Eurozona, buone notizie dagli indici PMI

23/05/2024 18:21

Eurozona, buone notizie dagli indici PMI

PMI in crescita

Buone notizie per l'economia dell'eurozona dai dati sugli indici PMI. Oggi S&P Global ha infatti comunicato le rilevazioni preliminari del mese di maggio. Il PMI composito della produzione si è attestato a 52,3, livello massimo degli ultimi dodici mesi, in aumento rispetto al 51,7 di aprile e superiore al 52,0 del consensus, segnalando un incremento dell'attività economica nel settore privato dell'area dell'euro per il terzo mese consecutivo.

In evidenza il settore servizi

Ancora in bella evidenza il settore servizi con il relativo indice che si mantiene agevolmente sopra la soglia dei 50 punti che separa crescita e contrazione.

Il PMI servizi ha replicato i 53,3 punti di aprile, deludendo leggermente le attese degli analisti che avevano puntato su una crescita a 53,5. Si conferma sotto la soglia (per il quattordicesimo mese consecutivo) il PMI manifatturiero anche se con un consistente miglioramento rispetto al mese scorso: 47,4 punti da 54,7, meglio anche del consensus fissato a 46,2.

Buone le indicazioni dai nuovi ordini

Buone le indicazioni dai nuovi ordini, soprattutto nel settore servizi dove l'indice ha toccato i massimi da 13 mesi.

Nel manifatturiero si registra ancora una contrazione anche se con il ritmo più lento degli ultimi due anni. Nel complesso si segnala che la crescita dei nuovi ordini è stata limitata dalla debolezza della domanda sui mercati internazionali.

In crescita gli indici di occupazione e prezzi, bene la fiducia

Gli indici riguardanti l'occupazione mostrano un tendenza alla crescita, confermando il trend visibile da inizio anno, in risposta al trend di aumento degli ordini.

Anche qui gli spunti migliori sono appannaggio del settore servizi, mentre nella manifattura si osserva una diminuzione.

Sul lato dei prezzi si osserva un incremento notevole di quelli di acquisto, specie nei servizi anche se con un tasso di crescita sui minimi degli ultimi tre anni.
Nel manifatturiero si registra invece un nuovo calo dei costi dei fattori produttivi, il quindicesimo consecutivo, ma con il ritmo minore dell'intera sequenza.

Guardando al futuro le imprese dell'eurozona appaiono più ottimiste, sui livelli massimi da febbraio 2022, sia nel settore servizi che nel manifatturiero.

Particolarmente brillante da questo punto di vista la Germania mentre, la Francia. Sentiment stabile negli altri Paesi dell'Unione.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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