Wall Street è contrastata. Solo il Nasdaq chiude in positivo

01/09/2023 08:05

Wall Street è contrastata. Solo il Nasdaq chiude in positivo

Dopo una seduta complessivamente in negativo per l'Asia (a Tokyo il Nikkei 225 aveva tuttavia guadagnato lo 0,88%) e di fatto anche per l'Europa (tra le maggiori piazze del Vecchio Continente solo il Dax di Francoforte aveva segnato un rialzo dello 0,35%), la giornata di Wall Street è stata contrastata, in scia ai dati macroeconomici in arrivo da Washington.
In positivo dei tre principali indici newyorkesi, infatti, è stato il solo Nasdaq Composite, apprezzatosi giovedì comunque di appena lo 0,11% (15,66 punti) a 14.034,97 punti. Il Nasdaq, che si è consolidato sopra la quota di 14.000 punti raggiunta mercoledì per la prima volta da inizio agosto, riesce in ogni caso a portare a cinque le sedute consecutive di guadagni.

Segno meno, invece, per S&P 500, in flessione dello 0,16% (7,21 punti) a 4.507,66 punti, e Dow Jones Industrial Average, che perde lo 0,48% (168,33 punti) a 34.721,91 punti.

L'indice delle Blue Chip Usa è stato appesantito dal crollo del 3,04% registrato da UnitedHealth Group (male anche Boeing, in declino del 2,11%). Sono stati solo nove (dei 30 totali) i membri del Dow Jones a chiudere la sessione in positivo. Il migliore Salesforce (in progresso del 2,99% al Nyse) su risultati per il secondo trimestre segnati da un eps rettificato di 2,12 dollari (ampiamente sopra agli 1,90 dollari del consensus di FactSet) e ricavi in crescita dell'11% annuo a 8,60 miliardi (8,53 miliardi le aspettative degli analisti).

Consumer Discretionary, Consumer Staples, Technology e Communication Services sono stati i soli in positivo tra gli undici sottoindici che compongono l'S&P 500.

Il peggiore (1,03% la perdita) per la quarta seduta consecutiva è Utilities. Male anche Real Estate, deprezzatosi dello 0,76% al termine degli scambi. Tra i singoli titoli, Western Digital ha chiuso in rally del 5,83% conquistando la vetta dell'S&P 500, dopo che Morgan Stanley ha confermato il giudizio overweight e il prezzo obiettivo di 52 dollari (il titolo si è fermato giovedì a 45,00 dollari).
Precipita invece Dollar General. Il retailer del Tennessee è crollato del 12,15% (peggiore dell'S&P 500), dopo il taglio della guidance d'esercizio.

Sul fronte macroeconomico, in luglio il Pce Price Index (personal consumption expenditure, spesa per consumi personali, metrica privilegiata dalla Fed per l'inflazione) è salito del 3,3% annuo contro il 3,0% precedente e in linea con il consensus.

Su base sequenziale l'indice dei prezzi è aumentato dello 0,2% come in giugno, anche in questo caso in linea con le attese. Il Core Pce Price Index (al netto di alimentari ed energia) è invece cresciuto del 4,2% annuo contro il 4,1% precedente e come previsto dal consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.
Su base sequenziale l'incremento dell'indice core è stato dello 0,2% come in giugno e in linea con le stime degli economisti.

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