Campari conclude accordo milionario con l'Agenzia delle Entrate

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 19/12/2025 10:20

Campari conclude accordo milionario con l'Agenzia delle Entrate

In un clima di tensione economica globale che ricorda le dinamiche di una vera guerra economica, Lagfin SCA, holding che controlla il gruppo Campari, ha chiuso un importante accordo con l’Agenzia delle Entrate italiana, ponendo fine a una controversa vertenza fiscale. L’intesa, stipulata il 16 dicembre 2025, prevede il pagamento complessivo di 405 milioni di euro, mettendo così un freno a dispute giudiziarie che avevano rischiato di influenzare negativamente il titolo Campari sul mercato.

Un patto strategico in tempo di tensioni globali

L’accordo, finalizzato a evitare un lungo e incerto contenzioso, arriva in un momento in cui i mercati internazionali sono scossi da vari episodi legati a dazi e guerre economiche. Questo clima si riflette anche nei recenti sviluppi di giganti come Apple, le cui controversie con governi e partner commerciali hanno acceso dibattiti sul ruolo della tecnologia in un’economia globalizzata. Se da un lato le dispute sui dazi stanno ridisegnando le dinamiche commerciali mondiali, dall’altro esempi come quello di Campari testimoniano l’importanza di soluzioni negoziate per tutelare gli interessi degli azionisti e la stabilità dei titoli in borsa.

In dettaglio, Lagfin SCA ha previsto un pagamento iniziale di 152 milioni di euro entro il 31 dicembre 2025, con il saldo distribuito in rate trimestrali uguali a partire da giugno 2027 fino a settembre 2029. La decisione, pur riconoscendo di aver sempre operato nel rispetto delle normative italiane, sembra essere stata dettata dalla volontà di evitare un contenzioso che avrebbe potuto prolungarsi per anni, esercitando un impatto incerto sulle quotazioni del titolo Campari. 

Il ruolo di politiche economiche e riferimenti a Trump

Le tensioni non riguardano solo il settore alcoliero e le dispute fiscali: il panorama economico internazionale continua a essere segnato da decisioni che ricordano le politiche protezionistiche dell’era Trump. In questo scenario, le misure su dazi e le guerre commerciali, spesso richiami espliciti alle politiche dell’ex presidente degli Stati Uniti, impattano su settori diversificati. La recente evoluzione del clima geopolitico economico testimonia come, ad esempio, anche aziende nel settore tecnologico e, in particolare, giganti come Apple stiano navigando tra controversie legate a dazi e da una fitta rete di trattative internazionali.

Conclusioni

Mentre tensioni legate a dazi e guerre economiche continuano ad avere eco nel mercato internazionale, investitori e analisti guardano all’innovazione e all’intelligenza artificiale come possibili leve per affrontare le sfide del futuro. In un panorama segnato da reminiscenze delle politiche protezionistiche di Trump e dalle dinamiche commerciali di giganti come Apple, il recente accordo sulla exit tax rappresenta un messaggio chiaro: la flessibilità e la capacità di negoziazione sono strumenti indispensabili per navigare nelle acque turbolente dell’economia globale.

Cessione di Averna e Zedda Piras

Parallelamente, il 18 dicembre Campari ha ceduto Amaro Averna e Mirto Zedda Piras a Illva Saronno Holding – gruppo noto anche per titani come Disaronno, Florio e Duca di Salaparuta – per 100 milioni di euro. Il closing della transazione è previsto per la prima metà del 2026 e prevede la creazione di una NewCo, cui saranno conferiti non solo i marchi e i brevetti legati a Averna e Zedda Piras, ma anche beni tangibili come gli stabilimenti produttivi in Sicilia e Sardegna, il magazzino dei prodotti finiti e altre attività correlate.

Scenario tecnico debole nel breve

Il titolo Campari si sta muovendo in un trend nettamente ribassista, confermato anche dagli indicatori principali. Campari si trova di fatto alla quinta seduta consecutiva in calo. Dall'analisi di Visual Trader Online potenziata con AI, il livello critico è dato dal supporto 5.55, una rottura potrebbe indicare ulteriori ribassi.

(Redazione)

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