3,1), utile netto contabile a 2,1 miliardi (274 milioni un anno fa, consensus 1,31), CET1 ratio al 16% (consensus 15,25%).
Il management ha migliorato la guidance 2023: ricavi oltre 20,3 miliardi (da oltre 18,5), margine di interesse oltre 12,6 miliardi (da oltre 11,3), costi inferiori a 9,6 miliardi (da inferiori a 9,7), utile netto a oltre 6,5 miliardi (da circa 5,2), distribuzione agli azionisti maggiore o uguale di 5,75 miliardi (5,25 nel 2022).

Unicredit trascina al rialzo anche gli altri bancari italiani: l'indice FTSE Italia Banche segna +2,54% contro il -0,33% dell'EURO STOXX Banks. Banca MPS +1,37%, BPER Banca +1,72%, Banco BPM +1,64%, Intesa Sanpaolo +1,74%.

Rialzi consistenti anche per Mediobanca +3,83%. Francesco Gaetano Caltagirone ha incrementato la partecipazione in Mediobanca al 9,9% del capitale dal 5,5% ancora riportato sul sito Consob. Un portavoce ha confermato la notizia anticipata da La Stampa. Caltagirone rafforza in tal modo la sua posizione di secondo maggiore azionista alle spalle di Delfin con il 19,4% e davanti a Banca Mediolanum con il 3,3%.

In rosso invece Stellantis -1,87% che chiude il primo trimestre con ricavi in crescita del 14% a/a a 47,2 miliardi di euro, meglio del consensus FactSet, ovvero ricavi in rialzo dell'11% a 45,9 miliardi. Sotto le attese le consegne di veicoli a 1,476 milioni (+7%) contro gli 1,495 attesi (+9%).
Alcuni analisti segnalano il forte incremento delle scorte a 1,3 milioni di unità da 1,07 milioni alla fine del quarto trimestre e 0,81 milioni nel primo del 2022: secondo il management questi livelli riflettono "un ritorno ai normali livelli di operatività e che include uno stock di proprietà di 384 mila unità".

Nuovo affondo in corso di seduta per i prezzi del petrolio greggio in attesa delle decisioni della Fed, ma soprattutto per i crescenti timori sul fronte della domanda. I dati positivi EIA sulla variazione settimanale delle scorte USA non calmano le vendite. Il future sul Brent cede un altro 4,39% a 72,01 dollari e il derivato sul WTI perde il 4,72% e si riporta a 68,28 dollari al barile.

A Milano Saipem cede il 2,65% Stamattina il gruppo ha comunicato il closing della vendita a KCA Deutag di 44 impianti di perforazione onshore in America Latina, a fronte di un corrispettivo pari a circa 40 milioni di dollari. L'operazione rientra nell'ambito dell'accordo di cessione del business di perforazione a terra, comunicato in data 1 giugno 2022, che prevede la cessione da parte di Saipem a KCA Deutag della totalità delle proprie attività drilling onshore, a fronte di un corrispettivo complessivo in denaro pari a 550 milioni di dollari (soggetto ad aggiustamenti di prezzo standard), oltre a una quota di partecipazione del 10% nella stessa KCAD.

Male anche Eni (-1%) e Tenaris (-0,65%).

Debutto amaro per Lottomatica: il titolo perde l'8,89% a 8,2 euro rispetto al prezzo di collocamento di 9 euro, peraltro fissato sul limite inferiore della forchetta 9-11 indicato.

GD - www.ftaonline.com

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