Educazione Finanziaria in Italia: gap tra conoscenza e nuove opportunità grazie a Directa Academy

Solo il 55% degli italiani conosce i concetti finanziari di base, evidenzia un sondaggio YouGov commissionato da Directa SIM su 2.021 adulti. La difficoltà di distinguere tra azioni e obbligazioni e di comprendere la diversificazione del rischio è particolarmente marcata tra donne (51%), giovani under 35 (57%) e residenti nel Sud (55%).

Il sondaggio rileva .. 

Il report rivela che solo 1 italiano su 5 investe i propri risparmi. Gli investitori sono in prevalenza uomini, over 55, residenti al Nord e con redditi medio-alti, mentre chi non investe è spesso una donna giovane, soprattutto al Sud, con un reddito inferiore. Il 66% degli investitori sceglie titoli azionari e obbligazionari, mentre l’interesse per gli ETF è in crescita. Quattro italiani su cinque utilizzano i servizi bancari per il trading, e il 23% si affida ad app online. Nonostante il supporto dei consulenti finanziari, il 45% degli investitori prevede di gestire autonomamente i risparmi in futuro, affidandosi meno al consulente, soprattutto i giovani. Infine, i non investitori evidenziano preoccupazioni come la mancanza di denaro, le lacune di conoscenza e la paura di perdere risparmi, sottolineando l’urgenza di un’educazione finanziaria più diffusa.

Directa Academy, un percorso gratuito di democratizzare la finanza

In risposta a questa emergenza educativa, Directa SIM lancia Directa Academy, una piattaforma formativa gratuita con oltre 50 lezioni pensata per rendere la finanza accessibile a tutti. Andrea Busi, AD di Directa SIM, afferma che l’obiettivo è colmare il divario di conoscenza, offrendo strumenti concreti per prendere decisioni consapevoli. Anche Stefano D’Orazio, direttore commerciale, sottolinea il valore sociale di questa iniziativa, progettata per democratizzare gli investimenti e preparare ogni italiano a gestire il proprio futuro finanziario. Directa Academy rappresenta così un investimento nel futuro, convinto che educazione finanziaria e strumenti digitali siano la chiave per un’Italia più inclusiva e consapevole finanziariamente.

(Redazione)