Previsioni economiche per il 2023: crescita moderata dell'economia cinese, deprezzamento del dollaro improbabile

08/02/2023 10:34

Previsioni economiche per il 2023: crescita moderata dell'economia cinese, deprezzamento del dollaro improbabile

Il commento "Capital Group: I 4 scenari contrarian" di Robert Lind, Economista di Capital Group, esamina il quadro attuale dei mercati che appaiono cristallizzati intorno a un'ottimistica prospettiva per il 2023. I prezzi degli asset suggeriscono che l'inflazione rallenterà rapidamente, la Federal Reserve USA adopererà un approccio meno aggressivo e la crescita globale non sarà molto più debole del 2022.
Tuttavia, la politica monetaria è fluida e l'incertezza geopolitica è elevata, creando una vasta gamma di possibili esiti. Lind sottolinea che il consensus di mercato attuale, espresso nei prezzi degli asset, potrebbe non essere l'esito più probabile.

1. La Fed manterrà i tassi elevati più a lungo

Il primo scenario contrarian riguarda la possibilità che la Fed mantenga tassi elevati più a lungo.

Ciò potrebbe essere dovuto a dinamiche inflazionistiche che inducono la Fed a continuare ad aumentare i tassi, al fine di evitare gli errori del passato. Tuttavia, il mercato non è ancora convinto che la Fed porterà i tassi oltre il 5%. Inoltre, c'è il rischio che la Fed aumenti i tassi oltre il 5% in caso di recessione moderata, che potrebbe comportare tassi elevati per un periodo ancora più lungo.

Inoltre, si sostiene che questa recessione potrebbe rivelarsi più solida rispetto alle ultime due, grazie a un ciclo di spesa in conto capitale che sta prendendo forma e a un mercato del lavoro contratto che potrebbe aiutare a rafforzare la spesa al consumo.

2.

Le pressioni inflazionistiche in Europa persisteranno

Gli economisti europei prevedono un rallentamento dell'inflazione dei prezzi al consumo, ma questo rallentamento potrebbe non essere rapido. La diversificazione dell'Europa dal petrolio e dal gas russi potrebbe causare una pressione al rialzo persistente sui prezzi dell'energia.
I policymaker potrebbero tollerare un'inflazione più elevata mentre l'economia si adatta a un significativo declino nei redditi reali. I lavoratori e le aziende sono disposti ad accettare aumenti di prezzi e salari, il che potrebbe sostenere le pressioni inflazionistiche.

3. L'economia cinese non registrerà una ripresa solida

GIi economisti prevedono una crescita del PIL reale compresa tra il 3% e il 4% per la Cina nel 2023.

Tuttavia, la ripresa dipenderà dalla situazione della disoccupazione, che si prevede lenta, e dalla fiducia dei consumatori, ancora scarsa a causa delle politiche zero-COVID. La crescita dei salari potrebbe essere un importante fattore di spinta per i consumi, ma dipenderà dalla ripresa dei redditi delle famiglie e dalla disponibilità di prestiti.

4.
Un imminente deprezzamento del dollaro è improbabileSecondo noi, la debolezza del dollaro è improbabile nel breve termine a causa della focalizzazione del mercato obbligazionario sui differenziali dei tassi di interesse. Sebbene i rendimenti reali dei Treasury USA potrebbero aver raggiunto il picco, la modifica dei rendimenti piuttosto che il livello di rendimento assoluto potrebbe influire sulle oscillazioni valutarie.

Un eventuale deprezzamento del dollaro potrebbe essere più evidente rispetto alle valute dei mercati emergenti, ma ci vorrà almeno un anno perché questo avvenga.

AM - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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