Il Bonus Zes Unica 2025 è l’incentivo fiscale rinnovato dalla legge di Bilancio per sostenere gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno. Le imprese che operano in Abruzzo (zone assistite), Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna possono prenotare il credito d’imposta entro il 30 maggio 2025, comunicando all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute o previste tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.
Il credito d’imposta Zes si applica anche agli investimenti produttivi in leasing, agli interventi pluriennali conclusi nel 2025 e agli acconti fatturati prima dell’inizio dell’anno ma riferiti a progetti avviati dal 1° gennaio.
Ma quali sono i passaggi da rispettare per ottenere l’incentivo? Chi sono i beneficiari? Come cambia la misura rispetto al 2024? E quali sono i vincoli per l’utilizzo del credito?
Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di Canale Notizie contenente gli ultimi aggiornamenti sul credito d'imposta del 60%.
Presentare domanda per il Bonus Zes Unica 2025: scadenze e modalità
Per accedere al credito d’imposta Zes 2025, è necessario trasmettere una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 30 maggio 2025. La domanda può essere inviata direttamente o tramite intermediario abilitato, utilizzando esclusivamente il software ufficiale “ZES UNICA2025”.
Il modulo da compilare è quello approvato con apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia. La comunicazione rappresenta una prenotazione delle risorse fiscali, nella quale devono essere indicati gli importi degli investimenti già sostenuti e di quelli previsti entro la scadenza di metà novembre.
Sono agevolati gli acquisti di beni strumentali nuovi destinati a impianti produttivi ubicati in una delle regioni Zes, inclusi quelli acquisiti in leasing operativo o finanziario.
Comunicazione integrativa: requisito indispensabile per il credito
Dal 18 novembre al 2 dicembre 2025, le imprese devono trasmettere la comunicazione integrativa, documento che attesta l’avvenuta realizzazione degli investimenti dichiarati nella fase iniziale.
Per il Bonus Zes Agricoltura 2025, l’invio è previsto tra il 20 novembre e il 2 dicembre. La regola fondamentale è la coerenza dei dati: l’importo finale non può superare quanto comunicato inizialmente, pena la perdita del diritto al credito.
Tale fase è decisiva per l’effettiva erogazione del beneficio fiscale per investimenti nel Sud e la documentazione deve essere conservata con cura.
Imprese beneficiarie del credito d’imposta Zes 2025
Il Bonus Zes Unica 2025 si rivolge a tutte le imprese attive nelle regioni del Sud ammesse al regime agevolato, senza vincoli di dimensione, settore o forma giuridica.
I beni strumentali agevolabili includono:
- Macchinari, impianti e attrezzature nuovi
- Immobili strumentali destinati alla produzione, limitatamente a fabbricati di nuova realizzazione o acquisizione
- Altri beni materiali nuovi strettamente funzionali all’attività d’impresa
L’incentivo riguarda sia strutture produttive esistenti sia nuovi impianti industriali o artigianali. Un’opportunità concreta per favorire lo sviluppo imprenditoriale nelle regioni meno servite.
Novità del Bonus Zes Unica 2025 rispetto al 2024
Rispetto all’edizione 2024, il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno presenta alcune modifiche significative.
Tra le novità:
- Utilizzo dei nuovi codici Ateco 2025, aggiornati rispetto a quelli precedenti
- Possibilità di indicare investimenti pluriennali conclusi entro il 2025
- Inclusione di acconti versati e fatturati nel 2024, purché riferiti ad attività avviate dal 1° gennaio 2025
Tali cambiamenti mirano a rendere la misura più flessibile e adatta alle dinamiche reali degli investimenti d’impresa.
Utilizzo del credito: compensazione e controlli
Il credito Zes 2025 è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Non è ammesso alcun altro tipo di utilizzo. Se l’importo del credito indicato in F24 supera quello effettivamente disponibile – anche a causa di un errore o di un uso pregresso – il pagamento verrà bloccato e segnalato con apposita ricevuta.
Un controllo rigoroso che mira a evitare usi impropri o doppi benefici.
Zes Unica Sud 2025, le regioni comprese nella misura
La Zona Economica Speciale Unica del Sud Italia comprende le regioni Abruzzo (limitatamente alle zone assistite), Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
L’obiettivo è rafforzare l’attrattività del Mezzogiorno per gli investimenti, attraverso agevolazioni fiscali, semplificazioni amministrative e una strategia di sviluppo mirata.
Il Bonus Zes Unica 2025 si inserisce in questo quadro come uno strumento per contrastare lo spopolamento, rilanciare le attività produttive e stimolare la crescita occupazionale nel Sud.